il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO COME PREVENIRE E CURARE LE COLICHE RENALI

Del Dr. Alberto Di Muria

PADULA – I calcoli renali sono formazioni dure simili a sassi che possono raggiungere dimensioni notevoli. Si creano quando le particelle di sali minerali, come calcio, ossalato, fosfati, acido urico, presenti in sospensione nell’urina, precipitano e si accumulano all’interno delle vie urinarie.

I motivi che portano alla formazione dei calcoli non sono sempre chiari. Comunque, l’insufficienza di acqua, unita a un eccesso di alcol, caffé, proteine, carboidrati raffinati, può favorire la loro manifestazione in chi è predisposto. Oltre a ciò, ci sono condizioni predisponenti, che aumentano la concentrazione dei cristalli nell’urina oppure riducono la concentrazione di fattori che inibiscono la formazione del calcolo, come il citrato.

Se rimangono all’interno del rene di solito i calcoli non provocano dolore. Se invece si spostano in basso, possono fermarsi nell’uretere, la parte iniziale delle vie urinarie, ostacolare il flusso dell’urina e causare coliche con un dolore acuto e violento localizzato nella parte bassa e laterale della schiena e irradiato ai genitali e alla radice della coscia. Il dolore può sopraggiungere all’improvviso o dopo un breve periodo di malessere. Può essere accompagnato da nausea, vomito, febbre, sangue o pus nelle urine.

La terapia dipende dal tipo di calcolo, dalle sue dimensioni e dagli effetti che provoca. Se si avvertono dei sintomi, ma le dimensioni del calcolo sono inferiori a 8 millimetri, è indicata una terapia farmacologica a base di cortisonici, per ridurre l’edema, e di alfa-litici e nifedipina, per dilatare l’ultima parte dell’uretere. Se le dimensioni superano gli 8-10 millimetri, occorre la chirurgia. La procedura oggi più impiegata è la litotrissia, che consente, grazie alle onde d’urto, di rompere il calcolo in piccoli frammenti, permettendone così l’espulsione con le urine.

In tutti i casi di calcolosi, si consiglia di fare attenzione alla dieta, anche per prevenire eventuali recidive. La regola d’oro è quella di bere molto, 2-3 litri di acqua al giorno, di ridurre l’apporto di sale, e di non far mai mancare sulla tavola frutta e verdura fresche, contenenti elementi come potassio, magnesio, citrato che contrastano la formazione di calcoli.

Sono comunque da assumere con cautela caffè, tè, succhi di frutta ed altri alimenti ricchi di ossalati; acciughe, aringhe, sardine, crostacei, frattaglie, in caso di coliche dipendenti da calcoli di acido urico; barbabietole, bietole, spinaci e prezzemolo (fonte di ossalati); alimenti troppo salati; cacao, altro alimento ricco di ossalati.

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