Pagani/42: 1044 giorni dopo

Maddalena Mascolo

PAGANI – Alle ore 23.00 del 26 maggio 2014 sono passati esattamente 1.044 giorni da quella sciagurata mattina del 15 luglio 2011 che <<doveva cambiare tutto e, invece, non è cambiato niente>>. Arresti, perquisizioni, avvisi di garanzia, lunghe detenzioni, art.7, camorra, camorristi, presunti colpevoli, undici persone alla sbarra di un lungo processo che doveva cambiare il cosiddetto “Sistema Pagani” in una azione giudiziaria e, poi, amministrativa travolgente. Niente di niente. La gente comune, l’elettore medio non ha  creduto a niente di niente ed ha riportato con la forza del suo voto, libero e legittimo, ancora una volta tre personaggi in cerca d’autore, pardon di nuova amministrazione; tre personaggi che sono sempre gli stessi di prima: Alberico Gambino, Massimo D’Onofrio e Salvatore Bottone. Tutti gli altri al palo, anzi in archivio e/o in soffitta a rimirar le altrui beltà. I tre personaggi si sono intrecciati, negli anni, tra di loro in una simbiosi quasi perfetta e, comunque, all’ombra di un consenso popolare senza precedenti di cui godeva il solo Alberico. Ora la situazione è diversa, si va verso il ballottaggio dell’8 giugno con i due delfini l’uno contro l’altro armati dopo essersi spartiti la fetta dei consensi, circa il 60% rispetto al più grosso 75% che qualche anno fa portò Gambino in cima alla lista dei sindaci più votati d’Italia. Ma ora quel famoso 60% dovrà inevitabilmente ridimensionarsi al 30% pro capite in una città che inevitabilmente risulterà spaccata in due e più tronconi dopo il ballottaggio. A meno di miracoli, ma i miracoli in politica non scendono mai. E allora cosa accadrà ? Avremo una situazione frastagliata e particolare in cui sarà difficile governare bene la cosa pubblica; sarà rischiosissimo e pericolosissimo, non mancheranno i colpi bassi, le vendette, i segnali trasversali; insomma dal padre-padrone (Gambino, ndr !!) che dominava la scena in perfetta solitudine e presunta compattezza, dopo l’8 giugno si passera al dominio della scena da parte di tanti vassalli e valvassori che se le suoneranno di santa ragione perché nessuno vorrà riconoscere i meriti dell’altro e tutti cercheranno di evidenziare soltanto le pecche degli altri. Probabilmente la città diventerà ingovernabile, come lo è stato per questi lunghi tre anni, durati esattamente 1.044 giorni di sofferenze e di attese, di speranze e di delusioni. A meno di un miracolo, dicevo; il miracolo di un accordo in extremis tra i due contendenti nel ricordo di giorni passati insieme, di progetti lungimiranti, di bene per la cittadinanza e perché no, anche di spartizione del potere, quel potere i cui eccessi portarono purtroppo a quella tragica mattina del 15 luglio 2011. A Pagani ne abbiamo viste di tutti i colori in questi tre anni: accuse, veleni, tradimenti, finte riconciliazoni, sei-sette commissari, segretari generali spazzati via, assessori e consiglieri spazzati via come sabbia al vento, depauperamento della casse comunali e delle poche risorse comuni; azzeramento delle attività imprenditoriali, perdita secca del commercio, aumento vertiginoso della disoccupazione e con essa una esasperata esposizione delinquenziale. Sembrava che tutto dovesse improvvisamente finire la sera del 26 maggio 2014, purtroppo chi aspettava che venisse cambiato tutto ha dovuto assistere al fatto che non è cambiato niente.

3 thoughts on “Pagani/42: 1044 giorni dopo

  1. Gentile dott.ssa Mascolo,
    concordo con parte del Suo articolo (la prima parte) ma divergo profondamente dalla seconda parte perchè sono convinta che nessuna pacificazione sociale ci potrà mai essere con chi ha brigato e lavorato contro uomini e famiglie fregandosene di tutto e delle conseguenze, umane, che il suo comportamento e “le sue fesserie” avrebbero provocato.
    Basta leggere il contenuto di alcune DElibere adottate dalla Commissione Straordinaria in questi ultimi giorni per comprendere bene CHI E’ e COSA HA DETTO Bottone in quel drammatico Maggio – Luglio 2011… a proposito del’Amministrazione Gambino di cui lui era vicesindaco ed influente politicamente considerato che contava su un gruppo di oltre dieci consiglieri comunali….
    Oggi in TV sostiene che si è dispiaciuto per quello che è capitato e che lui non è minimamente intervenuto nella vicenda….
    Con questi presupposti mi pare impossibile anche solo pensare ad una non belligeranza tra le parti…..
    Credo, anzi sono convinta, che se il 09 Giugno 2014 sarà D’Onofrio il vincitore allora oltre a governare il paese dovrà sempre e costantemente guardarsi le spalle sapendo che la combinazione “Bottone – Donato” sarà devastante e pericolosissima in termini di “Corvi”.
    Se a vincere sarà Bottone, allora dovrà governare (se ne è capace) ma non dovrà guardarsi le spalle perchè la cultura del “Corvo” non appartiene nè a Gambino, nè a D’Onofrio…..
    Dovrà però governare, assumere decisioni e non avrà alibi e dovrà fronteggiare un’opposizione consiliare e sociale agguerrita e determinata a non fargli alcun sconto….
    In quanto a Donato e Grillo credo che il risultato ottenuto era scontato, anzi è andato (Donato) oltre le previsioni, ed ora a loro non resta che scomparire dalla scena definitivamente…. Grillo sono sicura lo farà, Donato no e sarà più arrabbiato di prima….
    Ad maiora

  2. adesso che ci sarà la sfida all’OK CORRAL sarebbe opportuno che la sinistra e il centrosinistra inviterebbero all’astensione e far in modo che il duello sia leale. La politica del meno peggio in questa fase non può essere esercitata. Solo così si può sapere quanta vera forza hanno i due schieramenti.

  3. perché alla fine i due schieramenti saranno condannati a tornare ad essere uno solo. Oltre che nazionalmente anche localmente. con o senza ras.

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