Crescent/20: il Fusandola cancellato dalla storia

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Per tutti i “salernitani doc” il torrente Fusandola fa parte, nel bene e nel male, della storia stessa della città. Il momento più tragico legato al ricordo del Fusandola è certamente quello della notte tra il 25 e il 26 ottobre del 1954 quando un fiume impetuoso di acqua invase Salerno producendo morti, feriti e danni immensi. Il Fusandola, una delle tante aste torrentizie della città, non resse il volume di acqua ed esondò; unitamente al Fusandola anche altre aste torrentizie non ressero ed sondarono. Da quel momento sono passati ben 59 anni ma la situazione idrogeologica della città invece di migliorare è notevolmente peggiorata. Difatti se nel ’54 pochi  tratti delle varie aste torrentizie erano ricoperti (da strade e quant’altro scempio immaginabile !!), adesso pochi tratti sono rimasti scoperti. Insomma da “torrenti” naturali e comunque pericolosi, le aste sono state trasformate dalla scelleratezza umana in vere e proprie “bombe ecologiche esplosive”. Alcuni decenni or sono il Rio Mercatello venne deviato, con un doppio gomito, e completamente ricoperto alla foce per consentire la costruzione della Caserma-comando provinciale dei Carabinieri; ora il Comune vorrebbe deviare e ricoprire, sempre con un doppio gomito, il tratto finale del Fusandola per consentire l’edificazione in sicurezza del Crescent e di Piazza della Libertà. Di fronte alla reazione di buona parte della città-pensante e delle varie associazioni ambientaliste il Comune ha superato se stesso in fatto di “controdeduzioni fantasiose”. Difatti nell’approssimarsi di quella che viene annunciata come l’udienza processuale definitiva del “caso Crescent” dinanzi ai giudici di Palazzo Spada (Consiglio di Stato) il Comune tira fuori dal cilindro la storiella secondo cui <<il torrente sarebbe un collettore fognario nel quale sversa la fontana comunale e che per effetto della tombatura abbia perso il carattere di demanio idrico>>. Questo, ovviamente, emergerebbe dagli atti depositati dai difensori del Comune presso Palazzo Spada a Roma. Anche a naso sembrerebbe molto strano in quanto che se così fosse, o meglio se così fosse stato,  non ci sarebbe mai stata l’esondazione del 1954 a meno di pensare che dalla “fontana comunale” non ci fosse stata una fuoriuscita di acqua al punto di creare un’alluvione. Scherzi a parte è talmente grossa la boutade che quasi nasconde l’altro pezzo più importante che emergerebbe dalle carte difensive; cioè che non risulterebbe più essere vigente il “vincolo ministeriale che bloccava allo stato naturale il Fusandola dalla foce alla sorgente”. In effetti poco dopo l’alluvione, esattamente nel 1957, il ministero ricondusse il Fusandola sotto la sua gestione demanializzandolo; sembrerebbe strano, molto strano, che oggi dei semplici funzionari possano da soli ed in maniera autonoma e indipendente predisporre delle relazioni che dicono esattamente il contrario rispetto alle determinazioni ministeriali che non sarebbero mai state modificate nel tempo. Al di là di una enorme responsabilità che vanno ad accollarsi, non riesco proprio ad individuare quale tipo di interesse di natura scientifica o semplicemente urbanistica possa muovere non solo i funzionari ma anche i tecnici esterni chiamati ad interessarsi del problema o per convenzione o per contrattazione diretta. Ma c’è anche un altro motivo che non dovrebbe consentire nemmeno di pensare che il Fusandola possa essere stato sdemanializzato da Ministero; difatti nel tempo le regole ambientali sono radicalmente mutate e sono diventate più rigide e pesanti rispetto a quelle che vigevano all’epoca dell’alluvione; oltretutto niente, o quasi, è stato fatto per rendere sia pure minimamente abbordabile il problema della sdemanializzazione. Voler far credere che il famigerato Fusandola sia diventato una specie di scolo della fontana comunale mi sembra davvero una cosa da ragazzini ingenui delle elementari. Ne sapremo, ovviamente, qualcosa in più martedì prossimo quando si aprirà, forse, l’ultimo atto di questa triste vicenda.

2 thoughts on “Crescent/20: il Fusandola cancellato dalla storia

  1. Ho vissuto 30 anni a Via Fusandola, senza sapere che era una strada intitolata a uno scolo fognario…..

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