“T’AGGIA FA VERÈ ‘U CILIENTO”

davania de maio (da Domenico Volpe)

 SALERNO – L’opera dell’autore Domenico Volpe “ T’AGGIA FA VERE’  ‘U CILIENTO” è suddivisa in tre eleganti volumi, corredati da materiale fotografico di ottima fattura: scatti d’arte che servono a documentare oltre che le bellezze naturali , monumenti e luoghi d’interesse storico e culturale. L’opera schiude più di mille finestre sui paesi e sui borghi del maestoso Cilento. Una territorio denso di cultura e storia, il Cilento è stato minuziosamente descritto nei suoi colori attraverso più di 1500 scatti, dai quali le vivaci tradizioni e le antichissime origini prendono vita anche attraverso il risultato di ricerche meticolose da antichi  e rari libri. Dai castelli, baluardi di passati, ma non dimenticati splendori, alle chiese custodi di oramai evanescenti affreschi, i tre volumi  di cui è composta l’opera ci offrono un caleidoscopio di emozionanti  immagini e affascinanti storie di principi e re, di borghi scomparsi e di quelli che invece ancora oggi continuano ad ospitare tra le loro antiche pietre una vita tranquilla ed operosa. Tutti i comuni del Cilento e del Vallo di Diano, sfilano, in ordine alfabetico, con la loro primordiale storia, svelando al lettore origini e vicissitudini. Volpe ci informa del “come” e del “perché” possedimenti, baronie e villaggi, siano passati dall’uno all’altro signore e come alcuni siano poi scomparsi. Solo scavando nella memoria di antichi archivi e di brune pagine di libri, a volte poco conosciuti, se non dai più solerti e curiosi storici,  Domenico Volpe  ha ricostruito, pezzo per pezzo, la storia anche giuridico – amministrativa dei luoghi. Da Abbatemarco a Zoppi, l’autore ci dà notizie anche sull’etimologia del toponimo, inserendo, qualora fosse importante, anche delle curiosità sugli usi del Medio Evo, sulle credenze “accreditate”ed anche su nuove scoperte e rinvenimenti archeologici. Un lavoro immane di ricerca e verifica incrociate, per quanto riguarda la parte storica, ed un passionale impegno  nell’acquisizione di immagini: la miscellanea risulta non solo completamento l’uno dell’altra,  ma più di tutto un originale ed esaustivo approccio alla storia di un territorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *