ALETHEIA: l’evidenza della sincerità, come realtà … tra Greci, Grecia e Mediterraneo

Aldo Bianchini

SALERNO / PAESTUM – Dal 4 al 6 aprile 2019, tra Ascea – Capaccio e Paestum, va in scena “La ricerca della verità” per riscoprire il periodo in cui gli Ateniesi diedero vita al sistema della democrazia, non soltanto per creare una forma di governo e uno stile di vita della città, ma anche per interagire con la cosiddetta “teoria della mente” al fine di una completa sublimazione con un Dio.

Il progetto è suddiviso in tre specifici appuntamenti diurni con incontri di teatro, musica, danza notturni nelle stupende location di Ascea (l’antica Elea), del Parco Archeologico di Paestum (al passeggio tra i templi). Insomma, un viaggio nella storia alla ricerca della verità anche per capire e svelare i misteri che inducevano gli Dei ad arrabbiarsi, a lottare, a tramare, ad amare, a tradire, a vendicarsi (mitologicamente parlando). Un po’ come il Dio dei cristiani che condanna a castighi, ha la barba ed è un vegliardo canuto e senesco.

Nell’arco delle rappresentazioni ci si chiederà, velatamente sullo sfondo, se esiste una terza via per raggiungere la verità.

Millenni di storia non ci hanno mai restituito una credibile risposta.

Una grande manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune di Ascea e del Parco Nazionale (Cilento, Vallo di Diano e Alburni) che terrà banco, come detto, dal 4 al 6 del prossimo mese di  aprile.

Si comincia il 4 aprile alle ore 15.00 a Paestum nel teatro Ariston con i saluti di Rosa Maria Falasca (commissario straordinario di Capaccio/Paestum) e di Corrado Matera (assessore regionale allo sviluppo me promozione del turismo); con la presenza probabile del filosofo e scrittore Marcello Veneziani per la presentazione (nello stesso teatro Ariston alle ore 18.00) del libro “Nostalgia degli Dei” (Marsilio Editori).

Sempre alle ore 15.00 e sempre giovedì 4 aprile nel Parco Archeologico di Paestum andrà in scena “Dalle ombre alla luce: il mito della caverna di Platone”, uno dei test fondanti del pensiero occidentale. Con interventi del dr. Gabriel Zuchtriegel (direttore del Parco Archeologico), della dott.ssa Anna Imponente (direttore del Polo Museale della Campania), del prof. Luca Cerchiai (direttore dipartimento di scienze del patrimonio culturale – Dispac), della prof.ssa Rosa Maria Grillo (direttore dipartimento studi umanistici – Dipsum) e del prof. Angelo Meriani (docente di letteratura greca dipartimento studi umanistici Unisa).

Alle ore 19.00, invece, sempre nel Teatro Ariston e sempre giovedì 4 aprile si potrà assistere alla “lezione – reading” sul teatro tragico greco di Giancarlo Guercio, cui dedicheremo un apposito intervento nei prossimi giorni.

Si continua il giorno successivo, venerdì 5 aprile 2019, quando alle ore 16.00 presso la sede della Fondazione Alario il prof. Franco Ferrari ed altri studiosi presenteranno la prima delle due conferenze di Ascea dal titolo “La via filosofica all’immortalità: Platone e Aristotele”; la presentazione sarà preceduta dai saluti del sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo e dal presidente del Parco Tommaso Pellegrino.

Qualche ora più tardi, alle 19.30, nell’auditorium Parmenide di Ascea, andrà in scena lo spettacolo “O’ XOROS” che attraverso una sintesi di sonorità e suggestioni cercherà la verità con le musiche dei popoli del Mediterraneo. Il tutto a cura della Riverside Music School di Roma.

Il giorno il giorno successivo 6 aprile, sabato, si continuerà nella sala San Francesco della Fondazione Alario di Ascea con due momenti, uno culturale e l’altro musicale. Alle ore 15.00 il prof. Franco Ferrari presenterà “La verità del mito tra tragedia e filosofia”, ed alle 17.30 Riccardo Ascani (con Roberto Ippoliti e Attilio Celonia) presenterà “Oceani”, spettacolo musicale.

Invece alle ore 19.00 nell’Auditorium Parmenide, sempre di Ascea, l’attore Francesco Puccio reciterà in lingua greca e in traduzione italiana i frammenti: Proemio, Le due vie, Capire-Essere, La terza via. A seguire Vincenzo De Filippo con paesaggi e ritratti, musica – danza – immagini dell’Europa, con tanto di corpo di ballo e musiche di Paolo Monaldi alle percussioni e Sergio Varcasia alla chitarra.

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