Autorità Portuale: la sfida di Miami !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Un grande pilota automobilistico della Formula/Uno del tempo che fu in una memorabile intervista televisiva, che all’epoca erano rarissime, disse: “Per vincere devi premere il piede sull’acceleratore proprio nel punto dove tutti gli avversari rallentano per un incidente o per la presenza di olio in pista”. Quel pilota era ed è John Surtees (80 anni compiuti da pochi giorni), l’unico al mondo capace di vincere sette titoli mondiali di motociclismo (tre in 350 e quattro in 500) e un titolo mondiale di automobilismo (1964). Ho ricordato a Voi lettori ed a me stesso l’intervista di Surtees perché quel pensiero mi sembra assolutamente collegabile all’azione che il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata, sta portando avanti nello svolgimento del suo incarico e, soprattutto, nella recentissima spedizione americana di Miami per l’edizione 2014 del “Cruise Shipping” che, lo dico solo per i non addetti ai lavori, altro non è che la <<fiera mondiale delle attività crocieristiche>>. Ed è proprio con l’attività crocieristica che il porto di Salerno e tutta l’economia dell’hinterland provinciale potranno trovare le giuste risorse per un rilancio definitivo, nonostante la prevista contrazione del 10% dell’intero settore; del resto lo ha detto dall’America e con chiarezza il presidente Annunziata: <<Con la stagione crocieristica 2014 inaugureremo il nuovo Polo crocieristico al Molo Manfredi. Nel 2014 inizierà così la nuova era del Porto di Salerno potremo accogliere molte altre compagnie, raddoppiare gli scali e raggiungere in poco tempo il mezzo milione di crocieristi>>. Sarà anche una casualità senza alcuna connessione tra le due cose, ma da Napoli proprio in queste ore arriva la notizia molto brutta per il porto napoletano che <<Un nuovo terribile colpo si abbatte sul Porto di Napoli che, a causa di carenze infrastrutturali e costi di approdo eccessivi, da maggio rischia di perdere l’unica linea regolare diretta di collegamento con Cina ed Estremo Oriente che, con 110mila teu (unità equivalente a venti piedi) l’anno, rappresenta il 35% del traffico container nello scalo partenopeo>>. Logico, quindi, pensare che nel momento in cui la portualità partenopea scivola sulla classica buccia di banana quella salernitana approfitta della sosta per accelerare e guadagnare vantaggi e mercati mentre la sua rivale storica deve forzatamente perdere tempo per rimarginare le gravi ferite nell’attesa della fine di un commissariamento che ha causato soltanto danni, disservizi e perdite di tempo prezioso. Come non fare dunque il raffronto con la famosa frase sportiva di Surtees pronunciata giusto cinquant’anni fa e ancora di grande attualità. Certo che quella tra le due portualità non è una competizione sportiva ma sappiamo bene tutti che dallo sport bisogna saper mutuare le cose migliori se si vuole vincere anche nella vita quotidiana e, soprattutto, in quella della grande managerialità pubblica. Difatti mentre a Napoli perdono tempo con appelli, inascoltati, al governatore Caldoro ed al sindaco De Magistris per porre fine al commissariamento con l’indicazione di un Presidente che sia in grado di assicurare autorevolezza, competenza e certezza, a Salerno  c’è un Presidente che da tempo esprime tutti questi concetti (autorevolezza, competenza e  certezza) nella direzione e finalizzazione per la conquista di quanti più nuovi mercati possibili ed in tutte le branche della portualità, prima fra tutte quella dell’attività crocieristica che può dare lustro davvero alla stagnante economia salernitana. Il presidente Annunziata è sicuro e fiducioso dice testualmente: <<Nel 2014 si profila una contrazione del 10% per il settore crocieristico italiano. Per il Porto di Salerno, invece, si prevede un’ulteriore crescita, e con il nuovo Polo crocieristico al Molo Manfredi, siamo pronti per sfruttare al meglio questo trend positivo” ha affermato il Presidente Annunziata. Il settore delle crociere  rappresenta un aspetto importante del turismo, quindi, una parte rilevante per lo sviluppo economico di Salerno e dell’intero territorio regionale>>. Insomma Andrea Annunziata ha fatto definitivamente uscire dal libro dei sogni la disincantata portualità salernitana per portarla in pochi anni a livelli fino ad ora considerati soltanto irraggiungibili con il suo 13° posto nella scala dei valori dei 70 porti italiani coinvolti nel settore delle crociere. Rimane ovviamente un problema rappresentato dalla retroportualità quasi inesistente considerata l’insufficienza di strutture turistiche tali da poter accogliere fino a 500mila crocieristi ogni anno; non è soltanto un fatto di carenza di grandi infrastrutture ma anche di mancanza della cosiddetta “cultura dell’accoglienza” di cui i tanti presunti operatori turistici salernitani non conoscono neppure l’esistenza. E’ su questo ambito che la politica locale deve lavorare e molto se vuole rimanere al passo con i tempi. Non possiamo permetterci, difatti, che l’attività portuale ottimamente condotta vada incontro ad una collisione frontale con le carenze esterne e non dipendenti dalla volontà del presidente Annunziata che con la sua lungimirante progettualità si candida, ancora una volta e più di prima, alla probabile nomina di Presidente anche dell’Autorità Portuale di Napoli. Le prossime settimane saranno indicative e chiariranno la situazione; nel frattempo Andrea Annunziata spinge sempre di più il suo piede sull’acceleratore.

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