David Ermini, vicepresidente del Csm: lo sciopero dei magistrati contro la riforma Cartabia indetto dall’Anm “io non l’avrei fatto, nel momento in cui è stato fatto speriamo porti dei frutti, però la riforma bisogna chiuderla in qualche modo.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

‘’Ho sempre detto che preferisco il dialogo e quindi anche in questo caso lo sciopero è stato indetto, è legittimo farlo, però io preferisco sempre il dialogo, e spero che quelle discussioni che ci sono state possano essere in qualche modo ricondotte a far sì che la riforma venga approvata”.Così David Ermini, vicepresidente del Csm.Secondo il Presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: la riforma Cartabia  è poco conforme allo spirito della Costituzione ,siamo perfettamente consapevoli che la giustizia deve migliorare la sua resa di servizio.Giornata di astensione dalle udienze dei magistrati   per cercare, in vista dei decreti attuativi, di modificare la riforma Cartabia dell’ordinamento giudiziario e la nuova legge elettorale del Csm. Oltre all’astensione, le varie sezioni locali dell’Anm hanno organizzato assemblee aperte al contributo di avvocati, giornalisti e giuristi per spiegare la loro contrarietà alla riforma. Nel mirino ci sono soprattutto le ‘pagelle’ dei magistrati e il metodo elettorale che secondo l’ANM finirebbe per aumentare il potere delle correnti.”La riforma Cartabia sarà pure compatibile, ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”.Lo ha detto il Presidente dell’Anm,associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, intervenendo al Palazzo di Giustizia di Milano per l’assemblea aperta delle toghe nel giorno dello sciopero dei magistrati contro la riforma dell’ordinamento giudiziario. Uno sciopero che, ha detto Santalucia ai magistrati riuniti in assemblea a Milano: “è stato fatto di lunedì proprio quando i calendari di udienza non sono intensi e per recare il minor disagio possibile”.”Il nostro non è un mettersi di traverso alle riforme perché siamo perfettamente consapevoli che la giustizia deve migliorare la sua resa di servizio, ma vorremmo una buona riforma”. “Alla politica diciamo che non siamo contrari alla riforma a patto di fare qualche importante, significativo, aggiustamento a una legge che può contribuire, se corretta in alcune scelte anacronistiche, a una giustizia più semplice”.Santalucia ritiene più che di incostituzionalità diretta, perché poi questo semmai lo diranno, se ci saranno questioni, gli organi deputati a farlo, di un abbassamento del tono costituzionale.Gli studiosi  dicono che la legge sull’ordinamento giudiziario non solo deve essere compatibile con la Costituzione e quindi non violarla, ma deve essere conforme, deve recepirne ed attuarne fino in fondo il messaggio politico che l’architettura costituzionale detta”. “Gli obiettivi indicati dal Pnrr  come l’abbattimento dell’arretrato civile e penale, non si possono raggiungere se non si coinvolge la magistratura come soggetto protagonista di questa grande rivoluzione, non come soggetti che devono essere sospettati di essere i primi responsabili di guasti e quindi controllati disciplinarmente”.L’Associazione nazionale magistrati  coltiva la fiducia in un Parlamento che sappia vedere gli aspetti che non vanno e sappia consegnarci una legge sull’ordinamento giudiziario conforme alla Costituzione. “Bisogna fare lo sforzo di accantonare sentimenti che ci sono e serpeggiano in alcuni settori della classe politica-parlamentare di rivalsa sulla magistratura. Non è questo il momento”.

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