SAN VITO C’E’.

Alfonso D’Alessio

Venerdì 9 Agosto è stata collocata,  nella rotonda sulla Ss. 18 al Bivio S. Cecilia di Eboli, una pietra marmorea di benvenuto nella quale risalta l’effige di S. Vito, patrono della contrada. E’ stata fortemente voluta dal parroco della locale parrocchia di S. Nicola in S. Vito al Sele, don Daniele Peron, e donata dalla Ciliberti marmi.  Don Daniele, conosciuto anche per le sue battaglie in difesa della legalità e del territorio, ha interpretato con sapienza di pastore il desiderio degli abitanti del luogo che, oggi più che mai, avvertono il desiderio di far conoscere la propria identità. Sfuggire dall’appiattimento che tutto tritura in nome di una globalizzazione senz’anima, obliando finanche il rispetto per la dignità umana, è ormai ovunque una necessità quasi vitale. In questo contesto generale va elogiata l’iniziativa degli abitanti del Bivio S. Cecilia, che all’apposizione di un freddo e impersonale cartello di benvenuto, funzionale esclusivamente ad un turismo di passaggio, hanno preferito dare immediatamente testimonianza del legame con il loro santo patrono. La relazione con S. Vito è molto forte, si respira nell’aria e non è circoscrivibile esclusivamente ad una tradizione religiosa che si perpetua nei secoli. Negli esercizi commerciali, nelle case dei contadini, oggi divenute grazie alla dedizione al lavoro e allo spirito di sacrificio delle apprezzabili aziende agricole, non manca mai una effige o una statua che rimandi al santo patrono. Persino nella nota e caratteristica gastronomia “Ines”, luogo di sosta obbligata per quanti da nord a sud e viceversa percorrono la Ss. 18, basta parlare con gli avventori abituali, o con i proprietari Michele e la moglie Ines, per costatare di persona come il legame radicato nel sangue sia stato tramandato da generazione in generazione. “Terra di S. Vito” si legge a caratteri cubitali scolpiti sulla pietra, questo perché la località di S. Vito al Sele, secondo una consolidata tradizione che pare vanti anche pregevoli riscontri storici, è stata luogo della prima sepoltura del santo. Questa è la strada giusta.

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