Argentina di nuovo a rischio default? Quali le cause che lo hanno generato?

Filippo Ispirato

 

L’Argentina sembra sia nuovamente alle prese con il rischio insolvenza come nel 2001.

Una notizia che destabilizza i mercati finanziari e le borse, e potrebbe dare filo da torcere ai gestori di fondi e prodotti finanziari in genere.

Stanotte scadranno i termini dei negoziati tra il Governo di Buenos Aires ed alcuni suoi creditori, le società di gestione dei fondi speculativi americani, per il pagamento del debito, accumulato con i titoli del debito pubblico argentino andato in default 13 anni fa.

Se non si troverà un accordo tra le parti, il giudice newyorkese Thomas Griesa dichiarerà nuovamente la bancarotta del paese sudamericano.

Vediamo di capire cosa è successo e come si è arrivati a questo punto, in quanto un avvenimento così importante coinvolge non solo quel paese ma l’economia mondiale vista la crescente globalizzazione.

Nel lontano Dicembre 2001 l’Argentina ha dichiarato fallimento con il mancato rimborso dei suoi titoli di stato agli investitori internazionali (tra questi ricordiamo anche tanti risparmiatori italiani).

Dall’anno successivo Buenos Aires ha cercato delle soluzioni per il rimborso del debito accumulato, attraverso degli accordi che prevedevano la riduzione del capitale da rimborsare e la dilazione dei pagamenti nel corso di diversi anni.

L’accordo è stato accettato dalla maggior parte dei suoi creditori, ad eccezione di alcune società speculative, chiamate Hedge Funds, che non hanno mai sottoscritto tali accordi di ristrutturazione del debito; secondo queste società gli sconti e le riduzioni di capitale ed interessi applicate erano eccessive.

Di conseguenza lo stato argentino ha cominciato a rimborsare solo i creditori che hanno sottoscritto l’accordo e gli Hedge Funds hanno presentato ricorso a New York per la restituzione quasi integrale del capitale, che  si stima ammonti attualmente a circa 1,33 miliardi di dollari oltre agli interessi maturali.

Da tale ricorso il giudice competente Thomas Griesa ha sancito, con la conferma della Corte Suprema, che il Governo di Buenos Aires potrà continuare a pagare gli altri creditori solo se si arriverà ad un accordo per la ristrutturazione del debito anche con gli Hedge Funds entro il 30 Luglio.

Il momento non sembra dei migliori per l’Argentina che, dopo un periodo di forte crescita e di ripresa economica durato diversi anni, è alle prese con un’inflazione galoppante e una forte recessione.

Cosa ci dovremmo aspettare? Sebbene gli incontri per la ricerca di una soluzione sono ancora in una fase di stallo, difficilmente si arriverà ad un nuovo fallimento. Dalla sua Buenos Aires può vantare:

– il fatto di aver realizzato un piano di ristrutturazione del debito accettato dalla maggior parte dei suoi creditori che sta, seppur con forti difficoltà, rispettando. Sarebbe, quindi, scorretto dichiarare il default per un paese che sta rimborsando parzialmente il suo debito.

– l’impossibilità di eseguire la sentenza del giudice Griesa, in quanto, con il rimborso al 100% di una parte dei suoi creditori, si potrebbero innescare nuove richieste da parte degli altri creditori che in precedenza hanno accettato l’hair cut (ovvero il rimborso parziale del debito)

– un nuovo fallimento dello stato argentino destabilizzerebbe nuovamente gli equilibri economici in una fase molto delicata per l’economia mondiale

2 thoughts on “Argentina di nuovo a rischio default? Quali le cause che lo hanno generato?

  1. l’Argentina dopo il default del 2001,aveva iniziato ad applicare una politica neo keynesiana in economia è andava tutto molto meglio Ora i criminali della finanza internazionale hanno deciso di rifarla fallire.con la complicità degli USA. Questo è un segnale bruttissimo perché afferma il principio che non sono gli Stati nazionali ha decidere della loro economia ma la finanza internazionale che detta gli ordini agli Stati. Siamo al tramonto delle sovranità nazionali e della democrazia occidentale.

  2. Sono completamente d’accordo con Domenico… Lasciare fallire l’argentina nuovamente è un pericolo non solo per quel paese ma per l’intera economia mondiale .. ci pensassero bene Griesa e gli Hedge Funds prima di avanzare pretese assurde… L’hair cut in caso di insolvenza è una prassi comune… utilizzata anche per i bond greci, ad esempio… accanirsi con Buenos Aires a chi giova?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *