CSTP: Luigi Napoli attacca De Luca

Da uff.stampa provincia

SALERNO – “Chi ha determinato il fallimento del Cstp dovrebbe avere almeno il pudore di tacere”. Così l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Luigi Napoli, commenta le dichiarazioni del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, in merito alla situazione del consorzio di trasporto pubblico locale. “In dodici anni di gestione targata centrosinistra – continua –  il Comune di Salerno (socio di maggioranza relativa) ha usufruito di agevolazioni che, eufemisticamente, definisco di favore. E’ il caso del servizio di chilometraggio aggiuntivo, il cui costo corrente era di 3 euro a km, e che il Comune di Salerno si aggiudicava a un euro, provocando, di fatto, un danno economico all’azienda. Per non citare i 6 milioni di euro che l’amministrazione comunale doveva al Cstp, recuperati tramite la cessione del credito. Dulcis in fundo, le 30 assunzioni che la precedente gestione degli uomini di de luca ha fatto solo un giorno prima della scadenza del mandato. Un sistema clientelare schiavo della politica prebendaria perpetrata dal centrosinistra di De Luca, che ha determinato un debito di 22 milioni di euro. Questo è il modello virtuoso tanto caro al primo cittadino di Salerno. Questo l’esempio di azienda florida”.“La verità – conclude – è che, De Luca è ormai in piena campagna elettorale, quindi continua a promettere e a “saccheggiare” le società partecipate che ha amministrato, solo in virtù della logica della clientela politica. Lui e il suo partito rappresentano la vera causa del fallimento del Cstp e i lavoratori sono le vittime del suo “sistema” che ormai è arrivato al capolinea. Ricordo ciò che promise ai dipendenti dell’ASER, oggi ancora in cassa integrazione e mai assunti. Ora fa lo stesso  con Salerno Pulita, non per un reale interesse verso i dipendenti di quella società, ma perchè pensa al futuro seggio in Parlamento. Secondo l’ispezione de Ministero delle Finanze e della Corte dei Conti, il bilancio comunale non iscriverebbe tutti i debiti che l’Ente ha nei confronti delle partecipate. Centinaia di milioni di euro che sembrerebbero apparire e scomparire all’occorrenza. Insomma, promesse da marinaio prima delle politiche, la nave sta affondando e da schettiniano si “rifugia” a Roma. L’amministrazione Cirielli, invece, a causa dei debiti ereditati dalle vecchie gestioni, sta ancora pagando milioni di euro di debiti fuori bilancio che continua ad iscrivere regolarmente per senso di responsabilità”.

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