Pietro Marsico: “Sinergia e solidarietà, queste le parole del nuovo millennio”

Il presidente dell’associazione “ Il Parco dell’amicizia”, promotrice dell’iniziativa: “ NATALE  2014 “ – TRADIZIONE,  FOLCLORE E SOLIDARIETA’ –   Insieme per i bambini…, spiega com’è nato l’impegno associazionistico e la Manifestazione natalizia di quest’anno.

 

Di Laura Fiore

 

 

Ad accompagnare il titolo della manifestazione c’è la frase … Per donare  un sorriso a tutti i bimbi, in particolare quelli del reparto di oncologia e pediatria  dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore…, quanto è importante donare un sorriso ad un bambino oggi?

“Direi che è di vitale importanza, oggi ci sono nel mondo ancora troppi bambini che soffrono per la fame, per le guerre, per i diversi degradi sociali di cui soffrono le periferie, noi come Associazione e come persone non possiamo certo lenire  tutti questi mali, ma possiamo goccia dopo goccia fare la nostra parte. E’ per questo che abbiamo scelto di promuovere una manifestazione che mettesse in relazione tutti i bambini del territorio con i loro sogni, senza dimenticare quei bambini che non possono vivere il Natale con le loro famiglie, o che devono vivere costantemente con una malattia che rischia di portare loro via la felicità tipica della fanciullezza. A loro abbiamo voluto pensare con una raccolta fondi che possa contribuire all’acquisto di macchinari specialistici per il reparto e quindi contribuire in qualche modo alla loro possibile guarigione.”

E oltre i macchinari?

“Oltre i macchinari regaleremo dei giocattoli ad ogni bambino. Babbo Natale, che aspetta qui al Villaggio tutti i bambini, andrà di persona in ospedale per portare un sacco pieno di regali a tutti i bambini del reparto, insieme ai suoi aiutanti giocolieri che faranno vivere una giornata all’insegna dell’allegria a tutti i bambini presenti.”

Un evento che quest’anno, considerati i testimonial ospiti, sta crescendo, diventando punto di riferimento per i cittadini…

“Sono d’accordo con lei. Abbiamo iniziato lo scorso anno mettendo in scena il presepe vivente e abbiamo raggiunto le settemila presenze, segno che il territorio ha voglia di stare insieme, di potersi incontrare in eventi dal significato religioso e vicini alle tradizioni. E’ per questo che quest’anno abbiamo voluto unire la tradizione folcloristica di Babbo Natale con quella religiosa cristiana, affinché le famiglie potessero trascorrere momenti lieti all’interno del nostro villaggio, dove potranno trovare mercatini natalizi, area spettacoli per grandi e piccini, incontrare Babbo Natale e a lui consegnare le letterine e tanto, tantissimo altro, per concludere con il presepe vivente. I nostri non sono tempi facili, con la nostra iniziativa vogliamo offrire la possibilità di una spensieratezza e una unità familiare da ritrovare e vivere almeno a Natale.”

L’evento è promosso dall’Associazione “Il Parco dell’Amicizia”, ce ne parla?

“L’Associazione “Il Parco dell’Amicizia” , nasce dalla comune passione dei suoi soci per il presepe, con l’intento di realizzare qualcosa di significativo per il territorio e trovare un modo per stare insieme,  senza lasciarsi travolgere dal consumismo e dalla tecnologia della società contemporanea, che spesso porta alla solitudine.”

Soci attivi dunque…

“Sicuramente si. Un gruppo di persone, provenienti da diverse comunità del territorio, di diverse fedi e religioni (cattolici, musulmani, ortodossi…), addirittura atei, che insieme a me sono state travolte dalla voglia di non essere spettatori di ciò che avviene, ma di adoperarsi perché attraverso le  iniziative solidali, culturali, artistiche, possa crescere il territorio.”

Cosa è stato fino ad adesso realizzato ?

“La prima vera opera, di grande impatto, è stata la costruzione all’interno delle proprietà della mia famiglia di un parco dedicato alla Nostra Signora di Lourdes, aperto al pubblico, divenuto luogo di venerazione, che ha dato la possibilità al popolo di comprendere il nostro fine aggregativo.

Il parco ha permesso poi a noi, quale Associazione, di realizzare l’anno scorso un particolare presepe vivente all’interno di uno scenario naturale, fatto di piante di palme,  alberi di ulivo e di alto fusto, che sembrava riproporre  i luoghi della Palestina, della Gerusalemme antica. Tale evento ha avuto un inaspettato ed impensabile successo di pubblico e critica. Il presepe artistico era, però, già presente nell’area, in quanto da circa dieci anni abbiamo sempre realizzato un enorme presepe settecentesco napoletano, cui dall’anno scorso si è aggiunta una Mostra di presepi, all’interno di una tensostruttura di circa 160 mq, alla quale partecipano diversi espositori. Il progetto è stato ormai sposato da tutti i comuni dell’Agro, dalla Provincia di Salerno, dal Rotary Club Nocera Inferiore-Apudmontem, presidente Raffaele De Santis, e da numerose parrocchie, segno che c’è la volontà di sostenere le buone idee.”

Poi?

“ Poi, abbiamo conosciuto il Dott. Alfonso Panico, che ci ha invitato a collaborare ad una importante manifestazione di fede  nel paese di San Marzano sul Sarno “A’Marunnella”, e noi, per rispolverare le tradizioni del territorio, abbiamo pensato di riproporre tra storia  e folclore  “il cammino del viandante e la leggenda delle sette Madonne”.

Quando è stato folgorato dall’idea di creare un vero e proprio villaggio natalizio?

“Questa idea, forse, in me e in tutti noi soci che avevamo realizzato il Presepe Vivente, è nata già il giorno dopo, ma sembrava un progetto troppo grande, onirico, folle. D’altronde siamo tutte persone che di giorno hanno dei propri lavori, delle famiglie, delle difficoltà ed ogni opera o manifestazione sottrae tempo ed energia agli affetti ed alla vita privata.

La tenevo chiusa nello scrigno del mio cuore. Non osavo neppure dirla.

Un giorno, però, decisi che dovevo parlarne con loro; convocai l’associazione ed esposi quello che avevo in mente.

Nell’immediatezza ci furono perplessità, paura e timore di non farcela, ma …sapevo che dovevo solo convincerli: tutti loro, o meglio, tutti noi, siamo persone speciali.

La spinta decisiva e finale l’ho avuta una sera d’estate, mentre ero insieme alla mia fidanzata Carmela Zuottolo, ad una presentazione letteraria della sua amica scrittrice Lucia De Cristofaro. Mangiando una pizza iniziai a parlarle delle iniziative della nostra Associazione e lei, che è una donna poliedrica, di mille e più esperienze, credette da subito in questo progetto, diventandone la più fervente sostenitrice. Ed ora eccoci qua felici di aver seguito quell’idea, trasformandola in realtà.”

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