SCUOLA: 183 milioni per la sicurezza degli edifici

 

Da Ance Sa

SALERNO – In Campania arrivano 183 milioni di euro per gli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici previsti dal Governo su tutto il territorio nazionale. Il riparto prevede

–      171,3 milioni di euro (spalmati su 3.669 progetti) per la piccola manutenzione (interventi di decoro e ripristino funzionale);

–      3 milioni e 304mila euro (per 7 progetti) destinati alla  messa in sicurezza delle scuole, con particolare attenzione alla rimozione dell’amianto e all’eliminazione delle barriere architettoniche;

–      8,3 milioni di euro (per 7 progetti) per la realizzazione di nuove scuole.

I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi Ance Salerno dal focus analitico nazionale realizzato dall’ANCE sul piano di edilizia scolastica del Governo Renzi.

Complessivamente potranno essere attivati 3.683 progetti. Nel caso della piccola manutenzione l’importo medio è stimato in circa 46.682 euro; se, invece, si tratta della messa in sicurezza la somma disponibile si aggirerà intorno ai 472.000 euro; mentre per la costruzione di nuovi edifici è prevista la somma di un 1.192.000 euro. La spesa totale media in Campania ammonterà a 49.668 euro.

Se si raffrontano gli importi degli interventi che hanno accesso ai finanziamenti in Campania, essi incidono nel caso della piccola manutenzione per il 38,1% sul numero complessivo di lavori che saranno avviati a livello nazionale; per meno dell’1 per cento (0,8%) nell’ambito delle opere di messa in sicurezza e per il 4 per cento in termini di realizzazioni di nuove scuole.

Il quadro delle scuole a rischio in Campania.

Il Centro Studi Ance Salerno segnala (sulla base di dati ANCE-Cresme, settembre 2013) che in Campania gli edifici scolastici esposti ad un elevato rischio sismico sono 4.872, mentre quelle ad elevato rischio idrogeologico sono 1.017. In termini percentuali le scuole campane a rischio sismico rappresentano il 20,2% del totale nazionale; quelle a rischio idrogeologico il 16,3%.

Le regioni dell’Obiettivo Convergenza.

Le regioni dell’Obiettivo Convergenza ottengono complessivamente 448 milioni di euro: 322,3 per la piccola manutenzione, 107,2 per la messa in sicurezza e 18,6 per nuovi edifici scolastici. La Puglia potrà attingere a 107,2 milioni di euro, la Sicilia avrà a disposizione 91,2 milioni di euro, la Calabria avrà un plafond di 66,7 milioni di euro.

Il piano degli interventi previsti dal Governo

Il 4 luglio scorso, il Governo ha annunciato l’avvio di un primo programma di circa 21.000 interventi di riqualificazione degli edifici scolastici su tutto il territorio nazionale, per un importo complessivo di circa 1,094 miliardi di euro. «La dimensione media degli interventi previsti – specifica il documento di ANCE nazionale – è pari a circa 52.500 euro».

«Tuttavia – si legge ancora nel report ANCE – per garantire la rapida realizzazione di un consistente programma di edilizia scolastica, che era stato quantificato in circa 3,5 miliardi di euro,  l’intervento dovrà riguardare anche l’accelerazione dell’utilizzo delle risorse stanziate negli ultimi anni». L’Ance stima in 3,8 miliardi di euro l’importo delle risorse disponibili, tra nuovi e vecchi fondi, per interventi di riqualificazione di edifici scolastici.

Il commento del presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi

«Il piano per l’edilizia scolastica messo in campo dal Governo Renzi – dichiara il presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi – è senza dubbio un segnale molto positivo che va nella direzione giusta: le condizioni complessive degli edifici che ospitano le scuole soprattutto del Mezzogiorno e della Campania sono assolutamente insufficienti in termini di sicurezza idrogeologica e sismica, oltre che dal punto di vista delle esigenze didattiche e di qualità ambientale da assicurare a studenti, docenti ed operatori a vario titolo del sistema educativo».

«Bisogna augurarsi – continua Lombardi – che si proceda ad un impiego celere di questi pochi, ma importanti, fondi resi disponibili: vanno spesi subito e bene, invertendo una dinamica che si caratterizza, purtroppo, per lentezze burocratiche e qualità finale medio/bassa. Nello stesso tempo – conclude Lombardi – occorre richiamare l’attenzione sulla non trascurabile cifra di circa 4 miliardi di euro che è disponibile a livello nazionale (tra nuovi e vecchi finanziamenti) proprio per interventi di riqualificazione delle scuole. Il problema, ancora una volta, quindi, non è il reperimento delle risorse, che già ci sono, ma la loro effettiva utilizzazione».

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