Tre Certose: a metà del cammino

 

Aldo Bianchini – Ennio Sica

PADULA – Da diverso tempo ci interessiamo spesso della Certosa di San Lorenzo di Padula e quando si conducono le inchieste si rischia sempre di essere scambiati soltanto per dei rompiscatole interessati a distruggere chissà per quali motivi e per quali fini. Per noi fini non ce ne sono, l’unico motivo che i sostiene è soltanto la crescita e l’affermazione del monumento certosino come uno tra i migliori di tutto il territorio nazionale e, forse, del mondo. Per raggiungere gli alti livelli che la Certosa meriterebbe ci vorrebbe una leader-schip gestionale anch’essa ad altissimo livello; questo, purtroppo, non c’è e noi abbiamo dato vita a questa lunghissima inchiesta proprio per spingere, per pungolare, per stimolare, anche per provocare e per far si che certi risultati possano essere conseguiti nel più breve tempo possibile. Servono le idee e l’ottimizzazione della gestione.

Tra le idee molto positive crediamo di poter annoverare un ambizioso e innovativo progetto che è già in essere e che pur se alla battute iniziali è già sul buon “Cammino delle Certose”; un progetto che investirà tre monumenti certosini campani e che è stato fortemente voluto dall’assessore regionale Corrado Matera, e non solo perché nativo di Teggiano.

“”Il Cammino delle Certose nasce da una proposta turistico-culturale di grande respiro della Regione Campania, Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, nell’ambito dei progetti d’eccellenza finanziati dal Mibact, con la collaborazione scientifica del Polo Museale della Campania.  Ripropone all’attenzione del grande pubblico nazionale ed internazionale un patrimonio straordinario che merita prospettive nuove, degne della eredità di valori spirituali, economico-sociali e civili che ancora custodiscono: tre luoghi simbolo della storia universale e dell’immaginario religioso, architettonico e artistico, le Certose di San Martino a Napoli, di San Giacomo a Capri e di San Lorenzo a Padula, emblemi di una civiltà plurisecolare che ha contribuito a formare l’identità della regione da nord a sud, dalla metropoli capitale alla cittadella monastica più imponente d’Europa, nel cuore del Vallo di Diano.   Un viaggio nella storia per rifondare una economia lucida, consapevole, sostenibile della cultura e del tempo libero, a sua volta inserito nella trama originale di esplorazioni spirituali e ambientali, i percorsi dell’anima, già promosse dalla Regione nei luoghi sacri ‘minori’ distribuiti lungo tutto il territorio campano, tra pellegrinaggio e trekking ambientale di nuova generazione. Con la regia illuminata di un progetto espositivo esemplare, i tre complessi Certosini monumentali riannodano e rinnovano dialoghi ideali e materiali, osmosi, flussi di informazioni sedimentate. Dimostrando finalmente spessore e attualità della rete dei saperi che può rappresentare il vero valore aggiunto, il volano di una nuova economia imperniata sulla cultura, sul tempo libero, sulla qualità della vita quotidiana. Il filo conduttore delle esposizioni, tra assonanze e distinzioni, si articola sulle interpretazioni storiche dei temi della meditazione, della violenza, della redenzione, del conflitto religioso, con capolavori quali Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, fino alle declinazioni contemporanee autoriali dei campi di forza del silenzio, dell’ambiente naturale, dell’impegno etico, del legame con il territorio, in una trama discontinua e inquieta di relazioni fluide, senza tempo e senza confini. Su queste basi si è innestata la performance potente di Vanessa Beecroft, tenutasi il 14 luglio negli spazi maestosi e sobri della Certosa di San Lorenzo a Padula: 13 performer in prima fila selezionati dall’artista, con una coreografia imponente di 300 interpreti co-protagonisti, reclutati rigorosamente sul territorio, che imprimeranno il segno della comunità, i valori dell’accoglienza e dell’ospitalità partecipata, a un evento destinato a diventare una pietra miliare di una strategia politico-culturale finalmente all’altezza delle sfide del terzo millennio””.

Di questo evento di altissimo livello abbiamo già scritto su questo giornale (il giorno 16 luglio scorso con un ottimo articolo di Carolina Salluzzi dal titolo “Vanessa Beecroft per il cammino delle Certose”; questo per confermare che le cose belle e buone piacciono anche ai rompiscatole come noi che riescono, comunque a trovare le giuste chiavi di lettura di ogni avvenimento degno di essere commentato in positivo e in negativo.

Ma il grande progetto “Il cammino delle Certose” non si ferma qui e coinvolge in maniera sempre più avvolgente le altre due Certose così come qui di seguito indicato: “”Padula certosa di San Lorenzo – Napoli certosa di San Martino – Capri certosa di San Giacomo.

La mostra nella Certosa di San Martino è incentrata su opere del Sei e del Settecento che prendono spunto dal tema biblico di Giuditta e Oloferne, a partire dall’affresco di Luca Giordano nella Cappella del Tesoro. Per l’occasione saranno esposti, per la prima volta, i disegni preparatori provenienti dagli Uffizi di Firenze. Le opere seicentesche, da Carlo Saraceni a Jacopo Ligozzi, dialogheranno lungo tutto il percorso espositivo con i maestri del contemporaneo, a dimostrare affinità e dissonanze, affrontate con sensibilità differenti, da Lucio Fontana a Alberto Burri, da Luca Maria Patella a Anish Kapoor, da Louise Bourgeois a Giacinto Cerone e Paolo Mussat Sartor. La narrazione procede infatti fino alle declinazioni dei protagonisti dell’arte contemporanea: al centro della scena la violenza sul corpo e sulla materia, la sublimazione del gesto attraverso la bellezza, il riscatto del mezzo artistico, il destino di umana sofferenza e la ribellione.

Certosa di San Giacomo a Capri, Nella chiesa della Certosa di San Giacomo a Capri il dibattito interreligioso sarà testimoniato dalla seguente selezione di opere: le istallazioni del grande volume “Leviticus” di Hermann Nitsch, protagonista storico dell’Azionismo Viennese, che riflette sulla ritualità e sui “misteri” della religione; le icone russe ‘da viaggio’, in bronzo e smalto, di collezione privata, che rappresentano gli aspetti più intimi e personali della religiosità ortodossa; le incisioni di Vittorio Pavoncello dai libri della Bibbia ebraica. Completano l’esposizione l’istallazione dell’artista di origine rumena Radu Dragomirescu e le due opere di Vettor Pisani, che creò pensando ai dipinti di Diefenbach esposti in Certosa nell’omonimo Museo.

Certosa di San Lorenzo a Padula La Certosa di Padula, per la propria vocazione recente di accogliere opere contemporanee, è stata eletta a luogo ideale per rappresentare la tendenza aniconica dell’arte nelle sue declinazioni astratte. Nel percorso del monumento, oltre al video e alle foto della performance di Vanessa Beecroft, dal titolo, Thirteen Christs sono esposti i lavori di Giovanni Anselmo, Ettore Spalletti, Salvatore Emblema, Sandro Sanna, Lucilla Catania, Michele De Luca e Claudio Calmieri. Infine “l’installazione con il verde” di Maria Dompè nella Corte dei Granai, uno spazio del monumento che “rinasce” a nuova vita, recuperando anche frammenti e antiche pietre della Certosa. Insieme al progetto espositivo, Il Cammino delle Certose prevede un programma di concerti e reading a tema, distribuito nei tre complessi: il primo appuntamento vedrà protagonista la Certosa di Capri con musiche di Debussy e letture di Catherine Spaak; seguirà a Padula il concerto di Marcus Stockhausen; seguiranno a settembre, in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli, due appuntamenti, nella Certosa di San Martino e nella Certosa di San Lorenzo a Padula. Il catalogo della mostra sarà presentato a Napoli nella Certosa di San Martino a chiusura delle iniziative””.

Programma dettagliato: venerdì 14 luglio Certosa di San Lorenzo a Padula performance di Vanessa Beecroft (già effettuato) – venerdì 21 luglio certosa di San Martino a Napoli inaugurazione della mostra – sabato 22 luglio Certosa di San Giacomo a Capri inaugurazione della mostra e concerto con musiche di Debussy letture di Catherine Spaak organizzato dall’Accademia Musicale Napoletana – sabato 29 luglio Certosa di San Lorenzo a Padula inaugurazione della mostra e concerto di Marcus Stockhausen organizzato dall’Accademia Musicale Napoletana – giovedì 14 settembre certosa di San Martino a Napoli concerto organizzato dal Teatro di San Carlo “L’esperienza del Sacro tra Medioevo e Novecento” – sabato 16 settembre Certosa di San Lorenzo a Padula concerto a cura del Teatro di San Carlo “Il Lied romantico per coro femminile” – sabato 21 ottobre chiusura delle mostre.

Naturalmente seguiremo con molta attenzione lo svolgimento dell’intero programma che, per la prima volta, evidenzia un interesse spiccato per i territori che imprimeranno il segno della comunità, i valori dell’accoglienza e dell’ospitalità partecipata, a un evento destinato a diventare una pietra miliare di una strategia politico-culturale finalmente all’altezza delle sfide del terzo millennio; tutti intenti sui quali ci ritroviamo in perfetta armonia a patto che essi vengano organizzati, condotti e finalizzati verso l’interesse di tutti. Potrebbe essere davvero il momento per cambiare pagina e per dare al cittadino comune la visibilità di un’attenta gestione della cosa pubblica.

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