Al via la quarta emissione Btp Italia

Filippo Ispirato

Prende il via ad Aprile la quarta emissione del Btp Italia, il titolo di stato legato all’inflazione del nostro paese.

Le scorse emissioni hanno ottenuto un ottimo successo in termini di adesioni da parte del pubblico pari ad oltre 18 miliardi di Euro, sia degli investitori istituzionali che dei piccoli risparmiatori, interessati a diversificare il proprio portafoglio con un investimento legato alle variazioni del livello dei prezzi italiani.

Vediamo nel dettaglio quelle che sono le sue caratteristiche peculiari, sebbene non si differenzino molto rispetto alle precedenti emissioni del 2012 e del 2013:

– il periodo di collocamento va dal 15 Aprile al 18 Aprile prossimi, salvo chiusura anticipata in causo di forte richiesta ed esaurimento quantità disponibile

– il taglio minimo sottoscrivibile è pari a 1.000 Euro

– è possibile effettuare la prenotazione del Btp Italia sia presso gli sportelli bancari e postali, che direttamente da casa attraverso il sistema di home banking o di banca telematica

– la valuta di partenza sarà Lunedi 22 Aprile e la durata complessiva dell’obbligazione sarà di quattro anni

– se acquistati al momento della sottoscrizione e mantenuti in portafoglio per tutto il periodo si avrà diritto al bonus fedeltà dello 0,4% del capitale investito

– l’importo della cedola, ed il relativo tasso di interesse che si stima tra il 2,25% ed il 2,35% annuo, sarà stabilito dal Ministero del Tesoro solo il 14 Aprile; il tasso di interesse verrà poi parametrato all’inflazione italiana, che servirà a costituire il rendimento totale dell’obbligazione, e più precisamente sarà legato all’indice Foi (l’indice dei prezzi al consumo)

– le cedole verranno erogate semestralmente il 22 Aprile ed il 22 Ottobre

– la trattenuta fiscale sarà pari al 12,5%, come per tutti i titoli di Stato, rispetto all’aliquota del 20% prevista per le altre rendite finanziarie

– quotazione del titolo sul mercato obbligazionario telematico (MOT)

Per chi volesse maggiori informazioni sarà possibile comunque consultare il sito del Ministero del Tesoro, ove approfondire l’argomento.

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