Cava/2: tra crisi e avvisi … colpa di Baldi ?

Maddalena Mascolo

CAVA de’ TIRRENI – Della politica cavese è certo soltanto che è una vergogna. Ed a far precipitare le cose ce l’hanno messa proprio tutta entrambi gli schieramenti in campo, dalla destra alla sinistra. C’è da dire soltanto che dopo la lunga gestione-lezione del professore Eugenio Abbro la città metelliana ha avuto un solo sindaco capace di governare per una decina di anni: Raffaele Fiorillo. Nel bene e nel male ha amministrato una città assolutamente difficile. Dopo di lui il diluvio, anche se ad onor del vero ci sono stati due personaggi che avrebbero potuto prendere la grande eredità del “professore”. Il primo è stato l’avvocato Alfredo Messina la cui candidatura, molto discussa, venne fuori da un guazzabuglio incredibile; il secondo è stato il professore Luigi Gravagnuolo sulla cui candidatura (fortemente voluta da Vincenzo De Luca !!), forse, ci fu poca discussione. Alla fine furono impallinati entrambi dagli stessi partiti-alleanze che li sostenevano. Per la caduta di Messina fu decisiva l’azione dell’on. Giovanni Baldi, per la caduta di Gravagnuolo fu necessario ancora lo zampino dell’on. Baldi che riuscì, con la promessa di nuove alleanze, a far pendere la bilancia dalla parte dei traditori. Con la scelta di Marco Galdi quale candidato sindaco per l’ennesima volta è stata decisiva la posizione di Giovanni Baldi il cui spostamento verso Cirielli determinò la precipitosa ritirata di Luigi Napoli che il centro destra cavese aveva già presentato come candidato in conferenza stampa. Dunque l’uomo forte della città metelliana, l’ex piccola svizzera, è lui Giovanni Baldi. Per la imminente caduta di Galdi ci sarà ancora lo zampino di Baldi? Probabilmente si, anche perché con tutta franchezza bisogna scrivere la storia reale di questi ultimi due-tre anni per capire. L’on. Giovanni Baldi, dalla cordata Caldoro-Cirielli-Galdi, non ha avuto quello che, forse, gli era stato promesso in sede regionale ed essendo lui l’unico vero depositario di una incredibile capacità aggregativo-elettorale ha deciso di rompere ogni indugio anche alla luce del fatto che ormai Edmondo Cirielli ha preferito la via capitolina per tenersi al riparo da tradimenti e imboscate di ogni genere. Negli ultimi dieci anni l’on. Baldi ha mosso a piacimento come burattini tutti i sindaci e tutte le maggioranze che si sono succedute al governo della città sulla base della forza politica che gli viene dal suo straripante consenso elettorale. Se ben ricordate, anni fa, prima di consacrare Alfredo Messina quale candidato a sindaco l’on. Baldi aveva per diverso tempo sponsorizzato proprio Marco Galdi che oggi se non lo manda a gambe all’aria almeno non lo difende dall’offensiva dei suoi stessi peones. E intanto Gravagnuolo, Del Vecchio e Scarlino mentre annunciano che a loro “non piace il gioco al massacro” se la ridono sotto i baffi, c’è un personaggio che suscita soltanto simpatia per non dire compassione; parlo di Renato Aliberti il “re delle mole abrasive” che in passato è stato anche coordinatore cittadino del PdL. Ma avremo tempo e modo di scandagliare tutte le posizioni in campo nell’attesa che l’uomo forte di Cava decida di fare il sindaco restituendo alla sua città la tranquillità amministrativa che merita.

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