SALA CONSILINA: salta la “grande ammucchiata”, Pellegrino batte Matera per 3 a 0 … flop bis della scuola politica e parte il temuto effetto domino ?

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – La narrazione della “notte dei lunghi coltelli” che mi accingo a fare probabilmente potrà apparire fantasiosa, disarticolata e surreale ma è lo specchio della realtà politica confusa – raffazzonata – clientelare – personalistica e poco rappresentativa dei partiti nazionali ai quali comunque si ispira e nei quali non riesce a calarsi completamente con il Vallo di Diano nel caos e con il rischio reale di un effetto domino, tale da poter riportare in sella i due ex sindaci Raffaele Accetta e Paolo Imparato, vittime entrambi di congiure di palazzo portate avanti in punta di fioretto dalle due attuali sindachesse D’Alto e Cimino.

Ma ricominciamo daccapo.

Ancora una volta, nel giro di pochi mesi -da febbraio ad oggi-, la tanto decantata “scuola politica” sangiacomese, artefici la sindaca Angela D’Alto e il consigliere regionale Corrado Matera,  ha fallito il suo intento; e dopo la misera conclusione dell’assalto al Comune di Sassano (con la ipotetica mozione di sfiducia contro il sindaco Rubino sorretta sostanzialmente dalla buona fede dell’ex sindaco Arenare) la predetta scuola inciampa per la seconda volta  e determina lo scompiglio (questa volta definitivo, forse !!) nell’ambito generale della distribuzione del potere nel Vallo di Diano.

In tanti raccontano di un via vai di autovetture piene zeppe di politicanti e politichesi (tra i quali lo stesso Cavallone) sfrecciare da Sala Consilina, lungo la direttrice Trinità – Silla, verso San Giacomo (D’Alto) e Teggiano (Matera) e viceversa, con summit finale nel paese dei tigli, per cercare di recuperare una situazione che sfuggiva di mano inesorabilmente.

Ed ecco la svolta con una furbata politica fuori dall’ordinario: “creare una santa alleanza” in grado di respingere gli spiriti del passato (Accetta e Imparato), salvare la Comunità Montana, riordinare il Gal e tutte le altre istituzioni in cui sono presenti i vari comuni, rispedire all’angolo Tommaso Pellegrino per evitare l’effetto domino (termine molto caro alla scuola politica).

La santa alleanza si è, però, trasformata nel giro di poche ore in “grande ammucchiata” ed inevitabile è stato il “grande flop” consacrato alle cinque del mattino di sabato 11 maggio 24 con l caduta definitiva di ogni novella ambizione di ricandidatura dell’ancora in sella sindaco di Sala C. Francesco Cavallone (qualcuno sostiene che avrebbe posto dei paletti –poco credibile questa versione– all’azione della scuola politica), con il serio rischio di rimettere subito in discussione anche la presidenza della Comunità Montana e degli latri enti locali.

Difatti se non accadono stravolgimenti di natura elettorale, la strada verso la poltrona di sindaco del comune capofila del Vallo di Diano appare spianata per Domenico Cartolano detto Mimmo che, dopo un paio di decenni di scuola pratica comunale, potrebbe fasciarsi il corpo con il tricolore.

Insomma, qualora ciò avvenisse i sancta sanctorum (assisi intorno alle ceneri dell’arca della santa alleanza andata in pezzi per fare spazio alla grande ammucchiata) dovranno farsene una ragione, lasciare il dominio sul comune capofila, e nel prendere atto della situazione dovranno necessariamente e democraticamente riconoscere la vittoria per “3 a 0” del consigliere regionale Tommaso Pellegrino in danno del suo antagonista Corrado Matera che, in un sol colpo, potrebbe perdere gran parte del potere politico sul territorio del Vallo di Diano sulla lama del rasoio dell’effetto domino; ma questa è la politica.

E proprio perché la politica è questa, nel mentre sullo sfondo è ancora da analizzare la posizione di Massimo Loviso (Sindaco di Polla) non bisogna mai dimenticare che in politica tutto è imprevedibile e tutto può avvenire.

L’unica nota positiva sta nel fatto che finalmente Sala Consilina avrà una maggioranza sicuramente ispirata a sinistra ed una minoranza sicuramente ispirata a destra (forse anche contro il volere specifico del rappresentante della destra avv. Galiano che fino all’ultimo avrebbe tentennato).

La storia di questi giorni, però, ci insegna che con il ritorno sulla scena del gran-visir del passato Enrico Zambrotti tutto potrebbe essere rimesso sul tavolo delle discussioni afferenti la ripartizione del potere. Zambrotti è sempre Zambrotti, nonostante i suoi 82 anni.

Insomma nel Vallo di Diano il vecchio ritorna e avanza, mentre il nuovo (si fa per dire !!) indietreggia.

One thought on “SALA CONSILINA: salta la “grande ammucchiata”, Pellegrino batte Matera per 3 a 0 … flop bis della scuola politica e parte il temuto effetto domino ?

  1. Ma Alessandro Carrazza, candidato con Cartolano,non è più un esponente e rappresentante locale di Forza Italia? Altro che destra all’opposizione e sinistra al governo a Sala Consilina! Italia Viva( Pellegrino)è al Governo della Regione Basilicata con il Presidente Bardi ( Forza Italia)!

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