Le Bad Bank come possibile ausilio ai sistemi in difficoltà. Di cosa si tratta?


Filippo Ispirato
A Madrid nelle ultime ore si è fatta sempre più insistente la voce di ricorso ad una Bad Bank, come già successo per altre nazioni nei mesi scorsi, che possa raccogliere tutti gli asset e parte di crediti ormai deteriorati delle banche in modo da ripulire i loro bilanci da passività quasi certe; solo così sarà possibile ridare ossigeno al sistema finanziario ed evitare la stretta creditizia che è uno dei fattori che influenzano la recessione in un paese il cui rating di recente è stato abbassato a BBB+.Un’ipotesi sempre più concreta, visto lo scarso successo delle politiche anticrisi e dei finanziamenti erogati dai governi di Zapatero e Rajoy nei mesi scorsi. Il tallone d’Achille alla base della crisi iberica è stato lo scoppio della bolla immobiliare, come accaduto negli anni scorsi negli Stati Uniti, e la conseguente svalutazione del prezzo degli immobili messi a garanzia dei mutui concessi.Cosa sono le bad bank, o banche cattive, di cui tanto si sente parlare in questo periodo in finanza?Si tratta di una tipologia di società che viene costituita ad hoc da una banca, da un gruppo di banche o da un governo con lo scopo di ricevere tra le sue attività, per conferimento o cessione, gli asset “tossici” di un istituto di credito; per asset tossici si intendono dei titoli legati ai mutui subprime, alcuni derivati e quegli investimenti ed attività acquistate originariamente ad un valore nominale elevato, ma che hanno un valore di mercato molto basso, a volte prossimo allo zero, la cui inesigibilità o probabilità di insolvenza è molto alta.Lo scopo è quello di depurare le banche coinvolte da quelle voci patrimoniali che potrebbero causare delle forti perdite e compromettere l’equilibrio economico-finanziario del sistema creditizio.La Bad Bank, una volta ottenuti i titoli per cessione o conferimento da parte della banca cedente, liquiderà al valore di mercato i titoli, seguendo successivamente questi asset fino alla loro naturale scadenza, incassando in futuro l’eventuale rimborso degli stessi.La scelta del ricorso a questo tipo di salvataggio può essere utile a salvare dei sistemi finanziari in crisi ed evitare un eccessivo e dannoso restringimento del credito; secondo alcuni questa “facile” via d’uscita potrebbe però favorire il moral hazard, ovvero l’assunzione di rischi elevati da parte delle banche nelle loro scelte d’investimento sapendo di essere salvate successivamente da operazioni di questo tipo; è quindi importante avere degli organi di vigilanza che controllino in maniera maggiore e più incisiva nel futuro il corretto funzionamento delle scelte di investimento delle banche e degli istituti finanziari.

 

 

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