Da Luca Roncolato
ROMA – La testimonianza dei cristiani morti per mano degli jihadisti del cosiddetto Stato Islamico ci rende evidente come tutte le varie confessioni cristiane abbiano il comune sangue di Cristo: “Siano cattolici, ortodossi,copti, luterani non importa: sono cristiani! E il sangue è lo stesso. Il sangue confessa Cristo” e per questo, solo per questo, sono stati brutalmente uccisi.
Questi fratelli cristiani, ha aggiunto il Santo Padre, “dicevano solamente «Gesù aiutami!». Sono stati assassinati per il solo fatto di essere cristiani“. Morire a causa del proprio credo religioso sembra una scena da Medio Evo eppure è quanto succede, possiamo dire quasi ogni giorno, in alcune zone del mondo.
La Chiesa oggi esprime un “profondo e triste sentimento” a fronte delle continue notizie di uccisioni di cristiani.
Queste morti, inoltre, ha aggiunto Bergoglio, ci parlano anche di ecumenismo: infatti ci ribadiscono come sia uno scandalo il fatto che i cristiani siano divisi in tante confessioni a volte in lotta tra di loro.
Per chi odia Cristo, infatti, tra cattolici, luterani, evangelici, ortodossi, copti, … non ci sono distinzioni: è l’ecumenismo del sangue. “I martiri“, ha infatti dichiarato Papa Francesco, “sono di tutti i cristiani.“
“La fede e la testimonianza cristiana“, soprattutto alla luce della testimonianza di questi martiri, “si trovano di fronte a sfide tali, che soltanto unendo i nostri sforzi potremo rendere un efficace servizio alla famiglia umana e permettere alla luce di Cristo di raggiungere ogni angolo buio del nostro cuore e del nostro mondo“.
È necessario dunque intraprendere con vigore “il cammino di riconciliazione e di pace” tra le varie comunità cristiane, al fine di “avvicinarci sempre di più gli uni agli altri“: si tratta di un cammino il cui registra è lo Spirito Santo, e che potrà “portare a tutti la vita e portarla in abbondanza“.