REGIONE: la costosa informazione del kaimano !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Sapere che anche un solo centesimo dei miei già pochissimi soldi debba essere utilizzato per pagare le laute convenzioni agli “affaristi del web” (affaristi inteso come esperti della comunicazione e dell’informazione che corre sulle frequenze web) mi da un fastidio insopportabile; anche perché conoscendo gran parte dei destinatari di tali prebende ed avendone valutato le loro capacità professionali (non molto dissimili da tantissime altre esistenti sul territorio !!) mi indigno ancora di più, e non per uno specifico interesse personale ma in difesa dei tanti validissimi giovani giornalisti ed esperti del web che vedono così mortificate tutte le loro speranze di uscire dagli oscuri meandri di un mondo editoriale che è soltanto servo del padrone di turno. E pensare che il kaimano si sciacqua la bocca ad ogni occasione propizia per ripetere il ritornello che lui sa come risparmiare, che lui è in grado di pilotare ogni fenomeno intorno alla sua figura, che gli altri prima di lui hanno dilapidato il denaro pubblico che poteva essere impiegato in tante altre necessità di estrema urgenza. Purtroppo tutto il mondo dell’informazione e della comunicazione non reagisce ed diffonde, senza porre interrogativi, tutte le balle che il kaimano va raccontando giorno dopo giorno da oltre venti anni; una fortuna incredibile accompagna da sempre il neo governatore, beato lui, che si ritrova ad avere a che fare con quella che io definisco “la stampa dei proclami” che si è letteralmente appiattita sulle impetuose e travolgenti dichiarazioni apodittiche di Vincenzo De Luca. Ci ha provato il quotidiano “Corriere del Mezzogiorno” a smuovere le acque con l’uscita del 14 gennaio scorso quando ha cercato di riportare su carta le cifre degli impressionanti compensi mensili destinati ai responsabili dei vari settori regionali dell’informazione e della comunicazione. Senza fare i nomi, perché i nomi mi interessano molto poco, posso tranquillamente affermare che i compensi sono stati a dir poco triplicati rispetto a quelli in uso durante la gestione di Stefano Caldoro. Faccio soltanto l’esempio che riguarda l’incarico di portavoce del governatore: si è passati dai 5.000 euro al mese concessi da Caldoro ai 16.000 regalati da De Luca (parlo naturalmente di cifre lorde); se questo, poi, il kaimano lo chiama contenimento della spesa pubblica e i giornali lo pubblicano come tale senza azzardare commenti, davvero non riesco più a capire come fare per arginare la deriva del fenomeno. Non solo, sembra che il comparto comunicazionale e informativo della regione si sia ingigantito oltre ogni misura, tanto da far scrivere sul Corriere del Mezzogiorno, che il numero degli addetti è superiore ai componenti di una redazione giornalistica. Insomma, per dirla tutta, guadagnare 16mila euro al mese per scrivere dei comunicati stampa (sotto stretta dettatura !!) e tenere aggiornato qualche paginetta del sito web mi sembra davvero un fatto fuori da ogni grazia di Cristo, quando sul mercato ci sono tantissimi giovani che lo farebbero molto meglio e per molto meno. Tutto, badate bene, è stato ideato e organizzato sul filo di rasoio della legge e per dare più compensi qualcuno ha pensato bene di organizzare artificiosamente ed in maniera strumentale quello che una volta si chiamava semplicemente “ufficio stampa” in ben nove sotto settori: Coordinatore, Relazioni Media, Comunicazione Web, Social Media Expert, Videomaker, Web Manager, Strategia Marketing, Coordinatore Front Office e la Sede; a tutto questo, ovviamente, si aggiunge la figura del “portavoce”, sopra meglio descritta. Il termine “portavoce” sta ad indicare chi parla per conto di altri, questa almeno è la spiegazione letteraria. E mi chiedo e vi chiedo: “Avete mai sentito parlare il portavoce al posto di De Luca ?”; diversa la storia, per essere precisi, del portavoce di Caldoro che spesso parlava e rappresentava il suo governatore. Insomma una elefantiaca organizzazione per comunicare all’esterno (ripeto sotto stretta dettatura !!) in poche righe i movimenti e le esternazioni quotidiane del presidente della giunta regionale. Per questo sono indignato da un lato e avvilito dall’altro se penso ai tanti bravissimi giovani colleghi che per colpa di questi fasulli santoni del giornalismo e del web devono marcare il tempo, piegare la testa e, soprattutto, essere costretti da altrettanto fasulli editori a pubblicare le sterili veline che il capo supremo decide ogni mattina di spedire alle varie testate giornalistiche. Ma almeno che la macchina funzionasse al meglio, macchè !! se provate ad esempio ad andare sul sito della Regione Campania vi troverete di fronte al fatto che in alcuni settori non si può entrare o che gli stessi settori non sono aggiornati; quelli più delicati che attengono i costi delle attuali collaborazioni sono fermi al 30 maggio 2015, epoca in cui finiva l’era Caldoro. Per i nuovi “mostri della comunicazione e dell’informazione” manco a dirlo, si può far leva soltanto su indiscrezioni che, comunque, il Corriere del Mezzogiorno non ha esitato a pubblicare.

One thought on “REGIONE: la costosa informazione del kaimano !!

  1. Gentile Direttore,
    come sosteneva G.B.Vico,la storia non cambia……..si ripete.Si predica bene e si razzola male.
    Nel caso “specifico” si “spazzola” benissimo.
    Cosa si aspettava da un Kaimano? Famiglia Cristiana?
    Quando si è a tavola si mangia………e la fame di un Kaimano non è paragonabilea quella di un comune mortale.

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