Il nuovo Codice dei contratti pubblici e la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

da Pietro Cusati – Giurista- Giornalista)

 

 

 

 

Dal 1° gennaio 2024 è in vigore la disciplina del nuovo Codice dei contratti pubblici, approvato con decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che prevede la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Si applica ai contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali e  comporta che le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione vengano gestite mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate. Una stazione appaltante o un ente concedente che intende affidare un contratto di appalto o concessione, di qualunque importo, deve ricorrere ad una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata per provvedere a tale affidamento. E’  stato realizzato un  sistema denominato ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale della Banca dati nazionale dei contratti pubblici ,gestita da Anac.La Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP),  rende disponibili i servizi e le informazioni necessari allo svolgimento delle fasi dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici  e vengono  assolti i relativi obblighi di trasparenza e pubblicità legale. La BDNCP riceve, da una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata, uno specifico flusso di dati relativo alla pubblicazione di un bando e provvede a rilasciare il CIG e ad assolvere ai relativi obblighi di pubblicazione in ambito europeo e nazionale. Il Registro Piattaforme Certificate (RPC)  contiene l’elenco delle piattaforme di approvvigionamento digitale che hanno ottenuto la certificazione per una specifica fase del ciclo di vita dei contratti pubblici. Dal 1° gennaio 2024, l’acquisizione del CIG viene effettuata  dalle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate che gestiscono il ciclo di vita del contratto, mediante lo scambio di dati e informazioni con la BDNCP. L’acquisizione del CIG è obbligatoria non solo per tutti i contratti pubblici che sono sottoposti alla disciplina del Codice, ma anche per diversi tipi di contratti esclusi dal Codice, nonché per tutte quelle fattispecie sottoposte agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari . A decorrere dal 1° ottobre 2024, anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate. L’avvio della digitalizzazione prevede notevoli novità in tema di pubblicità legale di bandi e avvisi relativi ai contratti pubblici in ambito europeo e in ambito nazionale. Per la pubblicità in ambito nazionale, la Piattaforma  per la pubblicità legale presso la BDNCP sostituisce la Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, serie speciale relativa ai contratti pubblici. Di conseguenza, bandi e avvisi relativi a procedure avviate dopo il 1° gennaio 2024 sono pubblicati sulla Piattaforma per la pubblicità legale presso la BDNCP e i relativi effetti giuridici decorrono dalla data di pubblicazione su quest’ultima. La pubblicità legale è gratuita, pertanto non vi sono più costi a carico degli operatori economici, né a carico delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti la digitalizzazione dei contratti pubblici semplifica anche l’assolvimento dei relativi obblighi di pubblicazione ai fini di trasparenza. La gestione del ciclo di vita dei contratti tramite piattaforme di approvvigionamento digitale certificate assicura anche il rispetto degli obblighi di trasparenza per tutti i dati trasmessi alla BDNCP.Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti pubblicano, sul sito istituzionale,  “Amministrazione trasparente” .

 

 

 

 

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