Corte dei Conti:la proroga dello scudo erariale rischia di disincentivare tanti amministratori virtuosit

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della Corte dei Conti, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato, è stata  l’occasione per i vertici della Corte dei Conti per richiamare l’attenzione sulla proroga dello scudo erariale per la stretta sui controlli della Corte sulle spese del Pnrr. L’attuale sistema di garanzie  rende  non necessaria l’ulteriore proroga” di questo strumento, introdotto in via eccezionale durante la pandemia per risolvere il problema della ‘paura della firma’, sottolinea il presidente della Corte, Guido Carlino: L’attuale assetto normativo – spiega – garantisce, con la limitazione della responsabilità alle sole ipotesi di dolo o colpa grave, un punto di equilibrio.Per superare le difficoltà dell’azione amministrativa ridurre l’area della responsabilità “non sembra la risposta più idonea”: anzi, “potrebbe fungere da disincentivo”, avverte il  procuratore generale Pio Silvestri, che esprime la “preoccupazione” con cui tutti i magistrati stanno guardando agli interventi legislativi .La Corte, rivendicando “autonomia e indipendenza” come “presidio” e garanzia per i cittadini, evidenzia anche un altro nodo: i compiti giurisdizionali e di controllo sono stati nel tempo “indeboliti”. Di qui l’appello ad “interventi razionali”, avverte Carlino, che sollecita “riforme condivise e formulate con gradualità”, subordinandone l’attuazione al “previo parere delle Sezioni riunite”. All’orizzonte, ricorda, ci sono infatti le “significative riforme previste nel Pnrr”, tra cui quella della Pa e della contabilità pubblica.E proprio il Pnrr è già sotto la lente della magistratura contabile, che rileva “diverse segnalazioni di irregolarità”: dall’indebita percezione delle risorse alla realizzazione di opere non conformi ai progetti, con “dolosa distrazione o sperpero delle risorse assegnate”, osserva il procuratore generale, che segnala “criticità” anche su altri fronti: dall’erogazione di contributi, a titolo di Reddito di cittadinanza, ai contributi per l’efficientamento energetico erogati dal Gse (fenomeno con una “dimensione finanziaria consistente”, ma “spazi non ampi di concreto recupero”). C’è poi il tema della “responsabilità medica”, segnala la Corte, parte del più ampio problema della “crisi sistemica” della sanità cui servono “decisioni e investimenti non più rinviabili”.Infine per la gestione della politica economica le nuove sfide sono poste dall’aggravarsi del contesto geopolitico, avverte la Corte. Isala ascolta il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Spinte ed esigenze diverse, sapientemente bilanciate, devono garantire un percorso di riequilibrio dei conti e un graduale rientro del rapporto debito-Pil”, osserva Carlino, che suggerisce: servono misure che, nel dare risposte a famiglie e imprese, assicurino un’ “ordinata e progressiva” riconduzione delle entrate e delle spese entro un quadro compatibile con la “sostenibilità dell’elevato debito”.

 

 

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