Artisti cavesi per la Biennale di Venezia

Da uff.stampa comune

CAVA de’ TIRRENI – Sabato mattina (10 nov. 2011) nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’Tirreni, il sindaco Marco Galdi e il consigliere delegato alla ceramica Marco Senatore hanno presentato alla stampa i due artisti ceramisti Rosa Salsano e Sandro Mautone che parteciperanno alla Biennale Bis di Torino. Nell’ambito della Biennale di Venezia, al Palazzo delle Esposizioni di Torino – Sala Nervi, è stato predisposto, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un Padiglione dedicato all’arte ceramica. In esso da sabato 17 dicembre, giorno dell’inaugurazione, a tutto gennaio, saranno ospitati anche i due artisti metelliani che esporranno le loro opere. La partecipazione a questo evento è un prestigioso riconoscimento per il settore ceramico e aggiunge un ulteriore tassello all’arte ceramica cavese, come ha ribadito il sindaco, Marco Galdi. Il primo cittadino ha salutato con piacere e con un pizzico di orgoglio la presenza di un pezzo di Cava alla Biennale, affermando che i due artisti sono la punta dell’iceberg di tutto un movimento di grande qualità che gira intorno alla Ceramica. Le opere di Rosa Salsano e di Sandro Mautone sono state selezionate dallo staff dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, e in particolare da Giorgio Grasso. Tutto questo a seguito della richiesta inviata lo scorso ottobre alla Città di Cavalliano dall’AiCC, l’associazione italiana delle Città della Ceramica, con la quale si invitavano i comuni di antica tradizione ceramica a presentare le opere di due artisti che avrebbero avuto l’onere e l’onore di dare risalto a quest’antica arte di manipolare l’argilla all’interno della Biennale Bis.  Visibilmente soddisfatto ed emozionato il delegato alla Ceramica del Comune di Cava, Marco Senatore, che ha seguito personalmente i contatti con l’AiCC ed ha illustrato le opere che i nostri concittadini presenteranno al pubblico della Biennale. “ Due opere davvero uniche quelle che esporranno i nostri artisti, segno e sintesi della forza e della bellezza della “tradizione ceramica metelliana” perché essa si muove nel solco delle esperienze del passato proiettandosi verso le tecniche innovative della contemporaneità”.

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