Il Palazzo di Giustizia di Napoli è stato intitolato al Magistrato Alessandro Criscuolo, un riconoscimento alla grande tradizione giuridica napoletana, ad un uomo che è stato uno dei più grandi esponenti della giustizia Napoletana

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

Napoli,26 gennaio 2022.Alessandro Criscuolo, già Presidente della Corte Costituzionale è  scomparso a marzo di due anni fa,ieri la cerimonia di intitolazione del palazzo di Giustizia ,un riconoscimento alla grande tradizione giuridica napoletana, ad un uomo che è stato uno dei più grandi esponenti della giustizia Napoletana.All’evento hanno presenziato  la figlia  Ilaria, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli Giuseppe De Carolis di Prossedi, il Procuratore generale, Luigi Riello, la Presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo, il Procuratore della Repubblica, Giovanni Melillo e il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e numerose altre autorità civili,militari e religiose. Criscuolo non solo non amava i protagonismi e la ribalta, volentieri cedeva il passo ad altri, con i suoi modi sempre eleganti, sempre raffinati, ispirati forse proprio da quella naturale nobile umiltà che lo caratterizzava. “La Costituzione è questo ponte tra generazioni. Ci è stata consegnata dalle generazioni che ci hanno preceduto ed è destinata a durare nel tempo, per orientare la società anche di chi verrà dopo di noi.  La vitalità dei valori della costituzione è affidata alle giovani generazioni, che sono chiamati a farla vivere, a metterci dentro la coscienza civica, come ebbe a dire Piero Calamandrei in un celebre discorso rivolto agli studenti di Milano, nel 1955″.Lo ha detto  la Ministra della giustizia Prof.ssa Marta Cartabia in occasione della cerimonia di intitolazione del Palazzo di Giustizia di Napoli ad Alessandro Criscuoloinsigne magistrato partenopeo, la cui fulgida carriera l’ha condotto dalla Pretura di Pomigliano d’ Arco alla Presidenza della  Corte Costituzionale .    “Sandro Criscuolo, ha ricordato la Ministra Cartabia , fu eletto alla Corte Costituzionale dalla Corte di Cassazione ed è uno di quei rarissimi casi, non so se l’unico, di eletto al primo turno con un consenso unanime. Qual era il segreto della sua personalità? Sicuramente c’è l’insigne giurista della grande scuola napoletana, ma non meno decisive sono le virtù dell’uomo, capace di diventare un modello e un maestro”.  Inevitabile il ricordo personale frutto delle comuni esperienze alla Consulta. “Ebbe nei miei confronti un gesto molto generoso , ha sottolineato il ministro Cartabia nel corso della cerimonia all’aperto , quando mi volle alla Corte Costituzionale, una scelta quasi eversiva, anche perché io ero arrivata da poco e appartenevo a una generazione diversa, anche una formazione diversa, venivo dall’accademia, ma per me fu un vero privilegio. E mai mi fece sentire la distanza in alcun modo. Il rapporto con lui era facile e naturale, aveva un animo davvero mite, quante volte diceva ‘non mi piace comandare’. Quando presiedeva la Corte Costituzionale qualche comando lo doveva pur impartire, ma la sua era una autorità che si faceva ascoltare senza mai imporsi, con interventi sempre misurati ma sempre incisivi. Lo considero un modello, per tanti giudici, per tanti giovani che guarderanno questo nome come un faro di un percorso da seguire”. Credeva nei più giovani e aveva una grande apertura mentale. Un uomo radicato nella tradizione del giurista napoletano e capace di prese di posizione del tutto moderne e inaspettate. Guardava oltre e valorizzava le giovani generazioni. Dedicare il Palazzo di Giustizia di Napoli, uno dei più importanti d’Italia, significa anche continuare a trasferire questo spirito della Costituzione nelle nuove generazioni.Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi:“E’ un riconoscimento alla grande tradizione giuridica napoletana, ad un uomo che è stato uno dei più grandi esponenti della giustizia. Il magistrato Alessandro Criscuolo ha rappresentato le Istituzioni con sobrietà e competenza nell’interesse della collettività. Presidente emerito della Corte Costituzionale, è stato un servitore ‘simbolo’ dello Stato. A lui intitoliamo, oggi, il Palazzo di giustizia, aderendo alla proposta del procuratore di Napoli Luigi Riello. Ringrazio la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, per la sua partecipazione e la sua presenza oggi nella nostra città“.Alessandro Criscuolo nasce a Napoli il 15 luglio 1937 e muore nel capoluogo partenopeo il 10 marzo 2020. A lui è dedicata anche una pagina suul’enciclopedia Treccani:“Giurista italiano (n. Napoli 1937). Entrato in magistratura nel 1964, nel corso della sua carriera ha  lavorato al Tribunale e alla Corte d’appello di Napoli. Tra il 1990 e il 1994 è stato componente del Consiglio superiore della Magistratura. Successivamente è stato giudice della Corte di Cassazione, dove ha rivestito anche i ruoli di presidente titolare della sesta sezione penale e della prima sezione civile. Eletto nel 2005 giudice della Corte costituzionale, dal 2014 al 2016 è stato Presidente della Consulta. Le sue sentenze più note sono quelle in materia di diritto di famiglia, diritto societario e fallimentare e diritto comunitario. Cavaliere di Gran Croce ordine al merito della Repubblica italiana (1982)“.

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