Cava: la storia della Badia a convegno

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato, a firma di Giuseppe Gianluca Cicco – segretario cittadino del PdL-, sul convegno internazionale di studi sulla storia della Badia

Gianluca Cicco

Dal 15 al 17 settembre si tiene, presso i locali della Badia, il più importante Convegno Internazionale di Studi incentrato sulla storia del nostro complesso monastico che la Città di Cava abbia mai ospitato. L’Incontro di Studi, dal titolo “Riforma della Chiesa, esperienze monastiche e poteri locali. La Badia di Cava e le sue dipendenze nel Mezzogiorno dei secoli XI-XII”, presenta un fitto programma scientifico che vedrà la presenza di illustri esperti di storia del monachesimo e di storia della Chiesa medievale in genere, impegnati nel proporre alla comunità di studiosi e agli appassionati di storia i più recenti approfondimenti sulle tematiche in questione. L’organizzazione scientifica del Convegno si deve al Professore Giovanni Vitolo, Ordinario di Storia Medievale all’Università Federico II di Napoli, coadiuvato dalle Professoresse Maria Galante, Ordinario di Paleografia Latina e Pro-Rettore dell’Università di Salerno, e Giusy Zanichelli, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Salerno. L’intento del Convegno è quello di riprendere il dibattito aperto circa venti anni fa in un analogo ed importante Incontro di Studi tenutosi anch’esso presso l’Abbazia cavense. L’occasione è data ovviamente dall’importante appuntamento del Millenario e da alcune ricerche avviate di recente, riguardanti la pubblicazione appena avvenuta degli “Annales Cavenses” ad opera dello studioso Fulvio Delle Donne dell’Università della Basilicata, l’estensione del Codex Diplomaticus Cavensis da parte dei Professori Giovanni Vitolo e Carmine Carlone e la ricerca sulle dipendenze cavensi che è in corso a cura dei dottori Giuseppe Gianluca Cicco e Barbara Visentin. Cinque Sessioni di studio saranno presiedute dai Professori Jean-Marie Martin, Giulia Barone, Gerardo Sangermano, Giovanna Nicolaj e Francesco Aceto e verteranno rispettivamente sul ruolo di Cava nel contesto della Riforma ecclesiastica dell’XI secolo, sulle principali fonti cnonachistiche ed epigrafiche a disposizione, sulle dipendenze cavensi e sul loro dialogo con le fondazioni monastiche italo-greche, sulla documentazione cavense pubblica e privata, su alcuni aspetti di carattere storico-artistico e architettonico. Huguette Taviani-Carozzi, Valerie Ramseyer, Amalia Galdi, Vito Lorè, Vera von Falkenhausen, Maria Galante, Marina Falla Castelfranchi, Paolo Cherubini, Beat Brenk e Paolo Delogu sono soltanto alcuni nomi tra le tante presenze di rilievo che daranno lustro alla disamina sulla storia della nostra Abbazia benedettina e forniranno senza dubbio un contributo sostanziale ai progressi scientifici di ricerca in tal senso. In occasione dell’apertura del Convegno sarà anche inaugurata una Mostra dal titolo “Una sconosciuta realtà. I monasteri bizantini del Salernitano”, curata dalle Professoresse Marina Falla Castelfranchi dell’Università del Salento e Maria Rosaria Marchionibus dell’Università “L’Orientale” di Napoli, allestita con il contributo organizzativo di Giuseppe Gianluca Cicco e di altre unità dell’Ufficio Millennio. L’intera cittadinanza cavese è invitata a seguire i lavori del Convegno per scoprire o rinnovare la conoscenza sul ruolo, fondamentale, che la Badia di Cava ha ricoperto durante il pieno Medioevo nel panorama ecclesiastico europeo. La Città di Cava deve la sua genesi proprio a questo ruolo di primo piano e alla portata spirituale e culturale della sua Abbazia che, quest’anno, celebra i mille anni trascorsi dalla fondazione.

 

 

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