dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Dal 15 ottobre 2021 tutti i dipendenti pubblici rientreranno a lavorare in presenza,la Conferenza Unificata il 7 ottobre 2021, ha dato parere favorevole al decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sulle modalità organizzative per il rientro in presenza di tutti i lavoratori pubblici e alle linee guida Funzione pubblica-Salute sui meccanismi di controllo e verifica del green pass nelle amministrazioni. Dal 15 ottobre 2021 l’obbligo di possedere e di esibire su richiesta, il green pass è condizione per l’accesso al luogo di lavoro e per lo svolgimento della prestazione lavorativa. Il possesso della certificazione verde non fa venir meno gli obblighi di isolamento e di comunicazione in capo a chi dovesse contrarre il Covid-19 o trovarsi in quarantena. Non sono consentite deroghe. Ciascuna amministrazione è autonoma nell’organizzare i controlli. È auspicabile, tuttavia, che vengano utilizzate modalità di accertamento che non determinino ritardo o code all’ingresso e che siano compatibili con la disciplina in materia di privacy. L’accertamento potrà essere svolto giornalmente e preferibilmente all’accesso della struttura, ovvero a campione ,in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione o a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici. Saranno rese disponibili in tempo utile specifiche funzionalità per la verifica automatizzata dei green pass da parte delle amministrazioni. Sarà consentito, in caso di malfunzionamento di tali soluzioni, l’utilizzo dell’applicazione “VerificaC19”, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme per la distribuzione delle applicazioni sui dispositivi mobili. Il green pass e il ritorno al lavoro in presenza nella p.a. “significa che intere parti delle nostre città ricominciano a vivere” e a consumare: “vuol dire reddito, molto probabilmente nell’ultimo trimestre di questo 2021 avremo un boom” e “molto probabilmente il tasso di crescita non sarà del 6% ma di più, 6,2-6,3”. Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta a ‘Forum in Masseria’.Per il Ministro Brunetta un’altra tappa importante per assicurare all’Italia una Pubblica amministrazione efficiente, pienamente operativa, capace di sostenere al massimo cittadini e imprese durante questa straordinaria fase di ripresa. Avanti verso una nuova normalità, fatta di efficienza della macchina amministrativa, valorizzazione del capitale umano, crescita e benessere. L’Italia può fare tesoro di questi drammatici mesi di pandemia e guardare al futuro con fiducia. Potenziare al massimo la formazione, l’aggiornamento professionale e lo sviluppo di competenze dei dipendenti pubblici, attraverso collaborazioni e specifiche convenzioni con le Università. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato a Palazzo Vidoni tra la Ministra dell’Università e della Ricerca, Prof.ssa Maria Cristina Messa, e il Ministro per la Pubblica amministrazione, On. Prof. Renato Brunetta.Il Protocollo definisce una cornice istituzionale, condivisa tra i due Ministri, in vista dei futuri accordi operativi con primarie Università ed enti di ricerca su tutto il territorio nazionale per accrescere il livello di formazione e aggiornamento professionale del personale delle amministrazioni pubbliche, come leva indispensabile per migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese e per garantire l’efficiente attuazione del Pnrr. Il Protocollo promuove misure per favorire l’iscrizione dei dipendenti pubblici a corsi di laurea, anche magistrali,valorizzazione delle esperienze di dottorato nelle amministrazioni,elaborazione di programmi di ricerca coerenti con gli interessi specifici di singole amministrazioni,individuazione di percorsi formativi per l’orientamento professionale,individuazione di percorsi per il conseguimento dei titoli di studio di interesse,partecipazione a master di primo e secondo livello, attuazione di misure in materia di contratti di apprendistato di alta formazione e promozione della formazione nell’ambito dei contratti a tempo determinato. “Questo Protocollo,ha sottolineato il Ministro Brunetta , riguarda l’intero ciclo di vita dei dipendenti pubblici, a partire dai neo-assunti con contratti di apprendistato. Daremo a tutti la possibilità di laurearsi, frequentare master e corsi di perfezionamento a condizioni speciali e agevolate, seguire programmi di studio e di lavoro all’estero.