GIOVANI-ANZIANI: un futuro per le giovani generazioni … tra gli stralunati del Grand Hotel e l’amarcord di Massimo D’Alema

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Non è la prima volta e soltanto per questa ragione mi permetto di dare dei consigli al direttore del Grand Hotel Salerno in merito all’organizzazione dell’accettazione che in tanti si affannano a chiamare “reception”. Sbagliando data ed orario, da stralunato anche io, mi sono portato ieri mattina alle ore 10.45 nel Grand Hotel e visto che non c’era la folla delle grandi occasioni mi sono subito portato dinanzi al banco dell’accettazione per chiedere lumi sul convegno con D’Alema. Sguardi a dir poco straniti da parte delle due giovani donne presenti dietro il bancone, alla mia domanda una risposta secca: “Ci dispiace non c’è alcun convegno con D’Alema”. Perplesso uscendo dalla struttura alberghiera ho chiesto telefonicamente ad un mio amico luogo e ora del convegno: “Grand Hotel, lunedi 3 aprile 2017 ore 17”, questa la risposta. Stavo per ritornare indietro ma ho riflettuto ed ho preferito andarmene; due signore che danno una risposta così inattendibile e superficiale, senza avere la minima cognizione dell’accoglienza, non meritano attenzione; eppure avevo chiesto di un convegno con D’Alema (e non di un pinco pallino qualsiasi !!) che sarà anche un vecchio trombone della politica ma che è tuttora un personaggio di primo piano su scala nazionale. Insomma nessuna delle due signore si è preso la briga di consultare un’agenda a meno che il direttore di una struttura così importante non l’abbia fornita o consegnata alle due addette. Cose del genere, purtroppo, accadono soltanto a Salerno che qualcuno insiste a contrabbandare come una “città europea”. Ma andiamo subito al convegno che si terrà, quindi, oggi pomeriggio alle ore 17 nel Grand Hotel della nostra città. Il titolo è di tutto rispetto: “Giovani-anziani, un futuro per le nuove generazioni” promosso ed organizzato da Federico Conte (figlio d’arte). Interverranno sull’argomento due pezzi da novanta (si fa per dire !!) della cultura salernitana : Giuseppe Cacciatore (professore ordinario di storia della filosofia presso l’università Federico II di Napoli) e Annibale Elia (professore ordinario di scienze politiche, sociali e della comunicazione presso l’università di Salerno); sinceramente non so quanto il loro autorevole intervento possa illustrare al meglio il tema del convegno che è e rimane “il futuro per le nuove generazioni”. La storia della filosofia, delle scienze politiche e della comunicazione non credo potranno dare, in futuro, un futuro di speranze per i nostri giovani; ma la speranza è l’ultima a morire. Su tutti quello di Massimo D’Alema sarà l’intervento più atteso; voglio sperare che anche lui non faccia soltanto leva sull’amarcord e punti decisamente ad illustrare una qualche soluzione definitiva per l’annoso problema che anche un giovane come Matteo Renzi non è stato in grado di risolvere, almeno fino a questo momento. L’interessante incontro sarà guidato dal giornalista Andrea Manzi, direttore del quotidiano La Città. Oggi pomeriggio ci sarò anche, non fosse altro che per valutare quanto resta del mitico carisma di uno degli uomini più importanti della storia recente della nostra Repubblica e, soprattutto, del Partito Comunista prima e del PD dopo. Ho avuto modo di incontrare una sola volta Massimo D’Alema; l’incontro a margine di un convegno organizzato dall’allora sindaco di Giffoni Valle Piana, Ugo Carpinelli; a margine, cioè alla cena organizzata sempre a Giffoni per la raccolta fondi pro campagna elettorale politica del 2001. Ero presente a quella cena più per grazia ricevuta che per altro; difatti accompagnai il mio editore dell’epoca, Leonardo Calabrese, proprietario della ex Quarta Rete Tv della quale ero il direttore, molto vicino al leader della sinistra. Mi presero in maniera particolare la sua gestualità e il suo self-control tutto all’inglese; ma pronunciò anche parole molto importanti per la politica e per l’economia di questo Paese; insomma mi apparve come un leader, un vero e grande leader. Oggi pomeriggio sarò tra gli spettatori per assistere a questa sua ennesima performance; spero di non rimanere deluso e, soprattutto, di ritornare a casa con l’idea di un progetto per le nuove generazioni future. Non vorrei che avesse perso quel suo eccezionale carisma capace di trascinare folle oceaniche ai suoi discorsi.

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