“Le cose che amiamo davvero” ritornano al MARTE Mediateca

Luciano Focilli
Martedì 6 settembre, alle ore 19.00, nuovo appuntamento al MARTE Mediateca di Cava de’ Tirreni (Sa) con la rassegna letteral-cinematografica “Le cose che amiamo davvero – Raccontare le passioni attraverso la poesia (e il cinema)”, a cura di Alfonso Amendola. Un invito al viaggio tra passioni e poesia. In scena i versi de “I poeti dell’ebbrezza”. A seguire la proiezione della pellicola “Storie di ordinaria follia”. L’appuntamento è ad ingresso libero (consigliata la prenotazione)

 

Cava de’ Tirreni – “Allora ti farò scoprire la poesia… e tu mi farai scoprire la scultura. L’uno farà scoprire all’altra le cose che amiamo davvero”. Ispirata al dire del regista ed attore francese Philippe Garrel, ritorna al MARTE Mediateca di Cava de’ Tirreni (Sa) la rassegna letteral-cinematografica “Le cose che amiamo davvero – Raccontare le passioni attraverso la poesia (e il cinema)”. Dopo lo strepitoso successo di martedì 2 agosto con “Invito al viaggio tra passioni e poesia” e la proiezione della pellicola “Les amants réguliers”, martedì 6 settembre, alle ore 19.00, presso il MARTE SPACE 1.0, andrà in scena il secondo appuntamento della stagione della “passione” a cura di Alfonso Amendola (docente di Sociologia dei processi culturali presso l’Università degli Studi di Salerno), in collaborazione con Framedada Project. Spazio alla riflessione poetica sui versi de “I poeti dell’ebbrezza”, a cui seguirà la riproduzione del film “Storie di ordinaria follia” di Marco Ferreri (Francia-Italia, 1981). Special reader della serata sarà Antonino Masilotti con l’ausilio del sound carpet di K. Lone. “Le cose che amiamo davvero – Raccontare le passioni attraverso la poesia (e il cinema)” vuole essere proprio un invito al viaggio tra passioni e poesia. La “serie”, in programma ogni primo martedì del mese fino a maggio 2012, ha ad oggetto 10 riflessioni sulla poesia correlate a pellicole ad hoc. Ezra Pound, Charles Baudelaire, Dino Campana, Arthur Rimbaud, Dylan Thomas, Pier Paolo Pasolini, Allen Ginsberg e Samuel Beckett daranno vita ad un “dialogo ideale” con Marco Ferreri, Jean Vigo, Orson Welles, Luis Bunuel e Robert Bresson. Un cortocircuito, insomma, volutamente non cronologico, ma scelto per raccontare, tra intensità emozionali, alchimie della parola e naufragi visionari, il mondo totale delle passioni. A chiudere ogni incontro sarà un film sul tema di volta in volta trattato. Il tutto attraverso il linguaggio estremo della poesia. Letture, spunti critici, visioni. E martedì 6 settembre ad occupare la scena saranno i versi de “I poeti dell’ebbrezza”, un viaggio nei poeti che hanno narrato l’ebbrezza come tema portante del proprio universo espressivo: dai classici greci e latini, passando per le taverne di Francois Villon, le mitologie di Charles Baudelaire, la saggezza di Giorgio Caproni, le quartine di Omar Khayyam, l’estremismo di Charles Bukowski, la violenza di Antonin Artaud, lo slancio autodistruttivo di Eros Alesi, la leggerezza e l’inquietudine di Marco Amendolara. A seguire, dalle ore 21.00, la proiezione di “Storie di ordinaria follia”, un film del 1981 diretto da Marco Ferreri, interpretato da Ben Gazzara ed Ornella Muti e girato in lingua inglese negli USA. Basato sui lavori e sulla persona del poeta statunitense Charles Bukowski, il titolo del film ricalca quello di una raccolta di racconti dello stesso Bukowski pubblicata nel 1972, intitolata “Storie di Ordinaria follia. Erezioni Eiaculazioni Esibizioni”. L’appuntamento, in programma a partire dalle ore 19.00 presso il MARTE SPACE 1.0, è ad ingresso libero. È inoltre possibile prenotarsi telefonando al numero 089.9481133, attivo dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00.

 

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