il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Forza Italia: a scuola di partito

La redazione

 

CAVA de’ TIRRENI – “A Salerno un nuovo impulso, la scuola di Cava de Tirreni conferma questo dinamismo. Qui la classe dirigente che ha tenuto, in momenti difficili, ed il rinnovamento. La giusta strategia”. Così a Cava, alla terza lezione della scuola di formazione politica ‘Domenico Gasparri ‘Costruire Libertà’, Stefano Caldoro.

Molti, anche questa volta i partecipanti.

 

“Bisogna lavorare per individuare nuove energie, idee per lo sviluppo e la crescita e per unire le forze del centrodestra, il mondo moderato e riformista. Bisogna farlo, per tornare a vincere”.

 

“In Campania ed al Sud noi abbiamo – sottolinea il capo della opposizione di centrodestra in Campania – le carte in regola. Perché abbiamo messo in sesto una Regione che era in ginocchio, perché parliamo di riforme ed indichiamo soluzioni. Noi individuiamo problemi e indichiamo le soluzioni, altri parlano alla pancia. Sono i pupulisti, i signori della demagogia, i cacicchi del territorio”.

 

Caldoro ha poi parlato del Pd “Non credo alla primarie, se non regolamentate per legge. Non funzionano e non funzionano in Campania. In campo un gruppo dirigente che gestisce potere e che non ha idee”.

 

Con Caldoro Maurizio Gasparri, di fatto padrone di casa, e Gaetano Quagliariello. Il gruppo dirigente salernitano in prima linea, con il senatore Enzo Fasano, Gaetano Amatruda, Roberto Celano, francesco D’Antuono e Lello Cicccone. Nutrita la presenza dei giovani e del Movimeto femminile che a Cava fa riferimento a Katia Baldi.

 

Anche per il terzo appuntamento significativa la presenza delle imprese con Luigi Greco, eccellenza della imprenditoria campana, e Marcello Sorrentino vice presidente di Federmeccanica.

 

Sempre Cava a promuovere l’iniziativa. Il saluto iniziale e la direzione del corso fra Fortunato Palumbo e Pasquale Santoriello.

Anche Gasparri si è soffermato sulle primarie Pd.

“Le primarie non vanno piu’ molto di moda. In Francia i due candidati che hanno vinto le grandi primarie dei socialisti e dei gollisti non sono andati neanche al ballottaggio” così infatti il vice presidente del Senato a margine della terza lezione della scuola di formazione politica ‘Domenico Gasparri, Costruire Liberta” (di cui e’ uno dei coordinatori), questo pomeriggio a Cava de’ Tirreni (Salerno). “Anche in Italia – rimarca Gasparri – in molti comuni sono state abbandonate. Renzi sta facendo un rito autocelebrativo con avversari che sono gia’ perdenti sulla carta sin dall’inizio. Non si illuda che una vittoria di Pirro, in un rito interno con meno partecipazione di altre occasioni, risolva quei problemi di credibilita’ che Renzi ha. Ha governato mille giorni, ha detto un sacco di fesserie, ha tradito un sacco di promesse. Oggi arranca. Questo rito autocelebrativo fa pensare piu’ a quei dittatori sudamericani. Sembra una sorta di Chavez rinato che si autocelebra ma mi pare che sia gia’ destinato a sconfitte in serie nelle elezioni vere che verranno dopo questi finti riti di partito”.

 

 

 

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