LE REAZIONI AVVERSE CUTANEE DA FARMACI

da Dr. Alberto Di Muria
Padula-I farmaci sono presidi essenziali per garantire la nostra salute ma possono nascondere delle insidie. L’arrivo di nuovi farmaci nella terapia ufficiale deve essere autorizzata da autorità regolatorie, rappresentate in Italia dall’AIFA, in Europa dall’EMA e negli USA dalla FDA, che basano la valutazione per la registrazione dei nuovi farmaci essenzialmente su dati scientifici e clinici molto estesi. Ciò nonostante, possono insorgere reazioni avverse a farmaci, definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “qualsiasi effetto nocivo, non voluto, e indesiderato che avviene a dosi normali di farmaco”.
Le reazioni avverse ai farmaci interessano il 2-3% delle persone in trattamento farmacologico per via orale o sistemica. Possono riguardare qualsiasi organo, ma la cute risulta essere più frequentemente coinvolta e rappresenta il 20% di tutte le reazioni avverse. In questi casi si parla di reazioni avverse cutaneo-mucose.
Molto raramente, in non più del 2% dei casi si tratta di reazioni gravi, quali eritrodermie, sindrome da ipersensibilità, reazione pustolosa generalizzata, reazioni bollose come sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; nel resto dei casi si tratta di eruzioni cutanee, più o meno importanti, spesso con prurito. Generalmente si tratta di reazioni allergiche che vedono il coinvolgimento del sistema immunitario, e in questo caso si tratta di reazioni non dose-dipendenti, non prevedibili e non alla prima somministrazione del farmaco, ma ci sono anche le reazioni non immunomediate, quali quelle da tossicità e danno cellulare, ad esempio da chemioterapici, e quelle che vanno a peggiorare malattie cutanee preesistenti, ad esempio la psoriasi.
Tutti i farmaci sono potenzialmente in grado di indurre una reazione avversa cutanea, ma quelli più frequentemente coinvolti sono gli antinfiammatori non steroidei, i FANS, gli antibiotici e gli antiepilettici. Non dimentichiamo i mezzi di contrasto radiologici, gli anestetici locali e i vaccini, benché raramente si presentino reazioni avverse. Attenzione poi anche a integratori, fitoterapici e prodotti naturali in genere, considerati innocui, ma che in realtà possono causare reazioni avverse.
Le eruzioni esantematiche, ovvero eruzioni cutanee di colore rosso vivo, sono il 90% delle reazioni avverse cutanee. Possono comparire una o due settimane dalla somministrazione di un farmacoma ma anche nel giro di poche ore dalla risomministrazione dello stesso farmaco. Si manifestano con arrossamento della pelle, macule e papule cutanee diffuse. Il prurito è sempre costante.
Anche l’orticaria e l’angioedema sono manifestazioni estremamente comuni: “In questo caso l’esordio è acuto e improvviso, da alcuni minuti ad alcune ore dalla somministrazione del farmaco. Le due reazioni si manifestano in maniera diversa: l’orticaria si caratterizza per la presenza diffusa di pomfi e in genere prurito,
l’angioedema per la presenza di gonfiore della cute e dei tessuti sottocutanei profondi e in alcuni casi delle mucose.

 

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