ANNUNZIATA: snellire la burocrazia

Maddalena Mascolo

SALERNO – Dal presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, al suo secondo incarico consecutivo, viene un allarme molto ben preciso. “Il nostro è un Paese praticamente bloccato, bisogna snellire la burocrazia soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici e bisogna attuare nel più breve tempo possibile le tanto attese riforme” ha detto il presidente Annunziata quando si era ancora in piena campagna elettorale. Un grido d’allarme che risuona molto di più oggi in seguito alle difficoltà post-elettorali per la formazione di un esecutivo agile e decisionista. Il ragionamento dell’ex sottosegretario di stato parte da lontano, fina dalle scelte scellerate di favorire i “trasporti su gomma” rispetto a quelli ferroviari e marittimi. Nel nostro Paese, sostiene Annunziata, il 70% dei trasporti avvengono su gomma, il restante 30% viene suddiviso tra ferro, aria e acqua (mare !!), eppure l’Italia è un Paese praticamente circondato dall’acqua che potrebbe consentire uno snellimento dei trasporti ed una maggiore sicurezza alla viabilità stradale che, a quel punto, potrebbe essere canalizzata soltanto sulle grandi direttrici europee. Le idee del presidente Annunziata sono assolutamente condivisibili anche alla luce del progetto che prevede l’allargamento della bocca del porto di Salerno e la sistemazione dei suoi fondali. A tal fine c’era la disponibilità di circa 73milioni di euro dell’Europa, fondi che sono stati recentemente bloccati da una inaccettabile sentenza del tribunale di Lipsia a causa delle lungaggini burocratiche e dei cavilli amministrativi che nel nostro Paese la fanno da padroni. Il progetto era stato fortemente voluto dal governatore della regione Stefano Caldoro e che ora rischia di non poter essere realizzato perché secondo l’Europa per questo tipo di lavori occorre il sostegno dello stato italiano. Ma la possente burocrazia si oppone. “”Non ho più intenzione di pregare per chiedere i pareri, così non si può continuare a lavorare –ha detto Annunziata- C’è un apparto burocratico che rallenta tutto, siamo costretti ad andare avanti chiedendo favori per sbloccare pratiche assolutamente legittime””. Lo sfogo del presidente dell’Autorità Portuale, però, continua.

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