Cardiochirurgia al Ruggi: e’ Coscioni il primario ?

Aldo Bianchini

SALERNO – Tanto tuono’ che piovve. Finalmente Enrico Coscioni e’ stato nominato “primario” dell’unita’ operativa della cardiochirurgia di elezione, mentre Severino Iesu resta al comando dell’unita’ operativa della cardiochirurgia d’urgenza. Questo il succo del provvedimento di nomina interna sottoscritto, qualche giorno fa, dal neo direttore generale dell’ AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) Giuseppe Longo.

            Mi sono sbagliato perche’ il 9 dicembre 2017 avevo scritto esattamente il contrario a commento dell’ottimo convegno Cardioimaging 2017: tra cardiologia e cardiochirurgia tenutosi nei saloni del Grand Hotel di Salerno: “…..Personalmente la penso in maniera diversa ed è quanto ho cercato di trasmettere ai miei interlocutori. Secondo me Longo non firmerà la nomina, quanto meno non la inserirà immediatamente nelle priorità della sua agenda, anche perché non può e non deve ammettere con il suo atto che Nicola Cantone è stato cacciato perché non aveva voluto firmare la nomina già pattuita prima della sua stessa nomina a direttore generale.Un errore del genere il governatore De Luca non lo perdonerebbe a nessuno, neppure al suo fidato Coscioni, anche perché il tempo lavora soltanto in favore dell’aspirante primario che, come accaduto nei saloni del Grand Hotel, stà dimostrando di essere capace non solo sul piano professionale ma anche su quello relazionale con l’acquisizione lenta e inarrestabile di notevole consenso intorno alla sua figura. In questo specifico momento credo che a Coscioni interessi poco la conquista immediata del primariato in quanto è seriamente impegnato a rilanciare l’attività cardiochirurgia del Ruggi; difatti dopo aver effettuato nel corso del 2017 ben 80 interventi sul cuore si appresta a portare a Salerno una nuova tecnica di intervento cardochirurgico che, a partire, dal prossimo 15 dicembre dovrebbe davvero rappresentare una rivoluzione nella storia della cura delle malattie cardiache. Subito dopo sarà più facile per tutti accettare la sua nomina a primario che rientra nella cose naturali e non intacca il lavoro prodotto da Severino Iesu e dalla sua squadra”. Probabilmente il dg Longo avrebbe fatto meglio a seguire il mio consiglio ed a sospendere ancora per qualche tempo l’ormai inevitabile nomina di Coscioni.; questo soltanto per mera opportunita’ etico-politica. Ma la cosa e’ fatta e il nuovo dg non ci ha pensaro un momento prima di mettere defi itivamente alla gogna il malcapitato Nicola Cantone che dopo il provvedimento sottoscritto da Longo dovra’ ancora di piu’ giustificare la mancata nomina, visto e considerato che e’ assolutamente legittima alla luce anche del fatto che la mancata denuncia in Procura di Cantone fa pensare che non c’erano motivazioni diverse per impedire la firma su quel documento di nomina che pure era stato pubblicamente annunciato e che la sua mancata concretizzazione avrva creato diverse ipotesi di pensiero sull’intera vicenda.

Dunque Giuseppe Longo ha messo nero su bianco la nomina e, pur tra tante perplessita’, ha posto fine ad una telenovela che si stava trascinando da troppo tempo; una telenovela che aveva diviso a meta’ le maestranze delle due branche della cardiochirurgia dopo il pensionamento del “leader maximo” e la scopertura di una delle due. In tanti volevano la unificazione dei due dipartimenti dimenticando che era stato proprio il luminare della cardiochirurgia salernitana a sdoppiarla in “urgenza” e “elezione” al fine di salvaguardare la professionalita’ di Severino Iesu. Tanti altri propendevano per la nomina di un nuovo primario al posto del pensionato Di Benedetto. Non e’ stato possibile trovare un’intesa logica e rispettabile e adesso, come spesso accade dopo il dominio incontrastato di un grosso personaggio (e Di Benedeto lo era) il giocattolo sanita’-cardiochirurgia rischia di sfasciarsi; non per colpa della nomina di Coscioni, piuttosto di quell’insano atteggiamento tutto italiano del “dopo di me il diluvio”. E sta accadendo anche al Ruggi se risulteranno veritiere le voci di un abbandono da parte di Iesu (che non e’ stato capace di sottrarsi ad una inquietante campagna politica contro De Luca) e di alcuni suoi fidati collaboratori.

Dato per scontato che la nomina di Coscioni e’ assolutamente legittima biogna ora pensare al dopo Cantone ed ai disastri he ha lasciato per dare la giusta valorizzazione alla grande professionalita’ di Enrico Coscioni che, dicevo, sta gia’ portando a Salerno una nuova tencica di inervento ardiochirurgico.

Vedremo quale sara’ il prezzo, in termini di efficienza organizzativa del fiore all’occhiello della sanita’ salernitana, materiale e politico che il governatore dovra’ pagare per una delle decisioni piu’ importanti nel quadro dell’efficientamento della sanita’ pubblica campana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *