Il Liceo Tasso omaggia la poesia immortale di Marco Amendolara

Di Giovanna Naddeo

Nella giornata del 6 novembre gli studenti del Liceo Classico “Torquato Tasso” di Salerno hanno ricordato, nell’Aula Magna dell’Istituto, la poesia di Marco Amendolara, ex alunno dello stesso liceo, grande poeta, critico letterario e d’arte, traduttore di poesia latina, nonché noto saggista e pubblicista, scomparso prematuramente nel 2008.
Attraverso la lettura delle sue poesie, la loro rappresentazione grafica, curata dalla Scuola Media Lanzalone-Posidonia di Salerno, e le testimonianze di quanti gli sono stati accanto, è rivissuta la grande energia, lo spirito di giudizio e l’anticonformismo di questo grande poeta salernitano.
A coordinare i numerosi interventi, il prof. Alfonso Amendola, docente presso l’Università degli Studi di Salerno.
Un incontro fortemente voluto dal dirigente scolastico, prof.ssa Carmela Santarcangelo, in collaborazione con l’Associazione “Marco Amendolara”, presieduta dal prof. Alfredo Nicastri, già grande amico di Amendolara durante gli anni delle Superiori.
La ricerca delle informazioni e dei testi poetici è stata affidata ai ragazzi di KAOS, la testata giornalistica dell’Istituto, guidati dal prof. Marco Falivena unitamente al giornalista Marcello Napoli; “Il corpo e l’orto”(Milano, La vita felice 2014) è l’opera su cui gli studenti si sono particolarmente soffermati nella fase di preparazione della giornata di studio. Le liriche selezionate per l’occasione hanno espresso tutta la loro intensità grazie all’interpretazione magistrale dell’attrice Antonella Valitutti.
<< Sono io a morire, io /anche sperando / che non avverrà mai >> e davvero la poesia di Marco Amendolara è destinata a non morire e a restare nel tempo come un “classico”, perché, parafrasando Aldo Masullo, autore dell’opuscolo “Poesia e desiderio” dedicato al poeta, “classico” non vuol dire “antico”, ma va intenso come “di classe”” .

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