Premi e riconoscimenti dagli organismi internazionali

 

da prof. Nicola Femminella

(storico – scrittore)

Giungono nel Cilento riconoscimenti e premi dagli organismi internazionali, che forse conoscono e apprezzano, più di noi che vi abitiamo, questo lembo del bel Paese. Fin dall’inizio della mia collaborazione con questa testata ho cercato di attirare l’attenzione dei suoi lettori sulle risorse incomparabili che giacciono nei nostri quattro comprensori, in molti casi non messi a profitto. Non per esprimere una posizione localistica nei confronti di un territorio in cui sono nato e dove abito da molti anni, ma per manifestare un riconoscimento doveroso e obiettivo degli standard qualitativi che distinguono il vissuto quotidiano e le condizioni di vita nelle nostre contrade, e che il Cilento è in grado di esporre ad osservatori attenti e conoscitori delle sue caratteristiche e peculiarità. A tale posizione sono indotto dalla illustre storia che ne ha segnato il cammino, la ricchezza di opere d’arte in essa disseminate e l’esuberante bellezza dei suoi luoghi incontaminati creati da una natura oltremodo generosa nei suoi confronti, che non patiscono alcun confronto con altre località. La varietà dei territori offre un campionario di siti abbaglianti disposti sulla costa, nelle pianure, sulle colline e montagne più alte. La biodiversità la fa da padrone e l’universo della botanica diffusa ne esalta la qualità. Qui mare, cielo e terra sono immuni da contaminazioni e inquinamenti irreparabili, perché non presentano le criticità delle aree fortemente urbanizzate né il vissuto reso spesso disagevole dall’uso frenetico del territorio, dettato solo dal miraggio finanziario. Paradossalmente si può affermare che il non sviluppo del Cilento nell’utilizzo convulso dei territori, gli insediamenti industriali sempre promessi e mai avuti, gli allevamenti intensivi, il decremento demografico lo abbiano preservato dai mali che si appalesano nelle regioni più ricche. Questo e molto altro ne fanno ogni anno di più la meta scelta da migliaia di turisti che prediligono vacanze di livello e perfino osservatorio privilegiato per lo studio della longevità dei cittadini e di alcune patologie poco diffuse da noi. Naturalmente, mettendo i piedi a terra, permangono i problemi dovuti al non sviluppo economico nelle nostre terre, che produce l’allontanamento dei giovani, la mancanza di lavoro, l’aumento delle famiglie minacciate dalla povertà, lo spopolamento dei nostri borghi ed altri aspetti che accrescono il divario tra nord e sud.

E veniamo al premio di cui il Cilento è stato insignito nei giorni scorsi. Trattasi dell’ ”Organic Awards” che elegge il miglior distretto biologico in Europa. Lo ha assegnato il Comitato Europeo delle Regioni, valutando le località ammesse al concorso, con l’assegnazione del primo posto al Bio-Distretto del Cilento, seguito dall’Associazione Biovallée – Eurre, Francia e dal Centro Municipal Cultura e Desenvolvimento de Ihanha-a-Nova – Regione Centro, Portogallo. Il Distretto Biologico è il territorio di una regione nel quale le aziende agricole, gli operatori turistici, le associazioni, gli enti pubblici e i cittadini, che in esso risiedono e operano, stabiliscono rapporti e relazioni, per utilizzare e gestire le risorse del territorio, seguendo le indicazioni e l’operato dettati dai principi e fondamenti della dottrina biologica. Secondo tali pratiche si preservano la qualità dell’ambiente e del clima, non si danneggia la biodiversità che procura pregio ai luoghi  e protegge la salute di uomini e animali. In tal modo la crescita del settore agricolo, la diffusione dell’acquacoltura e dell’alimentazione non patiscono l’uso pervasivo e le conseguenze negative di fertilizzanti chimici, pesticidi e antimicrobici, fornendo un contributo notevole alla tutela del territorio e alla salute delle comunità.  I risultati positivi raggiunti hanno indotto la Commissione a richiedere che il 25% dei suoli agricoli siano destinati all’agricoltura biologica, lanciando un appello con solo alle autorità europee ma anche ai consumatori perché contribuiscano all’affermazione del Gran Deal Europeo.  Da qui il concorso europeo che premia gli operatori in agricoltura più innovativi e decisi nel produrre tempi migliori per attività e prodotti agricoli biologici. I premi sono assegnati in una cerimonia che si svolge il 22 di settembre, ogni anno, a Bruxelles e distribuiti in sette categorie.  Ricordo in particolar la categoria 1 riservata ai migliori agricoltori mediante due classifiche separate, stabilite per gli uomini e le donne, dove si è affermato al primo posto Giampaolo Mancini di Sicignano degli Alburni con la sua azienda “Il Sentiero del riccio”.

Il presidente del Bio-distretto Cilento, nel commentare il prestigioso premio ricevuto, ha dichiarato: “Il Bio-Distretto Cilento è l’esempio concreto che anche i sogni possono divenire realtà, perché il B-D. C. è nato da un gruppo di sognatori. Le attività principali del B-D.C. si concentrano sullo sviluppo di un sistema alimentare locale e biologico, sano e sostenibile che mette in relazione gli attori locali, promuovendo e valorizzando il paesaggio, le bio-eccellenze del territorio e favorendo la transizione biologica attraverso le filiere agro-alimentari tradizionali. Inoltre, promuove l’enogastronomia biologica locale come attrattiva turistica attraverso i bio-sentieri e promuove le aziende agricole attraverso le sue spiagge. Anche l’ecoturismo promuove un nuovo concetto di turismo verde, che è basato sulla sostenibilità ambientale, sociale, culturale. I Comuni del Distretto, inoltre, si impegnano ad avviare elementi pubblici e biologici nelle scuole, per dare cibo sano ai nostri figli, coinvolgendo una popolazione di 270.000 abitanti e ben 1.032 aziende agricole biologiche certificate, con una superficie agricola utilizzata di 13.749 ettari.”

On. Nicola Caputo - assessore all'agricoltura della Regione Campania

Mentre Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania e membro del Comitato delle Regioni ha commentato . “Siamo orgogliosi che il Bio-Distretto Cilento sia tra i vincitori degli EU Organic Awards, un prestigioso riconoscimento promosso dal Comitato europeo delle Regioni che ha l’obiettivo di valorizzare aree geografiche, agricoltori, cittadini e risorse locali, sulla base di principi e pratiche biologiche. Il Bio-Distretto Cilento è stato il primo bio-distretto europeo, fondato nel 2004, ed insieme alla Rete Internazionale dei Bio-Distretti (IN.N.E.R.) ha supportato a livello internazionale la costituzione di tante nuove realtà. La Regione Campania lavora in modo instancabile per favorire percorsi di razionalizzazione della presenza dei Distretti, agevolando il collegamento con le istanze territoriali e il rafforzamento delle filiere produttive. Il premio EU Organic Awards è il giusto riconoscimento ad un territorio ricco di risorse e di attori che costruiscono eccellenze, innovazione e sostenibilità”.

L’importanza del premio e la rilevanza dell’argomento meritano, secondo il mio modesto parere, l’attenzione degli amministratori locali e di quanti hanno a cuore le sorti dei nostri territori, perché possono incidere concretamente sul rialzo e sull’affermazione delle nostre economie, fornendo soluzioni al grave e atavico problema dell’occupazione delle nuove generazioni e ponendo un freno all’abbandono delle terre.

 

 

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