TORRENTE FABBRICATO L’IMMONDEZZAIO DI PADULA

Antonio Citera

PADULA – Rifiuti speciali nel corso d’acqua, lungo le sponde, una discarica a cielo aperto che mette in allarme i cittadini che abitano la zona. Siamo a Padula, a qualche centinaio di metri dalla Certosa di San Lorenzo, meta ambita di turisti da ogni parte del mondo,  un monumento che rievoca antiche virtù, circondata da bellezze naturali , che riecheggiano una fiorente attività economica e commerciale che ruotava nella cittadina a sud di Salerno. Qui scorrono le acque del torrente Fabbricato, un piccolo affluente del fiume Tanagro che nasce nelle montagne di Padula. Un corso d’acqua che ha rinvigorito nei tempi passati l’economia della zona, infatti la storia vuole che lungo le sue sponde, sorgevano molti mulini ad acqua,  ( la valle dei mulini) così era denominata,nota anche per  le “carcare” per l’estrazione della calce. Tempi passati qualcuno può dire, infatti oggi la verde zona, è solo una discarica a cielo aperto. Vetro, batterie di automobili, elettrodomestici in disuso, pneumatici  e quant’altro, fanno bella mostra in quella che i nostri nonni definivano un’oasi naturale. La denuncia, arriva direttamente dai cittadini che abitano nei dintorni, che oltre alla preoccupazione inerente all’impatto eco-ambientale, sono seriamente preoccupati dalle conseguenze disastrose che un eventuale piena potrebbe arrecare a tutta la zona . – Salvaguardiamo la nostra incolumità fisica- ci dicono- chiediamo a chi di competenza provvedimenti sul caso, -continuano- una pulizia periodica del torrente, e soprattutto maggiori controlli affinchè vengano presi gli autori  del degrado –  Una richiesta lecita dunque, che rispecchia quella che dovrebbe essere l’etica morale di chi governa, e di chi vive nella società. Dal canto suo, il sindaco Paolo Imparato, ci dice che il problema non è stato mai sottovalutato dal comune, anzi  afferma – io in prima persona qualche tempo fa insieme ad altri volontari, mi sono adoperato a ripulire il torrente, segnalando il caso alle autorità competenti-. Chiedo – continua- agli organismi di controllo una maggiore attenzione specie nelle ore notturne , una sorveglianza continua che faccia da deterrente a coloro che abitualmente sversano i loro rifiuti nel corso d’acqua-.  Ma chi dovrebbero essere i tutori dell’ambiente? Cosa fanno e perché non si hanno mai notizie su eventuali sanzioni nei confronti dei trasgressori?  Si grida spesso alla tolleranza zero, ma poi….Un problema che non interessa solo il comune di Padula, ma anche altre località del Vallo di Diano che vivono situazioni similari. Quindi bisognerebbe  prendere la situazione con le dovute precauzioni, e condannare seriamente chi usurpa i luoghi pubblici. Prevenire  sarebbe molto meglio che curare, ma nel frattempo falde acquifere e luoghi un tempo incontaminati rischiano seriamente di essere compromessi per l’inciviltà dell’uomo agevolati dalla mancanza di controlli veri…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *