Credito di cittadinanza, cosa é.

 

 

da Antonio Cortese (docente)

 

Il nuovo presidente della Camera ha subito palesato le solite difficoltà della classe imprenditoriale alle prese con la manovalanza scarsa.

Ebbene sanzionare piuttosto di multare i cittadini specie in giovane età con il Credito di cittadinanza sarebbe una buona soluzione.

In pratica col credito di cittadinanza i cittadini sconterebbero le proprie infrazioni recuperando crediti civili. Un mese come cameriere, tre mesi in un cantiere, un anno di guardia notturna, sei mesi di caserma e altre “supplenze” per recuperare appunto la posizione di cittadino normale come tutti gli altri. Ugualmente per il sesso debole, due mesi in una impresa di pulizia o assistenza agli anziani in case di cura e altri lavori più umili ma forse non meno dignitosi. Sicuramente catapultarsi in questi settori del lavoro, specie per chi fa mestieri che vanno dalla scrivania a salire, apporta maggior numero di braccia ma non di esperienza; però la quantità che al momento scarseggia proprio a corroborare gli staff delle aziende, sarebbe in tal modo sopperita affinché non ci sia offerta superiore alla domanda.  Recuperare crediti di cittadinanza sospenderebbe il cittadino dal proprio lavoro o dalla propria specializzazione per essere “prestato” temporaneamente ai rami di imprenditoria pubblica o privata che ne abbisogni.  Perla verità infatti non é la voglia di lavorare a mancare e nemmeno l’impegno degli italiani, perché la maggioranza della popolazione é maggiormente acculturata e desiderosa di posizioni migliori anche spesso con un po’ di arroganza. Nemmeno gli immigrati, una volta in Italia sono tanto disposti a fare la classica gavetta per integrarsi. La situazione è questa: c’é bisogno di braccia. Tale soluzione vale non di meno grado per i reclusi causa pene meno gravi. Invece di costruire altri mostri pieni di sbarre meglio sicuramente e logicamente affidare i nostri concittadini in demerito ai cantieri e ai lavori utili e bisognosi della comunità nazionale.

 

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