CRESCENT: per Piazza della Libertà i costosi giardini di Babilonia

Aldo Bianchini 

SALERNO – Non c’è niente da fare, la mostruosa macchina di potere del “sistema deluchiano” non conosce soste e nessuno, neppure la magistratura, può fermarla.

            Si è da poco concluso il processo di 1° con una provvidenziale assunzione è la squadra già è partita in quarta per un’altra mega gara pubblica per un totale di 16milioni di euro.

            Sedici milioni per costruire un intero paese ? mi ha chiesto un lettore; gli ho dovuto rispondere “NO”, tutti quei milioni servono per realizzare i due giardini  al posto delle due torri laterali al Crescent che la magistratura ha fatto cancellare dai progetti dopo che erano stati spesi svariati milioni di euro di denaro pubblico.

            Manco i giardini di babilonia, quelli veri, costarono tanto denaro pubblico nella preistoria dei tempi; ma a Salerno si, vengono spesi 16 milioni di euro per due giardini e nessuno dice niente o si indigna. Ma c’è tempo anche per questo fatto che sicuramente darà vita ad un’altra inchiesta giudiziaria, tanto siamo abituati alle loro nascite ma anche alle loro morti nelle aule di tribunale.

            La notizia l’ho letta su Il Mattino del 12 ottobre scorso e pare che i giardini saranno pronti per la fine del 2020 o al massimo per il 1° semestre del 2021; andranno ad occupare gli spazi lasciati liberi dalle due torri che progettualmente dovevano chiudere l’emiciclo del Crescent; ma tranquilli tutti, per sedici milioni di euro si può fare anche qualcosa in più dei giardini, difatti sembra che sarà realizzata anche una pista da “skateboard”. Sembra poco, ma non è così; anche lo skateboard, come la passeggiata in legno, il verde e un piccolo parco sportivo li ha portati a Salerno Vincenzo De Luca, lo volete capire o no; come le fontane che non funzionano, come le bike scharing che sono quasi scomparse dalla città, e come tante altre cose soltanto promesse e mai realizzate.

            Le aziende interessate a questa ulteriore tranche di grandi lavori pubblici (i giardini di babilonia) potranno presentare domanda di partecipazione entro il 19 novembre; i lavori, come dicevo, dovranno essere realizzati nel giro di 480 giorni. Il progetto esecutivo di questa gara è stato validato dal responsabile unico del progetto ad inizio febbraio 2018, è stato approvato con determinazione dirigenziale comunale del primo agosto scorso. Da lì è partito il bando di gara per l’affidamento dei lavori.

            Io non vorrei essere nei panni di quel funzionario comunale che ha firmato la validità del progetto esecutivo; con i tempi che corrono un avviso di garanzia ed un processo non si nega a nessuno. Soprattutto alla luce di quanto pressappoco dichiarato da Vincenzo De Luca il 20 luglio dinanzi al collegio giudicante del processo Crescent: “Io non ho alcuna responsabilità sono i dirigenti e i funzionari quelli che hanno determinato le scelte”.

            Come se una gara da 16milioni ed oltre di euro possa essere realmente ideata, programmata, prodotta, progettata e resa esecutiva da un singolo funzionario-dirigente che si sveglia la mattina e decide autonomamente di spendere quel ben di Dio di denaro pubblico.

            Nei panni di quel povero cristo di funzionario una domandina me la farei tra me e me: “Se a sbandierare i lavori è sempre una sola persona, e lui soltanto, ed io rimango sempre nell’ombra almeno fino a processo conclamato, chi me lo fa fare a mettere la mia firma sotto simili iniziative ?”.

            Ma a queste cose, si sa, si pensa sempre quando è ormai troppo tardi; a mio giudizio è meglio perdere un incarico anche prestigioso che affrontare un’inchiesta giudiziaria ed un processo penale con tutte le sorprese che un fatto del genere può riservare.

 

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