Aldo Bianchini
SALERNO – C’è chi scende e chi sale; alludo al famoso e/o famigerato (dipende dai punti di vista dai quali lo si vede) Albero di Natale inaugurato nelle stanze del Procuratore della Repubblica di Salerno dr. Giuseppe Borrelli nel dicembre del 2024, quasi in contemporanea con l’albero di Natale acceso dall’on. Vincenzo De Luca in Piazza Portanova.
Insomma quell’albero di Natale, sul quale salgono al momento anche le Procure di Lagonegro e Napoli, sembra proprio un ascensore che sale dalla base verso la cima e ridiscende velocemente verso la base, senza mai fermarsi sull’obiettivo che forse l’attuale Procura si è da tempo prefissato con le varie inchieste avviate (Cooperative Salerno – Sistema Cilento – Click Day – Consorzio Farmaceutico Intercomunale – Omicidio Vassallo – Pagani – Laviano – Valva – Inchiesta Matacena, Napoli – Santa Marina ecc. ecc.): il governatore Vincenzo De Luca che, comunque, anche se non direttamente interessato appare come il vero obiettivo giudiziario della “procura new age” di Borrelli. Con il risultato di farlo uscire da ogni inchiesta sempre più forte ed inattaccabile.
I PERSONAGGI:
CASCONE – Qualche mese fa l’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Cilento”, incentrata sulla figura di Franco Alfieri (già presidente della Provincia), aveva trascinato a viva forza nel circo mediatico-giudiziario l’on. ing. Luca Cascone (figlio del mitico Renato, segretario provinciale della Democrazia Cristiana) che è uno degli uomini di punta del governatore ed occupa la carica di presidente della commissione trasporti in seno al Consiglio regionale della Campania. Poi la pressione sull’ingegnere, dopo finanche un blitz nella sua abitazione e nei suoi uffici, si è allentata fino a scomparire con la conferma da parte del Tribunale del Riesame di Salerno (Zarone – De Luca – Cioffi) del provvedimento della Cassazione (aprile scorso) che metteva in risalto l’assoluta mancanza di prove certe per consolidare l’accusa di associazione per delinquere addebitatigli dalla Procura salernitana.
PICARONE – Ora è la volta dell’on. Franco Picarone, presidente della commissione bilancio regionale, che è senza alcun dubbio l’uomo al quale da tempo il governatore ha affidato gli equilibri economici e di cassa dell’intera Regione Campania, dopo avergli affidato il bilancio della città di Salerno per oltre dieci anni. Trascinato per la giacchetta in un’inchiesta giudiziaria che, a mio avviso, non ha né testa e né coda; ben 28 indagati per un altro buco nell’acqua ?
L’INCHIESTA:
“Manager, politici e funzionari riuniti in un comitato d’affari capace di pilotare appalti strategici, come quello del servizio di prevenzione del rischio legionellosi nei distretti dell’Asl Napoli 1 Centro, bypassando le procedure a evidenza pubblica e predisponendo atti amministrativi ad hoc. Dopo le perquisizioni eseguite dalla finanza nell’estate 2021, la Procura ha deciso di imprimere un nuovo giro di vite all’inchiesta notificando l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a ventotto indagati … Tra questi l’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luciano Passariello e il consigliere regionale in quota Pd Francesco Picarone … Un’inchiesta ad ampio raggio, quella condotta dal pm Simone De Roxas, sostituto in forza alla sezione Reati contro la pubblica amministrazione diretta dall’aggiunto Giuseppina Loreto, nella cui rete è finito anche il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, accusato di aver adottato due delibere, la 633 del 2019 e la 627 del 2020, per l’affidamento del servizio di prevenzione in favore della Coop For Service. Su questo punto, la posizione di Verdoliva è chiara: ha firmato due delibere, al termine di una istruttoria portata avanti dallo staff tecnico della Asl, limitandosi ad aderire a conclusioni che appartenevano a due ingegneri ora finiti sotto accusa” (fonte Il Mattino).
Prudentemente, dopo l’esplosione della notizia, la Procura partenopea non ha velinato gli aspetti più segreti dell’inchiesta e l’iniziale circo mediatico giudiziario sembra essersi fermato; la vicenda risale ad alcuni anni fa ed è talmente suggestiva da far rimanere increduli per la sua palese infondatezza.