AEROPORTI CAMPANI, VIA ALLA RETE INTEGRATA FIRMATO PROTOCOLLO CAPODICHINO – COSTA D’AMALFI

 

La redazione

 

NAPOLI – Oggi presso la sede della Regione Campania è stato firmato, dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal Presidente di Gesac – Società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Napoli – Carlo Borgomeo e dal Presidente della Società di gestione dell’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi Antonio Ferraro, il Protocollo di Intesa relativo a obiettivi tempi, modalità ed impegni reciproci, per la creazione di una rete integrata di aeroporti campani.

Il Protocollo siglato oggi ha come obiettivo prioritario la verifica della fattibilità di un percorso di integrazione societaria e di gestione unitaria tra l’aeroporto di Napoli-Capodichino e l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano, in grado di promuovere al meglio la crescita del traffico sul territorio, di soddisfare le esigenze di connettività dello stesso, collocandosi tra i principali operatori aeroportuali italiani.

La consistente crescita del traffico passeggeri registrata negli ultimi anni che si prevede confermata anche nel lungo periodo con una crescente vocazione internazionale ed il conseguente positivo impatto sui flussi turistici, impone un aumento della capacità complessiva di traffico della Regione ripartita tra i due scali di Napoli-Capodichino e Salerno-Pontecagnano.

Nell’atto vengono indicati i rispettivi impegni e le attività da porre in essere per assicurare l’attuazione del percorso di integrazione tra l’aeroporto di Napoli- Capodichino e lo scalo di Salerno-Pontecagnano, volto alla razionalizzazione e allo sviluppo di una rete aeroportuale campana idonea a capitalizzare e valorizzare la complementarietà dei due scali, in un’ottica di pianificazione integrata di attività e servizi e relativo sviluppo.

La Regione Campania, in considerazione del valore strategico dell’operazione tesa a favorire la costituzione di una rete aeroportuale che preveda lo sviluppo sia di Napoli che di Salerno-Pontecagnano, si impegna a sostenere economicamente tale progetto attraverso un programma di supporto di natura economica e finanziaria finalizzato ad agevolare l’adeguamento infrastrutturale dello scalo di Salerno-Pontecagnano, a facilitarne lo start-up commerciale attraverso un apposito programma di incentivazione verso le compagnie aeree rivolto alla destagionalizzazione e all’incremento del traffico passeggeri dei due aeroporti e ad assicurare la realizzazione di quegli interventi infrastrutturali volti a migliorare l’accessibilità agli scali della rete aeroportuale campana.

Tale percorso consentirà di sviluppare le potenzialità dei due aeroporti valorizzando al contempo la complementarietà dei due scali, promuovendo la specializzazione di Salerno-Pontecagnano e l’integrazione con l’Aeroporto di Napoli, secondo una logica imprenditoriale di sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione e di un ritorno per gli azionisti sugli investimenti che verranno realizzati.

Successivamente alla sottoscrizione del Protocollo, verranno creati due gruppi di lavoro, costituiti da management e advisor di diversa natura (giuridica e tecnica) rappresentanti delle parti che valuteranno rispettivamente le condizioni di fattibilità giuridica e la sostenibilità economica e finanziaria del progetto di sviluppo della rete aeroportuale campana.

 

 

 

One thought on “AEROPORTI CAMPANI, VIA ALLA RETE INTEGRATA FIRMATO PROTOCOLLO CAPODICHINO – COSTA D’AMALFI

  1. Notizia molto interessante.
    Speriamo che l’operazione di accorpamento sinergico far i due scali aerei, foriero di benefici tangibili su entrambi i fronti, ottenga corali apprezzamenti e sostegno in tutte le sedi decisionali e operative, senza incorrere in inutili, inconcludenti e paralizzanti campanilismi o, peggio ancora, in veti ispirati da un ambientalismo di maniera.
    L’esperienza possa anche costituire un parametro di confronto per il settore portuale, che ha da poco avviato il processo di accorpamento dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia sotto un’unica Autorità di Sistema. Anche in tale settore si devono evitare ritardi e/o velate forme dilatorie nell’individuazione delle aree con le caratteristiche necessarie per l’integrazione sinergica delle singole specificità operative. Solo così si otterrà una crescita reale e tangibile – in toto e per i singoli scali – con importanti ricadute per il potenziamento infrastrutturale nelle aree retroportuali, e con benefici di carattere socio-economico estesi all’intero territorio campano.

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