Cronache sanremesi dal divano di casa

 

 

di Angela D’Alto

 

CASA – È Fiorello che dà il via alla 70/a edizione del festival, vestito da Don Matteo e invitando tutti a scambiarsi un segno di pace.

Ironizza sulle gaffe pre festival di Amadeus: “si è messo contro tutti. Le donne, la politica, la destra, la sinistra. C’è stata la fuga degli ospiti: Salmo,Jovanotti, Bellucci, fuggiti neanche fossero elettori dei cinquestelle. Allora qualcuno doveva pur aiutarlo, andare in suo soccorso. Le Sardine sono occupate, sono arrivato io.”

Poi purtroppo, arriva Amadeus: un Pippo Baudo che non ce l’ha fatta. E accanto a lui, persino Fiorello, contagiato, assume la verve di Buttiglione durante un dibattito teologico.

Si passa alle donne della serata. Quelle donne di cui tanto si è parlato, per il passo indietro e il passo avanti. Pasito pasito, arriva Diletta Leotta :spaesata come Di Maio agli esteri.  Uno vale uno?

Rula jebreal: dopo tanta polemica, entra e presenta con tono monocorde , nella più classica liturgia sanremese, qualche canzone. Una sola domanda: perché? Atteggiamento da ‘ci sono ma mi interessa poco’.

Tiziano Ferro canta l’inno sanremese ‘nel blu dipinto di blu ‘, e inizia la gara.

Dopo una Irene Grandi abbastanza rock con un pezzo di Vasco, è la volta di Marco Masini: vestito e truccato da Padre Pio, canta con la consueta allegria ‘il confronto’. Più che una canzone, sembra il  titolo di un giornale della conferenza episcopale italiana. Coerente.

Rita Pavone: il sovranismo sanremese. Canta ‘resilienza 74’, che non è un farmaco contro l’ ipertensione e nemmeno un antidepressivo. Più che cantare, urla.

Achille Lauro: Con quello che sembra un body trasparente argentato, ma che dovrebbe riprodurre, secondo i laurologi sanremologi, un affresco attribuito a Giotto sulla vita di San Francesco, si candida a  futuro leader della sinistra che strizza l’occhio al  cattolicesimo progressista. Delirio! Citazione del duca bianco David Bowie (sempre sia lodato), o un incrocio tra un cugino di Campagna e Jennifer Lopez al Superbowl? Troppo avanti per me, mi arrendo.

Diodato: con lui, arriva puntuale come l’influenza stagionale la classica domanda: ma chi è chist? Litania sanremese classica. Abbigliamento tristanzuolo. Pare però che sia originario del Salernitano, quindi è bravisssssssimo! (Nessun campanilismo, of course)

Le Vibrazioni: musica di Casalino , testo di Casalino. Sarà parente di Rocco, quello che è passato dal grande fratello alla presidenza del consiglio dei ministri ? A proposito di Grande Fratello:Sarcina è quello che ha la moglie che lo avrebbe tradito con Scamarcio, e che attualmente è una concorrente del GF. Coincidenze? Non credo!1!1!

Intanto, ovazione per il Maestro Vessicchio. Idolo assoluto.

Torna Diletta Leotta: imbarazzante siparietto pallonaro con Amadeus. Non si riesce a ridere nemmeno col solletico sotto le piante dei piedi.

La figlia di Albano e Romina presenta Albano e Romina ‘superospiti’, che cantano Nostalgia Canaglia e varie. Un modo per non far rimpiangere il festival dei tempi andati. Così dopo di loro, nessuno potrà dire: si stava meglio quando si stava peggio.

Anastasio: vestito da infermiere di un ospedale di periferia quando l’Asl ha finito i soldi per le divise e li ‘appara’ alla meno peggio. Piacevole come la sabbia nel costume, come un ramo di ortiche nei pantaloni, come una colica alle tre di notte.

Torna Tiziano Ferro, che distrugge ‘Almeno tu nell’universo’, ma nemmeno il presidente dell’arcigay potrebbe dire nulla, perché altrimenti gli darebbero dell’omofobo. Quindi ‘bene, bravo, bis’!!!

Diletta Leotta deve dimostrare di essere bella-brava-profonda, e allora si lancia in un monologo(o dialogo con la nonna) sulla caducità della bellezza, che manco Oscar Wilde nel Ritratto di Dorian Gray. Fermatela!

Arriva il cast al completo del film di Muccino (quello senza zeppola) ‘gli anni più belli’ , e c’è Favino, bravissimo, e io continuo a vederci Craxi. Disagio, lo so.

Torna Rula per presentare la ‘sofisticata’ Elodie. A saperlo, chi è. Ma il nome è sofisticato assai.

Poi, finalmente, il suo monologo, che intreccia con frasi di canzoni capolavoro. E lei è bellissima, intensa, e le citazioni sono stupende, e si commuove persino. E ha ragione, cavolo se ha ragione. Soprattutto ora, mentre muoiono ogni giorno donne per mano di uomini violenti. E in quell’istante, in quel preciso istante in cui finisce di parlare, nello straniamento generale, la sua presenza a Sanremo ha finalmente un senso. E io che mi sentivo una critica cinica e spietata, pronta a non fare sconti nemmeno a lei, e a dedicarmi solo allo sghignazzamento sul meraviglioso trash sanremese, decido che mi è piaciuta la Jebreal.

“Chiedetevi pure com’era vestita la Jebreal stasera. Che non si chieda mai più com’era vestita una donna la notte in cui è stata stuprata. Mai più.”

Per me da Sanremo, per stasera , è tutto.

 

 

One thought on “Cronache sanremesi dal divano di casa

  1. I TEMPI CHE CAMBIANO !
    IL FESTIVAL DI SANREMO E’ CAMBIATO???
    10 milioni 58 mila telespettatori con il 52.2% di share!
    “Il Festival di Sanremo con le sue canzonette è qualcosa che deturpa una società civile”???
    Pier Paolo Pasolini :
    è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo.
    Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.
    Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi della nascente società dei consumi.
    Nel 1969 la coppia Dario Fo e Franca Rame, organizzarono il Contro-Festival di San Remo ,con sede a Villa Ormond, importante Villa Sanremese???
    DARIO FO, drammaturgo, regista, scrittore, autore, pittore e scenografo, è stato un uomo di teatro a tutto tondo. Famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l’impegno politico .Nel 1997 vinse il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione:
    «Seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi.»
    Debutto con uno share notevole per il festival di Sanremo di Amadeus ,con una media di 10 milioni 58mila telespettatori con il 52.2% di share. Un risultato percentuale che migliora quello dello scorso anno, quando la prima serata del Baglioni bis aveva fatto segnare una media del 49.5% di share con 10 milioni 86mila telespettatori.

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