CILENTO: toccasana di tutti i mali ?

Aldo Bianchini

Capo Palinuro

SALERNO – In queste ultime settimane mi ha colpito un articolo della giornalista Monica Trotta dal titolo “Cilento, l’elisir di lunga vita vale anche per il virus. Gli anziani sono più forti” pubblicato sull’edizione de Il Mattino del 21 marzo 2021.

E mi sono subito chiesto se davvero il Cilento e i “forti cilentani” siano stati baciati dal Signore che li ha fatti nascere nel “paradiso terrestre” dove tutto è confezionato alla perfezione per far magiare bene e per far vivere a lungo, anche in barba alla strapotenza del coronavirus; insomma, per farla breve, nel Cilento si vive in modo tale da poter essere invidiati da tutto il mondo ?

Io non credo molto in un Cilento unto dal Signore, credo invece che nel Cilento si vive bene, anzi benissimo, grazie non solo alla sua invidiabile posizione geografica ed all’altissima qualità dei suoi prodotti enogastronomici che se utilizzati sapientemente danno quella carica in più rispetto ad altre popolazioni della stessa Italia.

Poi la letteratura ha fatto sicuramente il resto, a cominciare da Ancel Benjamin Keis (biologo e fisiologo statunitense) che a dato a Pioppi ed a tutto il Cilento quella notorietà letteraria mondiale che ha trovato spazio, e forse condizionamento, in tutti gli studi che sono stati portati avanti sul piano scientifico in tutto il mondo.

Ancel Benjamin Keis (1904 - 2004)

Keis è morto all’età di 100 anni, nel 2004, nella sua madre patria; aveva lasciato, forse deluso, la sua Pioppi già da qualche anno.

 

Ma torniamo all’ottimo articolo di Monica Trotta nel contesto del quale si legge che “La scoperta riguarda il gruppo di cilentani che è sotto osservazione da diversi anni grazie al progetto Ciao (CIlento on aging outocomes study) coordinato dal professore Salvatore Di Somma dell’Università La Sapienza di Roma e realizzato in collaborazione con le Università di San Diego e di Malmoe. Per alcuni centenari e per un migliaio di persone tra i 50 e i 65 anni, tutti residenti nel Cilento, lo studio ha già evidenziato la presenza di particolari metaboliti secondari che sembrerebbero proteggerli dalle malattie cardiovascolari e neurovegetative e sarebbero alla base del loro invecchiamento in buona salute”.

 

La giornalista de Il Mattino garantisce, nel suo articolo, che le sperimentazioni continueranno per molto tempo ancora, anche perché un migliaio di persone prese in esame in questi ultimi cinque anni non sembrano garantire la credibilità dello studio che, comunque, resta come una tappa nella continua ricerca mondiale del modello di vita ottimale per il conseguimento di una lunga e felice esistenza.

Per la cronaca lo studio è stato voluto e sponsorizzato dal GAL/Casacastra nell’ottica del progetto “Cilento, terra di centenari” in nome e per conto di Aldo Luongo, nella duplice veste di sindaco di Cuccaro Vetere e di vice presidente del GAL/Casacastra.

 

Nel giorno di una strana Pasqua non ci rimane, come redazione, di fare i nostri migliori auguri a tutti per la festività ed ai cilentani per una vita ancora più lunga e sana.

 

 

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