COVID: un viaggio senza controlli … da Miami a Roma, passando per New York e Francoforte

 

Aldo Bianchini

SALERNO – In queste ultime settimane si fa un gran parlare di controlli serrati per tutti quelli che entrano o rientrano in Italia dall’estero; addirittura sono stati trattenuti i numerosi passeggeri di alcuni voli giunti a Roma-Fiumicino. Non solo, sono stati bloccati tutti i voli diretti provenienti da tredici Paesi ed anche i voli indiretti; e si predispongono navi per accogliere fuori dai confini i migranti infetti.

Tutto questo mi fa sorridere, per non dire ridere.

Mi sembra di assistere in tv (le reti nazionali) a sceneggiate già preparate per l’inconsapevole grande pubblico; non è come la raccontano incauti giornalisti e grandi testate televisive, ed io personalmente l’ho constatato dinanzi e dentro l’aeroporto di Roma-Fiumicino (il mitico Leonardo Da Vinci).

Vi racconto brevemente il fatto:

“”Una  signora ultrasessantenne, dopo alcuni mesi di permanenza negli Stati Uniti (Florida) decide di ritornare in Italia (a Salerno). L’organizzazione del viaggio non è semplice, per ben tre volte le viene annullato il volo con restituzione del costo del biglietto. Finalmente dopo vari sforzi riesce ad organizzare un volo indiretto di ritorno da Miami, via New York e Francoforte, fino a Roma. Finalmente la sera del 5 giugno 2020 sale su un aereo da Miami per New York; l’aereo è pieno zeppo, nessun distanziamento e neppure mascherine. Arriva nella grande mela dove dopo circa tre ore di attea si imbarca su un altro aereo (questa volta semivuoto, ma non si sa per l’osservanza delle norme o perché non c’erano viaggiatori). A Francoforte fa scalo, aspetta circa sei ore e infin e si imbarca su un altro aereo della Lufthansa diretto a Roma. Anche quest’ultimo aereo zeppo di passeggeri e nessuna norma di prevenzione anticovid. Ore 17,20 del 6 giugno 2020, dopo oltre 20 ore complessive di viaggio, l’aereo atterra a Roma. Seguite bene i tempi; tutti i passeggeri sono già fuori dell’aerostazione alle 17.50; cioè in poco più di trenta minuti tutti sono già fuori per abbracciare i parenti. E i controlli ? Assolutamente niente di niente. Addirittura una signora romana, compagna di viaggio della nostra, che aveva avvertito la figlia da Francoforte di ritardare il suo arrivo a Fiumicino perchè si sarebbe fatto tardi per i sicuri controlli, dovette affrettarsi a richiamare la figlia per correre all’aeroporto. Ma non finisce qui. La nostra viaggiatrice si aspettava almeno un controllo alla barriera autostradale di Mercato San Severino (come più volte pontificato dal governatore De Luca), totale assenza di controllori. La mattina successiva, sabato 7 giugno 2020, la nostra si mette al computer e facendo riferimento e seguito alle due precedenti comunicazioni del viaggio (previste dalla legge) scrive agli Organi competenti (ASL, Polizia Municipale, Ufficio Covid del Comune e medico di base) e racconta tutta l’avventura vissuta durante il lungo viaggio. Dichiara di essersi messa volontariamente in autoquarantena e di essere disponibile per qualsiasi controllo. Niente di niente; soltanto il lunedì mattina 9 giugno 2020 l’Asl contatta telefonicamente la signora, chiede conferma del racconto e raccomanda di non uscire di casa per il periodo previsto dai decreti. La storia finisce qui””.

Posso, a questo punto, dire di non credere a tutte le cazzate che vengono sciorinate dai tanti scienziati, dai politici nazionali ed anche da tanti giornalisti ? Credo proprio di sì.

Ovviamente la signora dopo la quarantena, autoimposta, ha ripreso la sua vita normale e quotidiana; ma di controlli nemmeno l’ombra.

 

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