Biografia PIER FRANCESCO MASTROBERTI

da Uff. Stampa

 

 

 

 

 

 

Pittore, scultore, ideatore di schizzi e bozzetti, vignettista, ha manifestato da sempre una grande versatilità e spiccate doti nel campo artistico, passando dalla pittura figurativa al disegno, dalla grafica acquerellata alle vignette e alle caricature. Poi la scultura: gessi, terracotta, tufo e bronzo. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l’Università di Napoli, ha svolto, come specialista, la professione di Medico Anestesista – Rianimatore al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Mastroberti ha vissuto nella dimensione della creatività, acquisendo uno spazio sempre più ampio e solido nel mondo artistico nazionale e internazionale. E’ stato artista poliedrico. Innumerevoli le opere e i temi che ha affrontato.“Ballerine, Donne, Cavalli, Pulcinella, fanno da scenario principe in questa capacità di espressione del corpo umano e delle icone che lo rappresentano. La spiritualità del maestro prende la sua forza da quel pathos, tipico delle sue opere che, in più di un’occasione,  porta al ricordo dell’espressionismo di Munch. Così il “non finito” di alcune sue sculture ci riporta al tardo Michelangelo della “Pietà Rondanini”, dove la materia prevale sulla figura. Mastroberti spesso ama solo abbozzare le sue filiformi creazioni che ci restituiscono da un lato la sensazione visiva impressionista, dall’altro lo slancio dinamico futurista. Per completare, bisogna fare una importante “sosta visiva” sulle opere monumentali del Maestro, opere  che gli permetteranno, per la loro presenza, per la loro forza, per la loro dinamicità e capacità comunicativa, di rimanere nella storia: si tratta di opere  che costituiscono una tappa d’obbligo per una documentazione sull’autore .” (Prof.ssa M. G.Guglielmi – Università degli Studi di Salerno) “Se dovessimo azzardare una considerazione sull’artista, lo definiremmo di corrente impressionistica, perché i lineamenti modellati sui suoi personaggi sono quelli che trae non dalla realtà degli stessi, ma dall’immagine, dall’impressione che di tali soggetti si è prodotta nella mente.”(Lauriello, da “Il Salernitano” del 24 giugno 2004) Tra le figure più amate da Mastroberti si ritrova la maschera di Pulcinella. “Questa rivela, nell’interpretazione di Mastroberti, una drammaticità che riscatta e supera l’originario carattere rinunciatario e disfattista del personaggio e trattiene l’interesse dell’osservatore su un soggetto così famoso da rischiare di essere “bruciato”. (prof.ssa Adelaide Trabucco, critico d’arte, Monografia sull’artista –  Pier Francesco Mastroberti – Najade Edizioni, 2021). Mastroberti è tutto teso a cogliere nella maschera tragico – grottesca di Pulcinella gli stati d’animo più elementari: lo stupore, la meraviglia… lasciando in ognuno di noi un desiderio di evasione e di sogno.“Nel volto del pulcinella mastrobertiano sembra aleggiare un temperamento dai sottili risvolti psicologici, volubile e incostante, anche in funzione dello stato d’animo con sui si pone a rimirare l’opera d’arte.” (Giuseppe Lauriello, Monografia sull’artista –  Pier Francesco Mastroberti- Najade Edizioni, 2021)Alla fine degli anni Settanta è stato tra i soci fondatori dell’Associazione A.M.Ar.S. (Associazione Medici Artisti Salernitani) insieme ad altri medici artisti tra cui Giuseppe Lauriello, Achille Guglielmi, Luciano Amoroso, Pino Iagulli, Guido De Filippo, il Prof. Matteo della Corte e il Prof. Lorenzo Spirito. Negli anni Settanta e Ottanta ha ricevuto l’incarico di illustrare con vignette e caricature “La pagina di Mastroberti”, del Bollettino dell’Ordine dei Medici, diretto dal Prof.Longo.Una figura importante che ha segnato il percorso di  vita dell’artista è stata quella di Padre Candido Gallo, assistente religioso degli Ospedali Riuniti S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.Inoltrandosi nel chiaro – scuro delle corsie dell’ospedale, luogo di forti emozioni e contraddizioni, si giunge nella Cappella, nella contemplazione di uno dei crocifissi più suggestivi dello scultore, “Reclinato capite emisit spiritum” dove Cristo allo stremo della carne è sofferenza tra i sofferenti. Mastroberti è anche l’autore del LOGO degli Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno (1999), un altorilievo (2mtx2mt) realizzato in ceramica e del disegno/logo presente su tutte le prescrizioni mediche ospedaliere.  L’Artista è presente a Salerno anche attraverso numerosi ritratti: il ritratto in marmo  del marchese Pasquale Atenolfi (2007) nello storico Palazzo S. Agostino, i busti in bronzo dell’imprenditore Giovanni Siniscalchi (2003) e del Cav. Nicola De Cesare (1990), il busto dell’avv. Pastore presso la biblioteca del tribunale di Salerno, il bronzo di Totò (2017) al Belmond Hotel Caruso di Ravello (SA).  I significativi crocifissi tra cui il “Grido”, in bronzo(40x40cm), nel chiostro dei Cappuccini a Piazza San Francesco, la statua monumentale di “Padre Pio e i bimbi” (1,80mt) presso la parrocchia Santa Maria ad Martyres di Torrione e il monumento a “Padre Pio che confessa” (1,80mt), nei giardini dell’ospedale S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. La produzione artistica di Mastroberti è un museo a cielo aperto che percorre luoghi di culto, piazze, città e piccoli borghi.Nel suo paese di origine, Sant’Angelo le Fratte (PZ), di fronte a Palazzo Galasso, sede del municipio, svetta il suo primo monumento, il più alto (6mt) e il più imponente: il Monumento alla Libertà e alla pace dedicato ai caduti di tutte le guerre: “La vittoria alata”(1999), mentre in una piazza non molto lontana ecco la fontana monumentale di “Bacco e Arianna”(2004), uno dei più grandi gruppi scultorei (h2,50 mt con vasca di 3 mt di diametro) presenti nel paese e simbolo di antiche tradizioni contadine.Nel Policlinico dell’Università di Perugia, troviamo un ritratto in bronzo in ricordo di Andrea Fortunato, ragazzo salernitano, giocatore della Juve, scomparso prematuramente.Il percorso artistico si arricchisce di una pregevole arte Presepiale che ha ottenuto numerosi riconoscimenti in mostre ed esposizioni. Negli anni Ottanta ha realizzato alcune sculture bianche in gesso e garza che raffigurano la Natività e personaggi tradizionali ma rivisitati in chiave moderna. Non si tratta di un presepe classico napoletano ma di una rappresentazione intimista.  Nel 2003 questo presepe ha avuto il privilegio di essere esposto a Parigi presso l’antica chiesa di Saint Séverin, nel Quartiere Latino, poi al Maschio Angioino, al castello di Barletta, nella Cattedrale di Salerno, nei Sassi di Matera e in svariate mostre d’arte presepiali.Nel 2003 ha creato il Lumen et Magister, trofeo del Premio Internazionale della Medicina – Città di Salerno ambito riconoscimento consegnato durante le Giornate della Suola Medica Salernitana a illustri medici italiani e stranieri.Nello stesso anno sono iniziate le partecipazioni ad esposizioni internazionali a Parigi e in costa Azzurra.Nel 2009 e nel 2013 gli sono state  dedicate due tesi di laurea in storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno. Nel 2014 ha partecipato alle Grandi Mostre di Scultura nei Sassi di Matera.Nel 2015 ha forgiato il premio “International Mario Cuomo”, in memoria dell’ex governatore Mario Cuomo dello stato di New York e “The Person who Changed my Life” per Mentoring Italia /USA.A gennaio del 2021 le opere di Mastroberti vengono inserite nell’Atlante di Arte Contemporanea De Agostini. A giugno del 2021 è uscita la monografia sull’artista a cura di Iolanda Carella, Presidente dell’Associazione Culturale “la Spiga D’Oro” e dell’artista lucano Salvatore Sebaste per Najade Edizioni. Jolanda Carella, scrive: “Il percorso di Mastroberti è un viaggio nell’arte e le sue sculture descrivono il mondo interiore dell’artista, il senso di fragilità di un’epoca…”(Jolanda Carrella, Monografia sull’artista –  Pier Francesco Mastroberti- Najade Edizioni, 2021 )Nell’estate del 2021 ha partecipato alla Biennale di Arte Internazionale di Fondi e gli è stato riconosciuto il Primo Premio per la sezione  scultura ed installazione. Ad ottobre 2021 espone in una personale “De levitate Materiae” presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte di Roma, in Via Margutta.Nel dicembre 2021 gli è stato conferito l’ambito Premio Carlo Levi, ricevuto presso l’anfiteatro di Aliano (Matera) e successivamente è stato inserito nell’Albo dei Lucani d’oro.Le sue opere sono state pubblicate, nello stesso anno, nella rivista di arte contemporanea “Expo Art” con il testo a cura del critico internazionale Mario Salvo.Nell’aprile del 2022 è stato inaugurato il busto in memoria di Padre Candido Gallo.Mastroberti ha partecipato alla Biennale di Arte Contemporanea del Gattopardo nel Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro vincendo il premio “Canto alla Moraia”. Nel corso degli anni alcuni musei hanno acquisito opere di Mastroberti: il MUSMA di Matera – Museo della Scultura Contemporanea, la Pinacoteca di Arte Contemporanea di Bernalda/Metaponto (MT), il Museo di Pulcinella di Acerra (NA) .A breve verrà inaugurato l’ultimo monumento dello scultore dopo la fusione in bronzo in un’antica fonderia di Napoli dell’opera in gesso da lui creata nel 2019 (h2mtx3mt). Nell’autunno del 2024 verrà pubblicato un catalogo sull’artista (Opera Omnia) a cura dello storico dell’arte dott.ssa Merisabell Calitri e verrà allestita una mostra presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza.

 

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