LA QUIETE: è sempre tempesta

Da Cisl-Sa

PELLEZZANO – Dopo oltre 5 ore di confronto in prefettura ancora non è stata trovata la soluzione per i lavoratori della Quiete e del Cedisa, che ad oggi hanno un arretrato stipendiale rispettivamente di 11 e 14 mesi. Al tavolo con il Prefetto Cirillo si sono ritrovati i rappresentanti regionali: Cinque e Podda, il manager dell’Asl Squillante, il responsabile dell’Agenzia delle Entrate, le OO.SS. con il segretario regionale della Cisl Lina Lucci, Savio (Cgil), e i rappresentanti territoriali: Matteo Buono, Pietro Antonacchio (Cisl) e De Angelis (Cgil).
Forte è stata la determinazione del prefetto Cirillo, l’impegno di trovare soluzioni per tentare di liberare risorse per il pagamento degli stipendi ai lavoratori è stata notevole ed apprezzata da tutti. Anche se si è dovuto rilevare che nessuno, nonostante l’attenzione mostrata al problema, è riuscito a svincolarsi dalle responsabilità normative, che non consentono ampi spazi di manovra.
Purtroppo a fronte dell’emergenza della situazione e dei problemi di ordine pubblico ma soprattutto sociali le dinamiche messe in campo sembrerebbero lunghe e piene di ostacoli
Dichiarazione di Antonacchio (Cisl Fp): Durante tutta la discussione si è tentato di trovare, nell’ambito del rispetto delle norme, percorsi praticabili, però la situazione è talmente complicata che richiede purtroppo dei tempi abbastanza lunghi. Bisognerà soprattutto mettere in atto una strategia complessiva, anche prevedendo una diversa gestione della struttura.
Dichiarazione di Antonio De Sio (Cisl Fp Sanità Privata): Continueremo la mobilitazione e useremo ogni forza e azione utile per la garanzia delle spettanze arretrate e per il mantenimento dei posti di lavoro

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