Provincia Under Attack/27: da Citarella a Cirielli ?

Aldo Bianchini

SALERNO – L’inchiesta giudiziaria denominata “Due Torri” comincia a diventare davvero interessante. Non tanto e non soltanto perché alla stessa ci lavorano alacremente ben cinque PM (Volpe, Montemurro, Cantarella, Rotondi e Valenti) con  ruoli ed entrature diverse, ma quanto perché sembra aver toccato il vertice con la delazione dell’imprenditore Luigi Di Sarli che asserisce, in un interrogatorio del luglio 2012, di aver chiesto a Giovanni Citarella di raccomandarlo ad Edmondo Cirielli (con il quale il Citarella, sempre secondo Di Sarli, andava spesso in barca) per l’assegnazione di qualche lavoro dopo la conclamata sua epurazione per colpa del sistema di legalità attivato dallo stesso Cirielli. Ovviamente l’ex presidente della provincia ha subito smentito ed annunciato querela per calunnia, come nel più classico dei copioni. Appare, però, incredibile che un’inchiesta debba reggersi su delazione (manco tanto precisa e concreta) di “un piccolo imprenditore di paese” che vorrebbe con le sue dichiarazioni accreditare la tesi che Franco Alfieri (sindaco di Agropoli) sarebbe andato in vacanza con Gennaro Citarella a Roccaraso e con Giovanni Citarella ad Acciaroli (paese di Angelo Vassallo !!); come dire che “si faceva … le vacanze” contemporaneamente e/o alternativamente con due famiglie di un certo spessore imprenditoriale ed organizzativo. Famiglie oltremodo navigate, da decenni di esperienze e di ramificazioni, nella pubblica amministrazione per l’ottenimento di lavori pubblici. C’è subito una contraddizione. In un precedente interrogatorio Giovanni Citarella aveva indicato proprio Luigi Di Sarli come il personaggio di cui tutti (compreso lo stesso Citarella) avevano bisogno per “entrare nei lavori pubblici di Palazzo Sant’Agostino”; ora invece, e stranamente, è Di Sarli che dice di aver avuto bisogno di Citarella per entrare nelle “grazie di Cirielli”. A mio avviso è chiarissimo il tentativo specioso di Luigi Di Sarli di accreditarsi come confidente credibile nei confronti degli inquirenti per gettare fango su Cirielli, facendo furbescamente leva su un assunto che tutti conoscono e che lo stesso Cirielli non ha mai negato, cioè la vecchia amicizia con Giovanni Citarella fin dai tempi scolastici che, allo stato, non vuol dire assolutamente nulla. Come non vuol dire assolutamente nulla qualche gita in barca tra amici di vecchia data, soprattutto in un momento storico in cui Giovanni Citarella era sulla cresta dell’onda anche sul piano sportivo e certamente nessuno avrebbe ipotizzato l’assalto giudiziario sull’Ente Provincia di Salerno. A questo punto viene da se ipotizzare, come del resto ho già ampiamente scritto in passato, che l’azione giudiziaria condotta dai vari PM sopra citati potrebbe essere tutta rivolta contro il centro-destra e che il centro-sinistra (per qualche piccolissimo aspetto) viene travolto per caso e non per scelta investigatrice. Che l’obiettivo finale fosse la persona del Presidente della Provincia era risaputo anche dalle pietre, che Cirielli non lo abbia mai ammesso (ed ha fatto bene!!), altrettanto. Le grandi inchieste, ora sul tappeto, a cominciare da quella su Alberico Gambino con “Linea d’ombra”, per arrivare a quelle sul tesseramento, sui lavori pubblici di Cava, su Scafati, su Angri, ed anche sulle “false onlus”, erano e sono inchieste dirette tutte in un’unica direzione. Ovviamente per renderle più credibili ci ficcano in mezzo anche qualche personaggio storico del centro-sinistra, in particolare del PD, come Franco Alfieri e Pasquale Stanzione; il primo sindaco super votato di Agropoli e di recente approdato nelle file di Matteo Renzi dopo essere stato a lungo super deluchiano convinto; il secondo perché ormai è in totale disarmo politico ed anche perché per un decennio ha gestito le imprese che gravitavano nel mondo dell’edilizia scolastica. Due obiettivi sensibili scelti con cura da chi ora deve difendersi dalle accuse giudiziarie. Ma Luigi Di Sarli chi è veramente ? Un piccolo imprenditore di paese o la punta di diamante di una vera e propria holding dei lavori pubblici che affonda le sue radici fin dentro le più ramificate ed antiche spartizioni politico-imprenditoriali ? La risposta nella prossima puntata.

 

 

 

 

One thought on “Provincia Under Attack/27: da Citarella a Cirielli ?

  1. Egregio Dott. Bianchini,
    mi permetto (spero senza offenderLA), di dissentire su alcune Sue considerazioni non prima,però, di aver pienamente concordato con Lei sul fatto ” che mai un’inchiesta giudiziaria (tutte nessuna esclusa) possa o debba reggersi su delazioni considerato soprattutto che SEMPRE le delazioni provengono da chi colto con le mani nel sacco tenta solo di salvarsi e quindi è molto disponibile ad accusare ed a sottoscrivere molti suggerimenti che, molte volte, gli provengono dagli stessi inquirenti”.
    Allo stesso modo, premetto, che condivido anche la Sua considerazione “sulla superficialità – diciamo così – con la quale l’attenzione investigativa si rivolge verso il mondo politico del centrosinistra che ha agito, ed agisce dove impera, nè più e nè meno come il centrodestra”.
    Detto questo, però, debbo anche rilevare – a proposito dell’inchiesta DUE torri – che Lei si dimostra più partigiano che “giornalista”.
    Infatti parla di contraddizioni delle “delazioni” (perchè sono delazioni quelle di DI Sarli come quelle dei CITARELLA), di inchiesta mirata contram CIRIELLI, di forzature investigative su ALFIERI, etc. etc.
    Ebbene mi sembra di poter rilevare, essendo accorta come Lei a leggere le notizie uscite sui giornali in questi ultimi mesi, che :
    a) Non esiste contraddizione tra delazioni di Di Sarli e Delazioni dei Citarella e family, in quanto Di Sarli (vicino da sempre al centrosinistra ) a ben ragione capeggiava la “band imprenditoriale edile” ai tempi di Andria e Villani, Citarella (vicinissimo al centrodestra) a ben ragione la capeggiava al tempo del centrodestra.
    b) E’ notorio che Alfieri villeggiava ad Acciaroli insieme ai Citarella che in quel paese hanno un ottimo patrimonio immobiliare così come è noto che Cirielli frequentasse la barca dei Citarella. Se poi questo nasconda qualcosa di “inenarrabile o meno” è altro discorso. Certamente non depone bene quando uno (chiunque esso sia) ” allorchè le indagini giudiziarie diventano più pressanti è subito pronto a rinnegare ogni cosa fatta in passato al solo fine di far risultare che lui non c’entra nulla…..”.
    c) E’ notorio che ALFIERI fosse un Assessore provinciale molto forte politicamente ed elettoralmente e anche fortissimamente chiacchierato molto prima che diventasse Sindaco di Agropoli così come è noto che il sistema raccontato da Di Sarli fosse in vigore in Provincia da sempre e che tutti i Presidenti lo conoscevano.
    D’altra parte la frammentazione dei lavori di manutenzione ordinaria delle strade provinciali (che succhiano oltre 50.000.000,00 di euro annui), cioè la creazione del cosiddetto SISTEMA OPERATIVO PER CENTRO STRADALI, è datato assai (1993 almeno) ed è sempre stato capeggiato dalla politica e dai funzionari (geometri ed Ingegneri) ognuno dei quali regnava e regna “su un Centro stradale”.
    E si sa, anche, che le frane e gli smottamenti improvvisi, gli allagamenti, le cadute di roccia, durante la stagione invernale sono frequenti e quindi “le somme urgenze” sono all’ordine del giorno.
    E le somme urgenze, si sa, “non richiedono particolari procedure affidatorie” ma solo la discrezione e la capacità giustificatoria della scelta in capo al Tecnico responsabile (come funzionario) di quel Centro Stradale.
    Dico queste cose non perchè io sia giustizialista, anzi tutt’altro essendo io garantista fino all’eccesso, però credo che sia giunta l’ora di porre fine a questa specie di farsa secondo la quale il Centrosinistra attacca il centrodestra e viceversa sulla questione morale e patrimoniale.
    E’ vero,invece ed a mio parere, ovviamente che gli uni e gli altri si comportano esattamente allo stesso modo quando governano ed hanno il potere come dimostra, per rimanere ai vertici della realtà provinciale, DE luca che con il suo sistema favorisce e privilegia solo i suoi amici, così come è vero che Cirielli lo ha superato in quest’attività.
    Trovo particolarmente spregevole, infatti, che il Presidente Cirielli in soli due anni e mezzo di mandato si sia preoccupato solo ed esclusivamente di rafforzare e potenziare il suo potere elettorale e politico circondandosi di centinaia di consulenti (a titolo gratuito dice lui ma così non è), di circa 40 assessori, di decine e decine di staffisti, etc. etc.
    Ancora più spregevole,però, trovo il fatto che il Presidente Cirielli possa sostenere oggi di non sapere “cosa lo circondava” se è stato l’autore ed il creatore del sistema ” di accaparramento di chiunque – prima appartenente al centrosinistra e/o suo avversario nel centrodestra – affidandogli incarichi, ruoli, prebende, etc.” (Memoli, Arena, Cammarota, Santocchio, Ferrazzano, etc. etc. docet).
    Molto semplicemente credo, non essendo io un’illusa, che Cirielli alla sua prima esperienza di governo reale abbia semplicemente utilizzato, come fan tutti, le Istituzioni ed il potere per accrescere il suo ruolo politico ed elettorale dimostrando la Sua “pochezza politica” con la farsa conclusiva della “decadenza” ed affidando il governo della Provincia ad un suo fedelissimo subalterno “nemmeno mai eletto o confrontatosi elettoralmente”.
    In questo, ovviamente, non ci vedo nulla di male (penalmente parlando) , nè credo che per questo possa essere giudicato ed attaccato dai suoi omologhi del centrosinistra che si sono comportati e si comportano, dove possono, esattamente come lui.
    Ovviamente La prego di credermi che io non “sono antipolitica o antipartiti nè GRILLINA” sono solo realista fino all’eccesso e credo che, poichè il mondo andrà sempre così come va da decenni e decenni, noi (comuni mortali) ci si debba accontentare se ” un politico impiega parte del suo potere per migliorare anche la vita dei cittadini ed il territorio” e se riusciamo a svolgere un’attività, come me, che non interseca nè dipende dal potere politico.

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