Consorzio Bonifica: il Vallo non deve perdere Morello !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Ho letto una interessante intervista fatta dal giornalista Cono D’Elia di Ondanews.it al presidente del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano dott. Giuseppe Morello, salito ai vertici dell’ente verso la fine del 2011 dopo un burrascoso periodo fatto di contrapposizioni senza senso e di scontri anche personali tra i vari concorrenti ad una delle poltrone più importanti ed anche impegnative del territorio valdianese. Poi è stata trovata la persona giusta per il posto giusto e Morello ha potuto e saputo imprimere alla struttura consortile un nuovo corso in fatto di decisionismo e modello organizzativo in sintonia ed al passo con i tempi velocissimi di oggi. Un Ente, ripeto, che dopo le chiazzate del 2011 ha fatto spesso parlare di se ma soltanto in senso positivo riuscendo a centrare quasi tutti gli obiettivi del suo programma e a riscuotere anche il consenso dell’opposizione  su alcuni importanti provvedimenti. Il presidente Morello, dicevo, ha dato uno scossone ribaltando la staticità dell’ente che ricordava ancora i tempi eroici dell’eterno presidente “Lilino Trotta” di Sassano; il giovane Morello, contrariamente al suo lontano precedessore, è riuscito a muoversi agevolmente senza cadere nella trappola dell’eccessiva esposizione della sua immagine anche in forza della difficoltà e complessità del suo compito. Difatti, come diceva Egli stesso nell’intervista, il Consorzio (sempre bistrattato perché vincolato ad una concezione arcaica del potere politico) è l’unico organismo ad intervenire e curare la tenuta idraulica del “macro bacino del Vallo”, vittima spesso di facili inondazioni che arrecano notevoli danni anche dal punto di vista della spesa sociale. La frase che, però, non avrei voluto leggere in quell’intervista è legata alla domanda del giornalista che ha chiesto specificamente “A ottobre si rinnoveranno le cariche. Lei ci sarà ?”. Ebbene il presidente Morello ha risposto laconicamente: “Credo che la mia azione sia giunta al termine e quasi certamente non sarò della partita. Non sono mai stato legato alla poltrona …”. Spero che Morello ci ripensi, così come spero che tutti quelli che possono (politici e non) debbono mobilitarsi affinchè un evento del genere non accada, anche se non si può mai andare contro la singola e personale volontà. Il Vallo, a mio avviso, non può permettersi di perdere un uomo di capace di coniugare politica e amministrazione in modo così indolore; oltre a Corrado Matera e Tommaso Pellegrino c’è bisogno nel Vallo di gente come Morello. Non lo conosco e non l’ho mai incontrato, l’ho sentito al telefono soltanto due volte in occasione di un episodio che mi ha riguardato e che non esito a raccontare. Il giorno 28 novembre 2015, diretto verso Salerno, stavo attraversando in macchina via Galdo (tra Sassano e Sala Consilina) che da Silla porta verso lo svincolo autostradale di Sala; giunto all’altezza del civico n. 54 finivo letteralmente in un fosso abbastanza profondo che invisibilmente tagliava la strada longitudinalmente. Ebbi dei danni (fortunatamente lievi), persi i due copriruote anteriori, mi fermai e cercai di capire di chi fosse opera quell’obbrobrio di scavo lasciato assolutamente non custodito e non segnalato. Il sig. Domenico Ferro, residente al civico n. 54, mi informò che quei lavori erano stati fatti dal Consorzio di Bonifica. Nella tarda mattinata riuscii ad ottenere il numero di cellulare di Giuseppe Morello (grazie alla gentile intercessione del mio amico Pierino Cusati) e chiamai il presidente spiegandogli la situazione. Era sabato, mi assicurò che si sarebbe interessato della cosa e mi avrebbe richiamato; sbollita l’arrabbiatura chiusi la comunicazione e, tra me e me, pensai che non avrei mai più sentito il mio occasionale interlocutore. Conosco molto bene i politici e il loro modo di fare. Invece lunedì mattina 30 novembre 2015, intorno alle ore 9.30, squilla il mio telefonino e dall’altro capo parla il presidente Morello per darmi conferma dell’immediato controllo e dell’avvenuta sistemazione del pericoloso fossato; rimasi di stucco e non potetti fare altro che ringraziarlo. Avendo chiamato da semplice cittadino non immaginavo che la cosa potesse avere la conclusione più logica possibile al fine di evitare spiacevoli strascichi legali. Non contento la mattina del 1° dicembre ritornando verso Sassano rifeci la stessa strada trovandola perfettamente riparata ed anche segnalata. Quello che ho raccontato è un piccolo episodio che, però, rende molto bene l’idea di come un Ente così importante come il Consorzio di Bonifica deve essere e deve funzionare, sempre a contatto ed a disposizione della gente; un piccolo episodio che mette in evidenza anche l’aspetto caratteriale e organizzativo del presidente Morello che, costi quel che costi, deve essere mantenuto al suo posto in quanto svolge il suo mandato con assoluta dedizione e senza obiettivi personali. La lettura dell’intervista mi ha dato la possibilità di pubblicizzare l’episodio che mi ha interessato personalmente; bisogna saper aspettare anche il momento giusto per dare certe notizie.

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