Agropoli: “Agli occhi di Dio, agli occhi della Chiesa”. La Chiesa del Cilento incontra separati e divorziati

 

Da Emilio La Greca Romano

AGROPOLI – “Agli occhi di Dio, agli occhi della Chiesa”, è il titolo del prossimo incontro per separati e divorziati. Il Vescovo di Vallo, Mons. Miniero, sollecita, con paterno entusiasmo, quanti hanno avuto l’esperienza della separazione e del divorzio ad incontrarsi il prossimo 11 marzo alle ore 19,00, presso l’Oratorio “San Giovanni Paolo II” ad Agropoli, precisamente nella struttura adiacente la Chiesa di “Santa Maria delle Grazie”. L’incontro programmato nella cittadina agropolese, precisa don Roberto Guida, sarà il secondo incontro rivolto ai separati, ai divorziati, ai singoli o ai risposati, che vivono la propria esperienza all’interno della Comunità diocesana. Don Franco Pecoraro, canonista e da poche settimane Vicario Generale della Diocesi di Vallo della Lucania, guiderà questo secondo momento di apertura dialogica, di riflessione e preghiera. Un primo momento di aggregazione si è avuto nel corso del mese di gennaio u.s. con la diretta partecipazione del Vescovo di Vallo della Lucania, S.E. Mons. Ciro Miniero. “L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare si propone, dice Don Roberto Guida, con questo secondo appuntamento, di confrontarsi alla luce del Diritto Canonico con il vincolo sacramentale di queste persone ferite dalle vicende della vita, per acquisire maggiore consapevolezza sulla validità o meno dello stesso e aiutarle a vivere in Cristo i propri passi, superando i turbamenti e le sofferenze nella fede e nella carità”. (Quanti interessati all’incontro e che necessitano informazioni possono rivolgersi al responsabile dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, contattando il seguente indirizzo di posta elettronica: ufficio.famiglia@diocesivallodellalucania.it). La Chiesa del Cilento, ci ricorda il Vescovo Miniero, come dettato dal Santo Padre, vuole manifestare concretamente la vicinanza e la solidarietà cristiana ed ecclesiale a quanti vivono con sofferenza le ferite di un matrimonio fallito. La Chiesa vuole aiutare a ripensare il proprio vincolo, la sua validità o nullità agli occhi di Dio e della Chiesa e il messaggio di testimonianza che ad esso è legato, asserisce Papa Francesco. La Chiesa desidera offrire un percorso di fede per interpretare e discernere, aggiunge il Santo Padre, alla luce della Parola, la propria esperienza e il proprio vissuto.

Dalle statistiche sui residenti per stato civile, il numero di divorziati in Italia corrisponde a 1.218.075 (Elaborazione su dati istat). L’Italia è la patria dei separati e dei divorziati. Ogni quattro minuti un matrimonio si frantuma. La durata media del matrimonio in Italia è di 15 anni, ma circa un divorzio su cinque si verifica proprio nelle coppie sposate da meno di 5 anni. E’ quindi una urgenza indiscutibile il tema famiglia anche per la Pastorale familiare. Dai dati del Rapporto 2014 della Caritas sulla povertà e l’esclusione sociale il 66,1% dei separati che chiedono aiuto dichiarano di non riuscire a provvedere all’acquisto dei beni di prima necessità.  Nel loro caso quindi la condizione di povertà è anche di ordine materiale.

“Le motivazioni spingono queste persone a rivolgersi alla Caritas, precisa Luisa De Montis, sono legate a bisogni di tipo materiale e immateriale: le difficoltà economiche (21,7%), il disagio abitativo (15%), l’impossibilità di accedere ai beni di prima necessità (cibo e vestiario 12,1%); il bisogno di ascolto (13,1 per cento) e l’assistenza psicologica (12,3 per cento). Gli occupati rappresentano meno di un terzo dei separati e divorziati intervistati mentre coloro che sono in cerca di un’occupazione (disoccupati e inoccupati) sono quasi la metà ( 46,1 per cento) ”.  Il problema tocca anche il Cilento con relativo adeguamento numerico alla specificità del microcosmo territoriale. La Chiesa Locale, come accennato, sente le diffuse difficoltà e manifesta la sua concreta fraterna vicinanza. Abbiamo bisogno., malgrado tutto, di guardare positivo. La nostra chiosa e l’indirizzo del nostro cristiano operare vogliono aprire i cuori alla speranza e per farlo ci sembra propizio un passaggio  del Sinodo dei Vescovi intorno a “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa  e nel mondo contemporaneo”: “Quando gli sposi sperimentano problemi nelle loro relazioni, devono poter contare sull’aiuto e l’accompagnamento della Chiesa. La pastorale della carità e la misericordia tendono al recupero delle persone e delle relazioni. L’esperienza mostra che con un aiuto adeguato e con l’azione di riconciliazione della grazia una grande percentuale di crisi matrimoniali si superano in maniera soddisfacente. Saper perdonare e sentirsi perdonati è un’esperienza fondamentale nella vita familiare. Il perdono tra gli sposi permette di sperimentare un amore che è per sempre e non passa mai” (cf.1 Cor 13,8). 

Vogliamo credere che la Famiglia, malgrado l’oscurantismo contemporaneo, recuperi  valori e modelli comportamentali positivi e trovi la sua forza affermativa secondo gli orientamenti cristiani e le logiche evangeliche.

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