Antonio Citera
SALERNO . Dopo le proteste la quiete. Salta per ora il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli ( provvedimento che coinvolge molti comuni del Salernitano ) ma, il Governo assicura: nel 2015 pagherete anche gli interessi. Un dietrofront che lascia l’amaro in bocca specialmente a chi ( Governo Renzi ) quotidianamente si prende gioco dei cittadini che, puntualmente si vedono caricare sulle spalle tasse che all’apparenza sembrano nascoste. Strategia ben occultata che sta portando alla deriva una Nazione che da anni soccombe sotto i colpi sottocinta di un’inerzia politica sconsiderata. Tornando all’argomento del giorno, manca solo la firma al provvedimento che sposta a giugno del prossimo anno il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. Inizialmente previsto per il 16 dicembre 2014, il versamento dell’imposta in tempi così ristretti e in una soluzione unica ha incontrato la prevedibile opposizione delle associazioni di categoria e dei comuni interessati che hanno alzato un muro di cemento armato sulla decisione. Tutto da rifare dunque ma, c’è chi assicura che tutto resterà invariato e che il prossimo anno si pagherà con gli interessi. Stando alle disposizioni che erano state previste, il limite di altitudine sotto il quale fare pagare l’ IMU sui terreni agricoli era di 600 metri. Rimanevano fuori i comuni della provincia autonoma di Bolzano; i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, dei comuni ubicati a un’altitudine tra 281 e 600 metri; i terreni concessi in comodato o in affitto a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali; i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile. Sono state quindi accolte le proteste di chi, come l’Anci, ha proposto il rinvio del pagamento dell’ IMU sui terreni agricoli al 2015 “sia per le criticità derivanti ai contribuenti, sia per le gravi ripercussioni sui comuni interessati, dopo la scadenza dei termini per l’assestamento, senza considerare gli errori che si sono evidenziati nelle tabelle di riparto del taglio”. In particolare è stato tirato il ballo il taglio di 350 milioni di euro al Fondo di solidarietà “che crea gravi difficoltà a 4.000 Comuni montani, soprattutto piccoli, impossibilitati a incassare per tempo le dovute compensazioni con il gettito IMU sui terreni agricoli montani. Si vedrà, intanto i contribuenti tirano un sospiro di sollievo aspettando le decisioni che il governo prenderà sulla delicata faccenda che vede coinvolti tanti comuni già affossati dalla crisi economica.