USA, ISIS, ASSAD: non sono la stessa cosa !!

 

Da Franco Pelella

Caro direttore, il fondatore di Emergency Gino Strada, rispondendo ad una domanda di un giornalista a proposito delle guerre in corso in Iraq e Siria, ha detto: “Non mi illudo che l’Isis sia democratico e liberale, figurati! Ma in questo disastro c’è tutto il Medio Oriente, un’area completamente esplosa. Il punto è che quando uno decide di ammazzare qualcun altro, la modalità è secondaria. C’è chi taglia la gola, chi usa armi chimiche, chi bombarda coi droni: ognuno con le sue armi cerca di fare la pelle a qualcun altro” (ALESSIO SCHIESARI: ” Jihadisti sanguinari, ma sono anche il prodotto della politica delle armi”; Il Fatto Quotidiano, 27/8/2014). 

Mi sembra che Gino Strada faccia confusione sulle responsabilità degli attori in campo nelle guerre in corso; almeno in questo caso non si possono mettere gli Stati Uniti sullo stesso piano dell’Isis e di Assad. Quelli dell’ISIS stanno massacrando gente inerme che ha il solo torto di non essere di religione islamica mentre Assad ha massacrato i suoi oppositori siriani utilizzando una violenza sproporzionata al solo scopo di mantenere il suo potere dittatoriale. Per gli Stati Uniti il discorso è diverso: il bombardamento coi droni è stato giustificato con la necessità di fermare l’avanzata (e i conseguenti massacri) in Iraq da parte dell’ISIS in assenza di nessun altro significativo intervento da parte delle potenze occidentali. Credo che la violenza che utilizzano gli Stati Uniti sia, fino a prova contraria, proporzionata alla violenza del conflitto in corso e finalizzata ad uno scopo pienamente condivisibile; se nel corso della guerra venisse fuori che il tipo di bombardamento effettuato coi droni fosse uno strumento sproporzionato rispetto alle esigenze sarebbe giusto criticare anche gli Stati Uniti.

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