Il linguaggio di Vincenzo De Luca

 
da Salvtaore Memoli (giornalista – scrittore)

—scritto per leCronache.it e per ilquotidianodisalerno.it

 

Mi sono ripromesso di seguire e prestare attenzione al linguaggio usato da Vincenzo De Luca. Anche in questo il Governatore mostra di aver capito bene le modalità della comunicazione moderna e ne fa uso con padronanza, sicurezza e sfrontatezza. È il personaggio che è diventato a permettergli di essere quello che è, disvelando i suoi pensieri più reconditi, presentandoli con un eloquio che sfiora le migliori regole della moderna retorica, per arrivare a un parterre il più vasto possibile. De Luca amministratore e politico si è esercitato per anni nella comunicazione, facendone un impegno imprescindibile della sua attività. Per anni, anzi decenni, non ha mai abbandonato i suoi appuntamenti settimanali in una tv locale, destinando ai salernitani messaggi amministrativi della città di Salerno. Così come la goccia scava la roccia, ha continuamente garantito alle gocce di cadere nello stesso luogo, bucando gli schermi. Spesso ha tracimato, ha capito che era un riferimento, un punto fermo di confronto, con tutte le limitazioni che conosciamo, ha parlato con sicumera, con la certezza di chi era consapevole di non avere nessun confronto da sostenere ed in tal modo il suo parlare è diventato eloquio inattaccabile. Sbaglia chi crede che gli appuntamenti televisivi di De Luca non abbiano un retroterra di preparazione, di studio, di approfondimento. Ricordo i rapporti puntuali di diversi settori della macchina amministrativa che lo aggiornavano con precisione su tutti i dettagli delle iniziative in corso che egli leggeva, annotava e ne chiedeva spiegazione! Dunque De Luca arrivava in televisione con argomenti certi da trattare e sostenere, come avrebbe dovuto presentarli è stato un esercizio appreso in itinere, momento dopo momento. È stato come una magia di energie che si palpavano durante la stessa diretta o registrazione. Capiva l’importanza di quello che trattava, presentiva come gli spettatori avrebbero accolto i suoi messaggi, sapeva dosare i toni, le modalità di esposizione, le pause e gli attacchi a sorpresa che inevitabilmente ridestavano l’attenzione. Lo faceva e lo fa ancora! É come avere un feeling speciale con gli ascoltatori, di cui conosce quello che vogliono e quello che devono ascoltare. A ciò ha aggiunto come dire le sue cose. Il suo carattere per niente docile, decisamente molto definito, non si é fatto impaurire da una sfida che la comunicazione impone a tutti. Gli anni e le tantissime ore davanti alle telecamere gli hanno fatto maturare la consapevolezza che possiede la tecnica giusta per comunicare, per gestire le cose che dice, con una vivacità che caratterizza, che incide, che si fa ricordare e che divertendo fa pensare! De Luca ha un patrimonio di eloquio, a cui accoppia una remota cultura classica che riesce a mettere insieme all’immediatezza e naturalezza del linguaggio popolare. Ne esce un’esplosiva comunicazione che catalizza davanti al video o sui telefonini, su tutte le piattaforme che utilizza.

Da ultimo sta toccando argomenti da social, ne approfondisce i contenuti,ne modifica la lettura sociale, ne amplifica la portata e definisce il valore politico, secondo una lettura dirompente che destina ai riottosi mettendoli in ridicolo. É così per tanti argomenti Halloween, tatuaggi, movida etc. De Luca entra con solennità negli argomenti, ne evidenzia gli aspetti culturali, le fragilità sociali, ne definisce il valore per l’attualità e stronca qualsiasi esagerazione che turba le convivenze. Ne esce un personaggio politico che é personaggio mediatico. Se De Luca facesse un comizio nella più grande piazza della Campania potrebbe contare soltanto migliaia di presenze. Sul web, con i media, soprattutto attraverso i social, De Luca parla a milioni di persone, diventando un guru moderno, un politico atipico, un moderno satrapo ascoltato da tutti che non le manda a dire. É quello che la gente apprezza, che vuole, come se parlasse direttamente alla singola persona. Il merito va alla sua intelligenza, per chi lo conosce il vecchio De Luca era più vicino al modello di un burocrate comunista, tetragono, fermo, antipatico e schematico. Oggi De Luca é un personaggio polivalente, dialettico, originale, ironico, profondamente modificato, un politico che primeggia su tutti e che mette in riga tutti. Un uomo intelligente che é diventato moderno, usando un linguaggio comune, per niente istituzionale, per niente criptico, un uomo che incontri al bar e che ti manda a quel paese se dici cose bizzarre ma che ti sostiene se entri nel suo progetto di una città viva, moderna e senza ripiegamenti. Ora, parla ai potenti o all’uomo della strada facendosi capire e senza giri di parole, ti liquida con durezza se vuoi fargli perdere tempo.

Il suo linguaggio é andato in sintonia con il suo carattere, popolare, concreto, senza retorica e diretto. Un linguaggio televisivo nuovo che ingloba tutto e che non lesina sull’obiettivo di tirare acqua al suo mulino.

 

 

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