PARIGI brucia: il pensiero del prof. Colombis

 

La redazione

Prof. Alessio Colombis

SALERNO – Casualmente abbiamo incrociato su FB il pensiero del prof. Alessio Colombis (già docente Unisa) in merito i fattacci di Parigi; un pensiero che ci fa piacere pubblicare nell’ottica di una pluralità d’informazione che da sempre perseguiamo:

“”Cinque anni fa, Il  16 marzo 2019, a proposito delle manifestazioni dei “Gilet Gialli”, ho scritto: Oggi, Parigi brucia! Che cosa sta succedendo da alcune ore nelle strade di Parigi? Oggi è  il diciottesimo sabato delle manifestazioni con cui i “Gilet Gialli” chiedono le dimissioni di Emmanuel Macron!

Sono passati 4 mesi nei quali per 18 sabati di seguito, ci sono state manifestazioni popolari!

Sembra che, però, oggi, qualcuno abbia  deciso che dovesse succedere qualcosa di differente da ciò  che era successo negli altri sabati precedenti! Chi è stato? E perché? No alla violenza!

Adesso sto seguendo, su internet, la manifestazione in diretta da Parigi. Vetrine rotte, bar e ristoranti devastati, edicole incendiate! Negozi di abbigliamento saccheggiati, manichini buttati in strada e merce asportata! Perché? Per chi? Da parte di chi? Contro di chi? A vantaggio di chi?

Chi stabilisce che cosa deve succedere o meno nelle strade di Parigi? Chi c’è oggi nelle strade di Parigi? Chi sono coloro che hanno dato vita a queste violenze che nei sabati precedenti non c’erano state?

Può un Movimento popolare di questa portata e di queste dimensioni andare nelle strade di Parigi senza avere un’organizzazione e senza avere un servizio d’ordine?

Che cosa stanno facendo coloro che sono i riferimenti politici del Movimento? Chi sono? Dove sono?

In strada ci sono vari tipi di persone! Anche molti anziani sono in piazza! Anche persone nelle  sedie a rotelle! Che cosa li spinge a scendere e a rimanere in piazza in un giorno pericoloso come questo?

Tutto lascia pensare che, da domani, la Francia non sarà più  la stessa! Che farà  Macron?

Le immagini degli scontri di Parigi

Oggi, Parigi è sotto sopra! Incendi, saccheggi e e vigili del fuoco, mentre migliaia di manifestanti sono nelle strade e, incredibilmente, camminano come se tutto fosse normale e come se non stesse succedendo niente di particolare. Parigi brucia e i parigini sono nelle piazze. La Francia: di chi è?

Tutto questo è  un messaggio mandato alla “maggioranza silenziosa” del ceto medio francese e  un invito fatto da qualcuno a fare contromanifestazioni contro i Gilet Gialli?

Ma la domanda è: Esiste ancora il ceto medio in Francia, oppure è  in riduzione, perché vari strati del ceto medio  — a causa delle reazionarie imposizioni dell’Unione Europea  —  sono già  spariti e sono in piena caduta verso la proletarizzazione e verso la povertà?

Come risponderà  Macron?  Deciderà  di fare leggi che portino  al divieto di manifestare in Francia?

E quale sarà  la risposta che i francesi daranno alle ormai prossime  elezioni europee?

 

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